19 ottobre 2007

Allerta meteo sulla visita del Papa a Napoli: Benedetto potrebbe spostarsi in treno


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LUIGI ROANO

Sulla visita del Papa incombe l’allerta meteo: sono annunciati pioggia, vento e temperature siberiane tra la notte di domani e tutta la giornata di domenica. L’assessore alla Protezione civile Giorgio Nugnes e il responsabile della protezione civile di Napoli Gianni Spagnuolo stanno correndo ai ripari. Nella sostanza c’è un piano B sia per l’arrivo di Benedetto XVI sia per la sua partenza. L’elicottero, il mezzo scelto dal Santo Padre per arrivare a Napoli, in caso di condizioni meteo avverse, non dà il cento per cento delle garanzie di sicurezza. Ecco perché è pronto un piano che prevede gli spostamenti di Benedetto XVI eventualmente in treno. Ad accogliere il Santo Padre sarà il premier Romano Prodi, affiancato probabilmente il ministro della Giustizia Clemente Mastella. I metereologi prevedono di pioggia fin dalla mattina di domenica e temperature basse, intorno agli otto gradi. Spagnuolo è preoccupato: «Il consiglio che diamo - spiega il funzionario della Protezione civile - è di arrivare in piazza ben coperti, visto che l’accesso è consentito dalla mattina presto e a quell’ora le temperature saranno ancora più rigide». L’assessore Nugnes annuncia invece un’altra iniziativa del Comune: «Domenica saranno disponibili 20mila impermeabili usa e getta per chi arriverà in piazza del Plebiscito». Grandissima l’attesa per l’arrivo del Papa, via Duomo è stata bardata da striscioni inneggianti al Santo Padre. Seicento i volontari della protezione civile in campo, il percorso del Santo Padre sarà «protetto» dai giovani e da 14 chilometri di transenne. Che tuttavia non sono bastate per coprire l’intero percorso del Santo Padre. Il pezzo di strada che va dal Tondo di Capodimonte all’Istituto di Teologia, infatti, sarà blindato da una catena umana fatta da volontari. In piazza Plebiscito ci saranno un’ambulanza e un presidio di polizia. Tre le tende sanitarie a disposizione: a piazza Carolina, via Cesario Console (altezza Santa Lucia) e dentro il cortile della Prefettura. La Croce Rossa impiegherà 150 uomini, 6 ambulanze e una unità nautica. Le sale operative della Croce Rossa e e della Prefettura saranno in contatto per coprire al meglio il perimetro di Piazza Plebiscito che ospiterà almeno 20mila fedeli. La Regione ieri ha stanziato per il meeting della pace 400mila euro. L’assessorato regionale alla Sanità coordinerà l’assistenza, quello all’Agricoltura curerà gli addobbi floreali di piazza Plebiscito. Il pool regionale è coordinato dall’assessore Teresa Armato. Il governatore Antonio Bassolino è sicuro che la visita del Papa farà bene alla città: «Domenica sarà una giornata speciale. Riceveremo dal Santo Padre il dono di un grande messaggio di pace e di impegno nella lotta contro le disuguaglianze e ogni forma di sopruso. Sono convinto che dalle parole universali del Papa, ciascuno di noi saprà trarre nuovo slancio per costruire, giorno dopo giorno, il bene della nostra comunità».

© Copyright Il Mattino, 19 ottobre 2007


Le strade del Papa tra buche e striscioni

FABIO JOUAKIM

Nei suoi percorsi in giro per la città la Papamobile dovrà affrontare lo slalom tra le buche e schivare i sampietrini divelti, come le auto di tutti i napoletani. E se Benedetto XVI, nel breve trasferimento dalla Stazione marittima a piazza Plebiscito, si girerà alla propria sinistra per ammirare il Maschio Angioino, vedrà un’altra cartolina della Napoli attuale: un cantiere, nel quale l’immagine del Papa sembra imprigionata. Del resto ad accogliere il Pontefice sarà la Napoli «delle verità, la città reale, con tutti i suoi problemi e le sue eccezionalità» come ha già spiegato il sindaco Iervolino. A poco più di due giorni dall’arrivo del Santo Padre, la febbre sale lentamente. In via Duomo sono apparsi i primi striscioni, con il Papa sorridente, una veduta del Golfo e la scritta «Benvenuto Benedetto». Altri drappi bianchi e gialli, biancoazzurri e biancorossi si vedono lungo il percorso che porta alla Cattedrale. Sulla cui facciata resiste la statua decapitata, che la leggenda vuole oltraggiata da una pallonata. Percorrendo in scooter le strade che verranno toccate dal percorso del Pontefice, alcune novità saltano all’occhio. Anzi, al naso. L’odore dell’erba appena tagliata, che viene dai giardinetti della chiesa del Buon Consiglio e dal parco di fronte, e che avvolge il Tondo di Capodimonte. E l’assenza dell’odore disgustoso dei rifiuti. Al corso Amedeo di Savoia, che grazie al Papa ha visto l’asfalto rifatto dopo anni, i cassonetti sono vuoti. Nonostante siano ricoperti di adesivi che recitano: sì alla raccolta porta a porta, no ai cassonetti veicolo di infezioni e malattie. Segno che spesso i sacchetti debordano dai contenitori. Ieri no: il fervore dell’Asìa si riconosceva dal numero dei camion in giro di mattina. All’ingresso del seminario arcivescovile si effettua la manutenzione al campetto. Si prepara un benvenuto sobrio, senza eccessi. Ammesso che si riesca a stare all’aperto, pioggia e freddo permettendo, si allestisce la grande tavola che accoglierà gli oltre duecento invitati al pranzo di domenica, nel cosiddetto transetto o belvedere. All’ingresso, coperta da un drappo bianco, c’è la lapide che verrà scoperta da Benedetto XVI: a fianco c’è quella che ricorda la visita al seminario di Papa Giovanni Paolo II, il 10 novembre del ’90. Lungo la strada del ritorno verso il Duomo non c’è ancora alcun cartello che informi i cittadini delle strade dove è vietato sostare o transitare: il rischio è che i napoletani scoprano il dispositivo in tempo reale, come è accaduto con la recente Piedigrotta. Di fronte al Duomo, sul muro della chiesa dei Girolamini, un messaggio che sarà difficile non notare: «La cassetta delle offerte è mal funzionante». Più in là, sui muri del museo Filangieri e della chiesa di San Severo al Pendino, le scritte «Cloro al clero». Altre chiese, lungo il percorso, hanno ferite più gravi da mostrare al Papa. Quelle di un degrado antico, a cominciare da Santa Maria di Portosalvo. Tra le strade toccate dai percorsi molte fanno parte della seconda municipalità. Il presidente Alberto Patruno sibila: «Ci hanno chiesto modifiche a marciapiedi e cordoli, per creare vie di fuga più sicure e percorsi brevi per il pronto soccorso del Pellegrini. Abbiamo eseguito. Nonostante gli sforzi fatti nessuno ci ha coinvolto. E nemmeno invitato».

© Copyright Il Mattino, 19 ottobre 2007


Presepe record nella chiesa di San Francesco
Al seminario vescovile sarà scoperta una lapide in ricordo dell’evento

Quattro metri di altezza, dieci di lunghezza, 350 chili di sughero e 100 di cemento. Questi i numeri dell'imponente presepe in stile settecentesco che accoglierà, presso la Basilica di San Francesco di Paola, Papa Benedetto XVI, nel corso della sua visita a Napoli di domenica. Composta da dieci blocchi assemblabili disposti su sedici metri quadrati di assi di legno e ferro l'opera, che secondo alcuni sarebbe il più grande presepe mai realizzato negli ultimi 60 anni, è stata creata dal maestro artista Marco Abbamondi, trentatre anni ma una lunga esperienza nell'ambito della scenografia presepiale stile settecento. «L'opinione diffusa è che il presepe sia un prodotto d'artigianato legato alle festività natalizie.

© Copyright Il Mattino, 19 ottobre 2007

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