17 maggio 2008
IL PAPA: "NESSUNA PRESSIONE PUO' FAR TACERE LA CHIESA". E INCORAGGIA I GIOVANI: "ANDATE CONTROCORRENTE" (Agi)
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IL PAPA: "NESSUNA PRESSIONE PUO' FAR TACERE LA CHIESA"
La deportazione di Pio VII da parte di Napoleone Bonaparte e' stata rievocata oggi da Papa Ratzinger come esempio di pressioni per far tacere la Chiesa.
A Savona, prima tappa della visita pastorale che domani si concludera' a Genova, Benedetto XVI ha visitato gli appartamenti dove il suo antico predecessore trascorse quasi 3 anni di prigionia ed ha toccato con le mani le grate da cui le guardie spiavano il Capo della Chiesa Cattolica per impedirgli di avere contatti con il mondo esterno.
Nell'omelia della messa celebrata in piazza del Popolo per oltre 30 mila fedeli ha lodato l'esempio di "serena fermezza" dato da quel Pontefice che riusci' comunque a far pervenire messaggi, nascosti anche nei cestini della verdura, impedendo in questo modo che Napoleone potesse procedere a nominare lui stesso i vescovi. Una vicenda che, ha spiegato il Papa di oggi, ci insegna "il coraggio nell'affrontare le sfide del mondo: materialismo, relativismo, laicismo, senza mai cedere a compromessi, disposti a pagare di persona pur di rimanere fedeli al Signore e alla sua Chiesa".
Dobbiamo, ha aggiunto, "conservare inalterata nelle prove la fiducia in Dio, consapevoli che Egli, se pur permette per la sua Chiesa momenti difficili, non la abbandona mai". Nella sua omelia, il Pontefice ha anche ricordato l'apparizione della Vergine a un contadino, il 18 marzo 1536, "in un momento tragico della storia di Savona" e ha sottolineato la devozione mariana di Pio VII che nel 1815, volle recarsi in pellegrinaggio al Santuario "Mater Misericordiae" per ringraziare la Madonna che lo aveva protetto durante "l'esperienza tremenda che affronto' come successore di Pietro". Questi eventi, ha sottolineato, "concorrono a trasmettere alle generazioni cristiane di questo nostro tempo un messaggio di speranza, ci incoraggiano ad avere fiducia negli strumenti della Grazia che il Signore mette a nostra disposizione in ogni situazione. E tra questi mezzi di salvezza, vorrei ricordare anzitutto la preghiera: la preghiera personale, familiare e comunitaria". Un pensiero speciale il Papa lo ha dedicato alle giovani famiglie che ha invitato a "non aver timore di sperimentare, fin dai primi anni di matrimonio, uno stile semplice di preghiera domestica, favorito dalla presenza dei bambini piccoli, molto portati a rivolgersi spontaneamente al Signore e alla Madonna". "Esorto le parrocchie e le associazioni - ha aggiunto - a dare tempo e spazio alla preghiera, perche' le attivita' sono pastoralmente sterili se non vengono precedute, accompagnate e sostenute costantemente dalla preghiera".
In proposito, Benedetto XVI ha poi incoraggiato la Chiesa Italiana nella sua difesa della festivita' domenicale: "il Giorno del Signore - ha detto - e' giustamente al centro dell'attenzione pastorale dei vescovi italiani: la Domenica va riscoperta nella sua radice cristiana, a partire dalla celebrazione del Signore Risorto, incontrato nella Parola di Dio e riconosciuto allo spezzare del Pane eucaristico".
Cento calici e cento patene sono stati utilizzati durante la messa per la distribuzione della comunione ai fedeli e resteranno in dono alle parrocchie della diocesi . Il calice alzato dal Papa e' caratterizzato da tre medaglioni ottenuti sezionando il nodo sferico con tre piani verticali orientati a 120 gradi. Sui tre medaglioni sono incisi l'effige pontificia (con le chiavi di Pietro), la stella a otto punte (riferimento alla Madonna di Misericordia) e il logo della giornata di visita del Papa che e' riportato anche sulla parete esterna della patena. Sulle casule bianche dei concelebranti e' riprodotto il disegno (realizzato dall'artista Andrea Gianasso) di un pilastrino marmoreo rinvenuto sul "Priamar", la piu' antica testimonianza della prima Cattedrale savonese. Anche le casule rimarranno poi in dono alla Diocesi per le solenni concelebrazioni, mentre il Papa ha ricevuto in regalo casule preziose nei cinque colori liturgici.
© Copyright (AGI) - Savona, 17 maggio -
E INCORAGGIA I GIOVANI: "ANDATE CONTROCORRENTE"
"Cari amici, mettete la vostra giovinezza al servizio di Dio e dei fratelli. Seguire Cristo comporta sempre il coraggio di andare controcorrente. Ne vale pero' la pena: questa e' la via della vera realizzazione personale e quindi della vera felicita'". Benedetto XVI lo ha detto ai giovani presenti questo pomeriggio in piazza del Popolo a Savona. "Con Cristo - ha ricordato loro - si sperimenta c'e' piu' gioia nel dare che nel ricevere. Ecco perche' vi incoraggio a prendere sul serio l'ideale della santita'". Il Papa ha citato in proposito Leon Bloy, "un noto scrittore francese che ci ha lasciato in una sua opera una frase che vorrei oggi consegnare a voi: 'vi e' una sola tristezza: quella di non essere dei santi". "Cari giovani - ha concluso - osate impegnare la vostra vita in scelte coraggiose, non da soli, naturalmente, ma con il Signore! Date a questa Citta' lo slancio e l'entusiasmo che derivano dalla vostra viva esperienza di fede, un'esperienza che non mortifica le aspettative del vivere umano, ma le esalta nella partecipazione alla stessa esperienza di Cristo. E questo vale anche per i cristiani di eta' non piu' verde. Il mio augurio per tutti e' che la fede nel Dio Uno e Trino infonda in ogni persona e in ogni comunita' il fervore dell'amore e della speranza, la gioia di amarsi tra fratelli e di mettersi umilmente al servizio degli altri. E' questo il "lievito" che fa crescere l'umanita', la luce che brilla nel mondo". Domani, nella visita a Genova, e' previsto un incontro specifico con i giovani, ai quali il Pontefice consegnera' un "mandato missionario" per la diffusione e la conoscenza della dottrina sociale della Chiesa. Il gesto, sottolinea il Servizio Informazione Religiosa, "si colloca all'interno del progetto del prossimo anno pastorale dell'arcidiocesi sul tema 'Missione dei giovani ai giovani' ed e' stato pensato anche in riferimento al lavoro che da due anni il Servizio di pastorale giovanile di Genova sta portando avanti, grazie ad un gruppo di giovani adulti che studia e discute della dottrina sociale della Chiesa".
© Copyright (AGI) - Savona, 17 maggio -
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