24 gennaio 2008

Ancora sul caso "Maiani": intervista a "La Stampa" e lettera di Pietro Folena a "Repubblica"


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Grazie alle segnalazioni di Eufemia possiamo leggere l'evoluzione del "caso Maiani". Grazie ancora ad Eufemia :-)
R.

“In panchina perché sono uno dei 67”

La rassegna stampa internazionale di queste ultime settimane, qualcosa di buono sull’Italia lo riporta: non solo «monnezza» e marosi politici, ma anche un plauso vasto (l’unanimità non esiste) della comunità scientifica intorno alla designazione di Luciano Maiani, ordinario di fisica teorica alla Sapienza, ai vertici del Cnr. Maiani è stato già direttore del Cern di Ginevra e presidente dell’istituto nazionale di fisica nucleare. Ma si è trovato anche, suo malgrado, in mezzo alle polemiche per la visita del Papa alla Sapienza, col risultato che la sua nomina è in attesa di ratifica parlamentare.

Lei, professore, è stato designato al Cnr il 21 dicembre scorso. Chi ha dato lo stop, dato che di questo si parla?

«Nessuno stop. Dopo la mia designazione c’è stata la pausa delle feste. Quindi, ora, le commissioni cultura delle due camere dovranno dare il loro parere, consultivo ma molto importante, sulla mia nomina. La Commissione cultura del Senato ha chiesto, giusto una settimana fa, una pausa di riflessione, affinché la nomina avvenisse in un clima di piena serenità e non a ridosso della polemica sulla visita del Papa alla Sapienza».

E lì volevamo arrivare. Lei è uno dei 67 firmatari della lettera al rettore Guarini nella quale si eccepiva sull’opportunità di quella visita. Crede che tutto questo non c’entri?

«Anche qui vorrei chiarire. A novembre ho scritto, insieme ad altri colleghi, una lettera al mio rettore nella quale sostenevo (sostenevamo) l’assoluta libertà della scienza e quindi la non opportunità che una visita del Pontefice coincidesse con l’inaugurazione dell’anno accademico. Quella lettera, ovviamente, la condivido ancora pienamente».

E invece che è successo?

E’ successo che la lettera è stata diffusa dai giornali due mesi dopo, in tutt’altro contesto e facendola passare come una iniziativa per non far parlare il Papa all’università. Questo è sbagliato nel merito e fortemente riduttivo del discorso che noi volevamo fare. Io sono per l’assoluta libertà della scienza, non per mettere il bavaglio a chicchessia, meno che mai al Papa».

Eppure proprio questo episodio le è costato, otto giorni fa, un “rinvio” tecnicamente ineccepibile ma politicamente sospetto.

«Nell’insieme non vedo tutto al negativo. I membri della commissione hanno chiesto una pausa “per chiarire”. Bene, io il mio contributo a questo chiarimento l’ho dato, se è da me che lo attendevano».

A questo punto?

«A questo punto aspetto la decisione parlamentari. Ricordando però una cosa, e cioè che per la prima volta da quando esiste il Cnr, il governo non ha fatto una designazione politica. Come tutti sanno il ministro ha insediato l’estate scorsa una commissione scientifica che ha prima definito i requisiti per il futuro presidente del Cnr, quindi ha esaminato circa 40 curricula di scienziati di grande prestigio e, infine, ha presentato al ministro Mussi una rosa di tre nomi in ordine alfabetico: il mio quello Francesco Profumo e quello di Riccardo Cortese. Il ministro ha poi scelto».

Un presidente del Cnr non politico? Andiamo professore...

«Insisto: io sono solo e unicamente uno scienziato. Per me parla il mio curriculum. Non ho appartenenze e non ne voglio avere. La mia designazione ha avuto un consenso bipartisan anche per questo.

Come andrà a finire?

Le Commissioni hanno un mese per decidere e confido sul fatto che la mia nomina possa passare. Il Cnr non può restare in questo limbo».

© Copyright La Stampa, 24 gennaio 2008


La candidatura di Maiani alla guida del Cnr

Pietro Folena
Pres. Com. Cultura della Camera

In rapporto all'articolo (del 23 gennaio) che adombra un "silenzio completo" da parte della Commissione che presiedo sulla nomina di Maiani al Cnr, inserito in un contesto da cui si evince boicottaggio o ritardo da parte del Parlamento nell'esprimere il proprio parere come effetto del "caso Sapienza", preciso che la notizia è, per ciò che riguarda la Camera, totalmente infondata e manifestamente denigratoria.

La proposta di nomina è stata trasmessa alla Commissione il 14 gennaio. Nei giorni successivi ho nominato relatore l'on. Tessitore. Il parere verrà espresso, come sempre succede in questi casi, nei termini previsti, e cioè la prossima settimana.

Sono fra l'altro un convinto sostenitore di questa proposta, per il suo altissimo valore scientifico, e confido nel fatto che non si vogliano introdurre nella valutazione elementi del tutto impropri od eccentrici, relativi alle convinzioni etiche, culturali o politiche del prof. Maiani.

© Copyright Repubblica, 24 gennaio 2008

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