13 aprile 2008

De Carli: "Benedetto XVI è un Papa esploratore della modernità. È il Papa dell'era di internet e del dilagare mediatico della religione" (Il Tempo)


Vedi anche:

"Paolo rappresenta pertanto un modello per ogni cristiano, in maniera particolare per i missionari ad vitam. Affido a Maria il viaggio negli Usa..." (Regina Coeli)

Due nuove sedi per la libreria del Papa grazie allo straordinario successo di vendite dei libri di Benedetto XVI (Corriere)

Il rabbino Jack Bemporad: "Benedetto XVI è l'uomo del dialogo. Da sempre si impegna perché ebrei e cristiani collaborino" (Il Tempo)

Il viaggio del Papa negli Usa: "Il servizio che la Chiesa desidera rendere alla vera dignità dell'uomo" (Padre Koprowski per Radio Vaticana)

Perché quella del Papa negli Usa non è solo una visita pastorale (Stefano Fontana)

Questo Papa ama l'America. Parola di «Time» (Dignola). Articolo da leggere e da commentare...

Chiusa la campagna elettorale. L'Italia al voto (Osservatore Romano)

Un'Europa non riconoscibile senza Gregorio e i benedettini (Osservatore Romano)

Il Papa all'Onu per difendere i diritti umani contro ogni forma di relativismo

A colloquio con il vescovo Giampaolo Crepaldi: "Un mondo senza armi per un futuro senza guerre" (Osservatore Romano)

Il viaggio di Benedetto XVI negli Stati Uniti: l'editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana)

Fede e modernità, la via americana. Alla vigilia del viaggio del Papa parla lo studioso George Weigel

Il Papa: "La guerra però non è mai inevitabile e la pace è sempre possibile. Anzi doverosa!"

Volto storico della Rai e soprattutto della struttura Rai Vaticano, Giuseppe De Carli ha consegnato personalmente a Papa Benedetto XVI il suo libro «Benedictus Sanctus Sanctorum Dei», un regalo per i suoi ottantuno anni (16 aprile) e per il terzo anniversario della sua elezione al pontificato (19 aprile).

Sarina Biraghi

È la parabola di vita di Joseph Ratzinger all'interno di eventi epocali della Chiesa come il bellissimo discorso di Paolo VI alla chiusura del Concilio; la Giornata del Perdono del 2000; i pilastri della fede, distillato del Catechismo della Chiesa cattolica, fino al caso Wielgus, l'arcivescovo eletto di Varsavia costretto alle dimissioni o il carrierismo dei preti con una mirabile pagina de "I miserabili" di Victor Hugo.

Che altro ancora?

«Nell'ultimo capitolo - spiega De Carli - ho voluto indicare un tour in Baviera e in appendice ho voluto fissare qualche ricordo che si riannoda attorno alla figura di Giovanni Paolo II. E non voglio dimenticare la prefazione al volume del vescovo Rino Fisichella, vescovo fra i più vicini a Benedetto XVI. In un saggio breve Fisichella indaga sulla crisi della fede che, in misura crescente, incalza la cristianità e sulla fede come chiave ermeneutica di tutta la produzione teologica dello studioso Ratzinger. "La fede è - come scrive il Papa nella "Spe salvi" - sostanza delle cose che si sperano; prova delle cose che non si vedono».

Una biografia?

«Sì, ma racchiudendola in una armatura di parole, mi sono accorto che non ha nulla di agiografico, perché è quella di un bambino intelligente e vispo che si trova da ragazzo nel gorgo della guerra; vuole fare il professore e si ritrova arcivescovo di Monaco; si arrende a Papa Wojtyla quando lo chiama a Roma a fare il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. A 78 anni l'ultima resa, lo strappo imprevisto e inaudito: l'elezione a Successore di Pietro»

Qual è l'imprinting che Ratzinger sta dando al suo pontificato?

«È un Papa esploratore della modernità. È il Papa dell'era di internet e del dilagare mediatico della religione. Che vuole riconciliare gli uomini con Dio per dare all'uomo la possibilità di riconciliarsi con se stesso. Ma la curvatura intellettuale di Ratzinger è quella di chi sa insegnare. Con lui la Parola, con la P maiuscola, è tornata al centro della riflessione. E poi la liturgia. Non per niente mi ha sorpreso lo splendore del rito di inizio del suo ministero petrino. Un'avventura che inizia col passo della liturgia, che è il passo della Chiesa».

Un Papa teologo, predicatore e catechista. La gente forse preferiva un pastore?

«A guardare i numeri dei fedeli e pellegrini in Piazza S. Pietro, in Italia e all'estero, sembrerebbe di no. Efficace, e se n'è accorto lo stesso Benedetto XVI, l'intervista all'interno del libro all'ex-prefetto di studi di Ratzinger, Alfred Lapple.
"Papa Benedetto - dice Lapple - è sì un intellettuale, ma un intellettuale col cuore". Ratzinger è il cardinale Newman dei nostri tempi, un formidabile comunicatore, un Padre della Chiesa nell'era della globalizzazione».

Da cardinale Ratzinger è stato negli Stati Uniti cinque volte, vi ha svolto decine di conferenze e venduto oltre due milioni di libri. Ora torna da pontefice: piacerà agli americani?

«Piacerà moltissimo. Non per niente il settimanale "Time" gli ha dedicato la copertina e per la visita apostolica si sono scatenate tutte le grandi catene televisive degli States. Piacerà perché Benedetto XVI, in un'epoca di relativismo, è portatore di un cattolicesimo dal profilo fortemente identitario. In più, con la ragione ha aperto una partita audace. Ratzinger, paradossalmente, ha preso le difese dell'illuminismo in una temperie culturale che lascia pochi scampoli alla ragione. La religione è ragionevole. Se così non fosse sarebbe mito. Ecco la sfida. Chi si aspettava di trovare nell'ex-prefetto di ferro un paladino fideista del dogma è servito».

Le tappe americane sono mozzafiato.

«Sarà il primo Papa che andrà alla Casa Bianca. Parlerà all'ONU sui fondamenti culturali, filosofici e teologici dei diritti dell'uomo; pregherà nel cratere di Ground Zero per tutte le vittime del terrorismo. E che dire del dialogo con la Chiesa americana che ha rischiato di essere travolta dagli scandali e che resiste grazie alle correnti migratorie dei "latinos", dei cattolici provenienti dai Paesi del Sud America? Papa Ratzinger ha tre partite da giocare: pastorale, intellettuale e politica. Avrà di fronte il compendio del mondo cattolico, pericolante fra accoglienza e rifiuto. Nel viaggio, concepito alla "Wojtyla", significativo l'incontro con la comunità ebraica, dopo la "ferita" della preghiera del Venerdì Santo per la conversione del popolo di Israele».

Sarà l'occasione di dimostrare che la Chiesa è cattolica, ovvero universale.

«Chi ha immaginato un Papa preoccupato solo dei destini spirituali dell'Europa è fuori strada. Più volte ho sentito Ratzinger, sia da cardinale che da Papa, puntualizzare che la Chiesa cattolica trascende le culture, perché ne è il punto di approdo più alto. Il tutto racchiuso nella cornice di un "minimalismo comunicativo", dopo la carismatica eruzione di Giovanni Paolo, che sorprende. Un "minimalismo" efficacissimo e di grande profondità. Per questo il "pubblico" di Benedetto XVI, per la sua multiforme composizione, farebbe spavento a qualsiasi inserzionista pubblicitario».

Lei ha già fatto centinaia di dirette, fra cui quelle di Papa Giovanni Paolo II in America e all'Onu. Cosa ci dobbiamo aspettare?

«Le dirette, dei tre eventi ci saranno ma non le farò io. Ormai ho una presenza in Rai a livello di testimonianza».

Perché?

«È la domanda che mi fanno in molti. Persino Papa Benedetto XVI se ne è accorto, ricevendomi con una piccola delegazione mercoledì scorso per la consegna del volume. Una situazione che si è avvitata con la direzione al Tg1 di Gianni Riotta. Da mesi, io e la Struttura Rai Vaticano, siamo in sofferenza. Ma questa è tutta un'altra storia da raccontare».

© Copyright Il Tempo, 13 aprile 2008 consultabile online anche qui.

Bruttina la domanda sul teologo ed il pastore, come se essere "Papa pastore" significasse non parlare di teologia o non fare il catecheta.
Anzi! Benedetto XVI e' uno dei Papi piu' pastorali dell'ultimo secolo e la grandezza del suo Pontificato sta, come ha ricordato ieri Giovanni Maria Vian, nello sforzo costante di spiegare la fede.
Ecco il fascino della parola e la potente carica comunicativa di Benedetto XVI.
Spiace leggere che Riotta ha sacrificato la struttura Rai-Vaticano. Purtroppo ce ne eravamo accorti da mesi e speriamo che vengano tempi migliori...

R.

2 commenti:

Gianpaolo1951 ha detto...

Cara Raffaella, spero proprio che non dovremo attendere molto per vedere tempi migliori...!!!

Luisa ha detto...

Sarò molto attenta ai commenti di Valli...ammettendo che seguirò la visita sulla Rai...
Purtroppo l`orientamento di Riotta lo si è visto rapidamente, basta pensare al documentario di De Carli per gli 80 anni del Papa ,trasmesso il mattino alle 9h ...