8 agosto 2007

Alessandra Borghese: Le doti del Papa? Gentilezza, pazienza, affabilità e dolcezza


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Alessandra Borghese, autrice di «Sulle tracce di Joseph Ratzinger», racconta la sua vita dopo la conversione.

E dopo il viaggio nel passato di Benedetto XVI «Il volto nascosto del Papa: gentilezza, pazienza, affabilità e dolcezza»

Stefania Briccola

A Benedetto XVI Alessandra Borghese ha dedicato la sua ultima fatica dal titolo Sulle tracce di Joseph Ratzinger (ed. Cantagalli). Il libro ripercorre i luoghi cari al pontefice in Baviera tornando alle origini del suo cammino di formazione. È una sorta di vademecum scritto con la curiosità e lo stupore di chi vuole capire dove affondano le radici del Papa. Il percorso si snoda tra scenari di natura, ridenti cittadine, santuari mariani e chiese barocche per rintracciare il sapore di quella fede antica che lega la Baviera a Roma. Non mancano le testimonianze di amici e conoscenti, e qualche spaccato di vita familiare del giovane Ratzinger con un padre che alla domenica aveva l'abitudine di andare a messa tre volte. La principessa, che conosce personalmente il Papa da quando era cardinale, ha visitato in compagnia di Gloria von Thurn und Taxis i luoghi del cuore di Benedetto XVI tra cui Marktl am Inn, il paese in cui è nato, Tittmoning, «il paese dei sogni infantili», Traunstein, «la più bella città del mondo» con la chiesa di Sankt Oswald dove Joseph Ratzinger ha celebrato la prima messa, e Ratisbona, dove ha tenuto la Lectio Magistralis all'Università in occasione del suo primo ritorno in Baviera da pontefice. Il libro della scrittrice e giornalista arriva dopo il successo di Con occhi nuovi (ed. Piemme) e Sete di Dio (ed. Piemme) in cui descrive la fede ritrovata e il senso profondo del suo rapporto con Dio. Le sue opere sono state tradotte in francese, spagnolo, tedesco, portoghese e giapponese. A La Provincia Alessandra Borghese spiega come è cambiata la sua vita dopo la conversione.

A cosa si sta dedicando in questo momento?

Sono nella mia casa a Panarea nelle isole Eolie. Mi sto riposando, nuoto, vado in canoa, mi occupo del mio giardino. Sto anche pensando ad un nuovo libro.

Può raccontare come è cambiata la sua vita dopo la conversione?

Esteriormente non è cambiato molto. Sono sempre la stessa donna che ama la vita, gli amici, l'arte e la buona musica. Interiormente tutto è cambiato. Vedo la vita con occhi nuovi, pieni di speranza e la certezza di non essere soli e abbandonati.

Quale spirito anima una donna che ha ritrovato la fede?

Chi ha fede vive bene. Con gli occhi della fede tutto ha senso. Oggi so chi sono, da dove vengo, ma soprattutto dove sto andando. Avere fede non vuol dire avere una strada facile e spianata, ma piuttosto sentirsi amati e desiderati da qualcuno che ci ha amati per primo. Infatti prima di essere figli e figlie dei nostri genitori siamo figli e figlie di Dio. Ciò vuol dire che in noi oltre alla splendida umanità c'è anche una parte divina. Siamo chiamati quindi ad alzare lo sguardo al cielo.

Quali sono gli aspetti del carattere di Papa Ratzinger che si conoscono meno?

La gentilezza, la pazienza, l'affabilità e la dolcezza.

Che opinione ha del ritorno alla messa in latino?

Il latino è la lingua ufficiale della chiesa. Tutti i documenti sono ancora scritti in latino, compresi quelli del Concilio Vaticano II. Chi vuole leggerli senza parlare l'antica lingua deve interpretare i testi. Sono nata dopo il Concilio, non ho pregiudizi al riguardo, come dice il Santo Padre non è stata una rivoluzione copernicana, ma un rinnovamento nella continuità. Vedo la messa in latino come una ennesima opportunità per i fedeli.

© Copyright La Provincia di Sondrio, 7 agosto 2007

1 commento:

euge ha detto...

Già gentilezza, pazienza,affabilità e dolcezza.......... peccato che in giro ci sia ancora gente che si ostina a considerarlo diversamente........ Che pena e che tristezza mi fanno questi duri di cuore e ristretti di mente tanto saputi e padroni della verità!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!