20 ottobre 2008

"Recitando le Ave Maria occorre fare attenzione a che le nostre voci non "coprano" quella di Dio, il quale parla sempre attraverso il silenzio..."

Clicca qui per leggere il testo della meditazione del Santo Padre al termine della recita del Rosario presso il Santuario di Pompei.

1 commento:

Luisa ha detto...

"Così, recitando le Ave Maria occorre fare attenzione a che le nostre voci non “coprano” quella di Dio, il quale parla sempre attraverso il silenzio, come “il sussurro di una brezza leggera” (1 Re 19,12). Quanto è importante allora curare questo silenzio pieno di Dio sia nella recita personale che in quella comunitaria! Anche quando viene pregato, come oggi, da grandi assemblee e come ogni giorno fate in questo Santuario, è necessario che si percepisca il Rosario come preghiera contemplativa, e questo non può avvenire se manca un clima di silenzio interiore."

Spero che i nostri animatori liturgici che sembrano avere espulso il silenzio dalla Liturgia, leggano e meditino queste parole del Santo Padre.
Canti, danze, applausi, non solo LA Parola ma parole, parole e nessuno spazio per il silenzio interiore che ci permette di contattare la verticalità, che ci permette di mettersi in ascolto, di pregare, quella preghiera personale che non può che sgorgare dal silenzio interiore.