11 ottobre 2007

Gli Ortodossi russi abbandonano i lavori di Ravenna: il commento di Padre Lombardi


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La delegazione del Patriarcato di Mosca lascia i colloqui ecumenici di Ravenna per divergenze con il Patriarcato di Costantinopoli. Dichiarazione di padre Lombardi

La Delegazione del Patriarcato di Mosca ha sospeso la sua partecipazione alla Xª Sessione Plenaria della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme, in corso di svolgimento a Ravenna. Lo si apprende da un comunicato proveniente da Mosca. La delegazione ha lasciato la plenaria per divergenze con il Patriarcato di Costantinopoli sulla questione dello status della Chiesa ortodossa Estone.
Richiesto di un commento, il direttore della Radio Vaticana e della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha affermato che “vi è da augurarsi che tali difficoltà inter-ortodosse non pregiudichino il dialogo ufficiale dell’Ortodossia con la Chiesa cattolica e che esse possano essere presto risolte”.

© Copyright Radio Vaticana


Gli ortodossi russi lasciano i colloqui ecumenici di Ravenna
Per divergenze con il Patriarcato di Costantinopoli

CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 11 ottobre 2007 (ZENIT.org).- La Santa Sede auspica che le difficoltà tra gli ortodossi, emerse nella Xª Sessione Plenaria della “Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme”, non abbiano ripercussioni sul dialogo ecumenico.
Un comunicato proveniente della delegazione del Patriarcato ortodosso di Mosca ha informato che la delegazione ha lasciato la Plenaria, in corso di svolgimento a Ravenna dall'8 fino al 14 ottobre, per divergenze con il Patriarcato di Costantinopoli sulla questione dello status della Chiesa ortodossa di Estonia.
Nel commentare la vicenda, il Direttore della “Radio Vaticana” e della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, S.I, ha affermato che “vi è da augurarsi che tali difficoltà inter-ortodosse non pregiudichino il dialogo ufficiale dell’Ortodossia con la Chiesa cattolica e che esse possano essere presto risolte”.

© Copyright Zenit

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bishops who resist Summorum Pontificum: “instruments of the devil”
Article reproduced from WDTPRS Blog

A kind reader sent me this fascinating excerpt from a talk given by His Excellency Most Rev. Malcolm Ranjith, Secretary of the Congregation for Divine Worship and Discipline of the Sacraments.

The talk was entitled “Faith, Obedience and Theology” and was delivered at the annual meeting of the Dutch Latin Liturgy Association (Vereniging voor Latijnse Liturgie) in ’s-Hertogenbosch (The Netherlands) on 6 October 2007. He gave the talk in English, but the person who sent it to me translated it from Dutch. So, it probably varies a little from the original English, which perhaps someone out there can dig up for us.

Read this, with my emphases.

“The motu proprio Summorum Pontificum on the Latin Liturgy of July 7th 2007 is the fruit of a deep reflection by our Pope on the mission of the Church. It is not up to us, who wear ecclesiastical purple and red, to draw this into question, to be disobedient and make the motu proprio void by our own little, tittle rules. Even not if they were made by a bishops conference. Even bishops do not have this right. What the Holy Fathers says, has to be obeyed in the Church. If we do not follow this principle, we will allow ourselves to be used as instruments of the devil, and nobody else. This will lead to discord in the Church, and slows down her mission. We do not have the time to waste on this. Else we behave like emperor Nero, fiddling on his violin while Rome was burning. The churches are emptying, there are no vocations, the seminaries are empty. Priests become older and older, and young priests are scarce.”

NB: His Excellency has made a connect between Pope Benedict’s decision to promulgate Summorum Pontificum and a remedy for ills in the Church, namely. empty churches, emtpy seminaries. Thus, this is something willed by God, for it comes from Peter as something for the good of the church at its most critical points of attack by the devil, namely, what happens in a church (worship of God and sanctification through the sacraments, especially Holy Mass) and what happens in a seminary (men are formed to be alter Christus). Thus, anyone who resists the provisions of the Motu Proprio, aimed at healing these problems of the Church, actually aids the Enemy of the soul and becomes the devil’s pawns.

DEO GRATIAS!

http://syriancatholic.blogspot.com/2007/10/bishops-who-resist-summorum-pontificum.html

http://wdtprs.com/blog/2007/10/archp-ranjith-on-bishops-who-resist-summorum-pontificum-instruments-of-the-devil/

http://www.latijnseliturgie.nl/index_3.html