GMG. Settimanali FISC: "I giovani, il Papa e l'invito a non avere paura del futuro" (Sir)

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“I giovani, Sydney e noi...”. Le 168 testate Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) dedicano ampio spazio alla 23ª Giornata mondiale della gioventù (Gmg), in corso a Sydney (Australia). Editoriali, articoli, servizi di “giovani inviati”: i settimanali – in uscita in questi giorni – riflettono, presentano e descrivono la Gmg australiana. “Lo scenario – scrive Ernesto Diaco, vicedirettore del "Corriere Cesenate" (Cesena-Sarsina), che è a Sydney per partecipare all’incontro – è inedito: mai le Gmg si sono spinte così lontano. Il programma, invece, non riserva sorprese. È lo stesso ideato da Giovanni Paolo II oltre vent’anni fa, e che ora vede Benedetto XVI pienamente a suo agio tra folle di adolescenti col suo nome stampato sulla maglietta. Il Papa che più di ogni altro ha spostato l’attenzione sull’emergenza educativa della società odierna è ben deciso a non lasciarsi sfuggire l’occasione per regalare a questi giovani uno sguardo di fiducia e un sentiero di libertà da percorrere insieme... Come nelle sinfonie che piacciono tanto a papa Ratzinger, il crescendo è cominciato. Tra sabato e domenica, la festa dei giovani cattolici del mondo esploderà in una veglia di preghiera e nell’Eucaristia”.
“La Gmg di Sydney – scrive Alessandro Rondoni, direttore del "Momento" (Forlì-Bertinoro) – rappresenta qualcosa di nuovo e lo stesso viaggio che Benedetto XVI compie, guarda caso nell'Anno Paolino imitando così colui che viaggiò per annunciare alle genti il cristianesimo, è pieno di profondi significati. Non ultimo quello di andare vicino ai nuovi mondi... E poi c'è lo straordinario incontro con i giovani di tutto il mondo... Le parole che il Papa consegnerà loro, rappresentano, duemila anni dopo, un invito sempre nuovo, quello dell'incontro con Cristo nell'amicizia dei tanti testimoni che lo rendono visibile ancora oggi. Per questo, sia pure a distanza, la Gmg è un fatto vicino a chi ha voglia di un cuore giovane”. Bruno Cappato, direttore della "Settimana" (Adria-Rovigo), si sofferma sull’attenzione riservata dai mass media alla Gmg. “La grande stampa – scrive Cappato – sembra non attratta dalle motivazioni di un fenomeno che attraversa i continenti e cerca invece solo ed esclusivamente del «colore» come si fa per le fiere o per i concerti rock. Non è questa l’anima del movimento che spinge tanti giovani a incontrarsi... Forse se i professionisti dell’informazione amassero davvero i giovani e la loro vita, potrebbero almeno tentare di scendere nel cuore del fenomeno e questo potrebbe essere un grande, enorme aiuto per tanti altri ragazzi”.
“Tra i giovani che si trovano a Sydney insieme al Papa e ciascuno di noi ci sono certamente migliaia di chilometri di distanza e addirittura una stagione differente. Tuttavia siamo molto più vicini di quello che possa sembrare”. Ne è convinto Marco Renzi, già direttore del "Nuovo Diario Messaggero" (Imola), che aggiunge: i giovani di Sydney e noi “siamo chiamati a compiere un viaggio: il viaggio nella nostra interiorità. I giovani che si trovano col Papa e anche noi che per altri motivi non siamo là presenti dobbiamo percorrere quel tragitto di ricerca che ci porta a riconoscere e a trovare quel Dio che ci fa, ci crea di continuo. Anzi è Lui stesso che è venuto alla nostra ricerca...”. “Lo spirito della Gmg – si legge sul "Ponte" (Rimini) – è forte, così forte che dalla terra dei canguri è in grado di saltellare perfino a noi che siamo, sul lato opposto del pianeta, chi a leggere, chi ad ascoltare o guardare in tv ciò che succede in questa edizione davvero planetaria della Gmg”. Per "La Voce del Popolo" (Brescia), “come ogni Gmg anche quella di Sydney non può e non deve rispondere a tutto, ma può e deve dare quella spinta, quella intuizione, quella luce di cui oggi c’è bisogno, nei giovani e nella Chiesa. La questione del futuro può essere la chiave interpretativa di questa Gmg. Lo dice il Papa, quando invita i ragazzi a non avere paura del futuro, ma riempirlo dell’annuncio di Gesù”.

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