23 maggio 2008
Gli "illuminati sapienti" minacciano: "Il sindaco inviti il Papa ma non provochi gli studenti" (Mari)
Vedi anche:
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I collettivi della Sapienza: "Non c´è alcuna offesa al pontefice da cancellare"
"Il sindaco inviti il Papa ma non provochi gli studenti"
LAURA MARI
«Una provocazione inutile e strumentale». Così il coordinamento dei collettivi studenteschi dell´Università La Sapienza commenta la decisione del sindaco Gianni Alemanno di invitare il pontefice Joseph Raztinger in Campidoglio «per cancellare - come ha dichiarato lo stesso primo cittadino - l´offesa ricevuta in occasione dell´inaugurazione dell´anno accademico del primo ateneo della capitale».
La querelle si riferisce al 17 gennaio scorso, quando alcuni docenti e studenti della Sapienza si opposero alla decisione del rettore Guarini di invitare il pontefice all´inaugurazione dell´anno accademico.
Una contestazione che suscitò numerose polemiche e portò alla rinuncia di Ratzinger a partecipare alla cerimonia.
«Il sindaco Alemanno è libero di invitare in Campidoglio chiunque voglia - dicono i collettivi studenteschi - ma troviamo inaccettabile che Alemanno leghi il suo invito a un fatto che non ha niente a che fare con il Comune, facendo passare gli studenti contestatori come dei facinorosi che offesero il pontefice. Tutto ciò che rivendicammo era la laicità dell´università e il diritto democratico di dissentire».
Critiche alle affermazione di Alemanno arrivano anche dagli studenti della Rete per l´Autoformazione, che in una nota precisano che «le affermazioni provocatorie del primo cittadino non sono altro che un modo per demonizzare i collettivi studenteschi e i docenti che si opposero alla visita di Ratzinger.
Allo stesso tempo - proseguono gli studenti della Rete per l´Autoformazione - siamo curiosi di sapere cosa dirà Papa Benedetto XVI ad Alemanno in merito alle politiche profondamente antidemocratiche e intolleranti messe in campo dal Comune riguardo ai rom e all´immigrazione».
Se dunque nessun collettivo studentesco dell´università La Sapienza protesterà contro l´invito in Campidoglio che Alemanno rivolgerà lunedì al Papa, dure contestazioni ci saranno invece nel caso di una visita del primo cittadino all´ateneo capitolino. «Qui non sarà mai il benvenuto, perché l´università rifiuta ogni forma di razzismo e fascismo - fanno sapere dal coordinamento dei collettivi studenteschi - anche perché le opinioni espresse da Alemanno su immigrati e omosessuali risultano profondamente anti-democratiche».
© Copyright Repubblica (Roma), 22 maggio 2008
Ma tu guarda che democrazia: gia' si minacciano contestazioni al sindaco se dovesse mai mettere piede alla Sapienza.
Cari signorini, e' piu' che mai necessario riparare all'offesa subita dal Papa a gennaio in modo che Roma e l'Italia possano tornare alla piena legalita'.
Non capisco come mai a questi signori interessi tanto che cosa avra' da dire Benedetto XVI ad Alemanno.
Non lo si e' voluto ascoltare a gennaio? Bene! Non si cerchi di strumentalizzarlo a maggio!
Alla giornalista di Repubblica vorrei ricordare che non furono le contestazioni a indurre il Papa a rinunciare ma il serio e concreto rischio di disordini.
E' un po' diverso...
R.
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9 commenti:
Leggo questo articolo e mi dico che il livello intellettuale e sopratutto gli argomenti di questi studenti navigano in acque sempre più basse e melmose.
Poveretti , c`è una confusione mentale veramente poco dignitosa, accostano fatti e persone che non hanno niente da vedere insieme, fanno legami iperbolici da vertigine, fanno minaccie da corte di ricreazione....e evidentemente Repubblica si fa un dovere di riprendere quei comunicati che sono in ogni modo, ne sono sicura,rappresentativi di una minoranza, che fa poco onore non solo all`Università ma a tutti i loro colleghi....del resto dove sono tutti gli studenti che non condividono il pensiero e l` agire di questi agitatori ?
Brilleranno eventualmente ancora con il loro silenzio?
Che ci siano studenti Lucignoli, parcheggiati per decenni all'università, non è una novità. Ma ci sono professori, e sono tanti, che reggono loro il moccolo, nel timore di perdere il potere acquisito, fondato proprio sull'ignoranza.Basterebbe togliere gli investimenti a pioggia e mandare i professori in giro a cercarsi i fondi come si fa in America (dove praticamente le ferie servono a questo).Buona giornata, Eufemia
Buon giorno a voi. Questa è una cospicua parte della futura classe dirigente, ovvero l'immagine speculare dei "maestri", leggi docenti dei licei e universitari che oggi hanno tra i 40 e i 65 anni, e che non hanno ancora fatto i conti con il loro passato. Purtroppo il condizionamento esercitato sulle giovani menti segna per tutta la vita. Certamente questi ragazzi soprattutto se diventeranno docenti trasmetteranno alle generazioni successive ciò che gli è stato inculcato. Non so quante generazioni occorreranno perchè questo cancro dell'intolleranza e del razzismo (sì, è così, anche se ipocritamente questa gente dice di combatterli) possa essere definitivamente estirpato. E volevo dire un'altra cosa. Credetemi, questa proteste non sono affatto spontanee, ma eterodirette a scopi politici, e i ragazzi sono meri strumenti nelle mani di altri. Esattamente come accadeva quando ero studentessa.
Buongiorno ragazze, dunque questo manipolo di fuoricorso a vita rappresenterebbe la nostra futura classe dirigente. magnifico! Che ci sia una regia esterna alle loro gesta è sin troppo evidente. Questi ragazzini viziati sono troppo limitati e egoisti per avere un pensiero o un'idea matura e propria. Ora gli spudorati pretendono pure di consigliare il Papa su ciò che deve dire ad Alemanno quando andrà in Campidoglio. Facile immaginare da dove arriva l'imbeccata. Sono loro ad aver dimostrato di essere fascisti, razzisti e intolleranti con il loro indegno comportamento di gennaio. Comunque, come da esperienza personale, sono ormai anni che le nostre università sono allo sbando e ostaggio di forze minoritarie, ma violente e rumorose che i più temono. Un declino di cui si conosce l'origine, ma non si vede la fine.
Alessia
«Qui non sarà mai il benvenuto, perché l´università rifiuta ogni forma di razzismo e fascismo - fanno sapere dal coordinamento dei collettivi studenteschi -
I ragazzi della Sapienza citano a ragione il fascismo ma il loro modo di porsi e di opporsi sa tanto di comunismo ma non di quello vecchio di quello fresco di giornata, vedi Cina, Russia ecc. ecc.
Sarei curioso di sapere, visto che questo è anche il mio lavoro, quanti sono gli studenti che sono "parcheggiati" alla Sapienza e quanti veramente studiano perchè dalle loro affermazioni si deduce che il libro di storia più intelligente che hanno letto lo deve aver scritto uno dei bidelli della Sapienza. Son curioso anche di sapere come coniugano la loro violenta intolleranza con la violenza che paventano. Ricordo che un mio vecchio maestro diceva sempre che quando uno non ha argomenti usa sempre la minaccia e la violenza per imporre la sua volontà, vedi caso Sapienza.
Gli stutendi per una volta facciano il loro lavoro ed i professori comincino a fare seriamente ciò per cui sono pagati!!!!!!
Ci mancherebbe altro che adesso un Sindaco debba sottomettersi agli studenti...............
La solita vergognosa reazione isterica di chi vive immerso nell'ideologia più spinta.
Il Sindaco invita chi gli pare!!!!!
magari va a finire come a Genova. Quattro gatti che protestano e tanti di più che accolgono. Smettiamola di farci intimorire, il Santo Padre non abbia remore a spostarsi liberamente per Roma e chi è veramente democratico e libero ad invitarlo e ad accoglierlo.
Se ci si tira indietro per paura delle contestazioni, si finisce per consegnare città e università nelle mani di pochi intolleranti
Da cittadina romana ed anche da cittadina indignata per quella vergogna che non è stata ancora cancellata, esprimo tutto il mio appoggio e la mia solidarietà al Sindaco di Roma, che ha deciso di invitare in Campidoglio Sua Santità. Volevo a questo proposito, anche se un pò fuori tema, sottolineare che in tempi passati e con altre giunte, per i dipendenti stessi c'era ad esempio la possibilità sotto il periodo pasquale, soprattutto, giovedì e venerdì Santo, di assistere alla Messa prima del lavoro....... usanza che, con le giunte di sinistra, è andata a farsi benedire. Per quanto riguarda il discorso studenti ed i loro complici, cioè i professori, lascessero fare al Sindaco quello che ritiene più opportuno non sono loro i padroni di Roma ne, tantomeno, devono sentirsi in dovere di minacciare questa iniziativa peraltro leggittima. La loro parte già l'hanno fatta il loro momento di vana gloria lo hanno avuto. Mi auguro con tutto il cuore, invece che il Sindaco mantenga l'invito a Sua Santità e mi auguro che certa gente che scalda le scrivanie ed i banche della Sapienza, cominci a pensare senza essere intriso di una ideologia che parla di tolleranza e poi si manifesta in maniera violenta ed isterica contro tutti coloro che non solo non la pensano come loro ma, che cercano di cancellare una vergogna che non ha precedenti nella storia.
Riprendo l'espressione di anonimo:
che gli studenti facciano il loro lavoro ed i professori per quello per cui sono pagati senza intromettersi in ciò che non li riguarda. Non è ammissibile che le decisioni di un Sindaco, siano " sottoposte" all'approvazione di un gruppo di scalmanati dalla testa indottrinata.
Aggiungo che quegli studenti "laicisti" che attualemnte stanno a scaldare le sedie alla "Sapienza " ed ad altre università pubbliche lo fanno grazie anche con i soldi di tutti noi cittadini che paghiamo le imposte, infatti le tasse universitarie coprono in parte i costi di ciascuno studente. Ed è è la Chiesa ad essere accusata di godere di indebite agevolazioni!..
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