10 aprile 2008

Il Papa porterà a Ground Zero una parola di amore e di speranza rivolta a tutti gli uomini, non solo ai Cristiani


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Il Papa pregherà per la pace a Ground Zero

di Orlando Sacchelli

Milano - Sarà un messaggio di pace in un luogo in cui il tempo si è fermato e, a distanza di anni, evoca pensieri di morte e distruzione: Ground Zero, New York, laddove un tempo si stagliavano nel cielo le Torri gemelle.
Benedetto XVI la mattina del 20 aprile andrà a pregare proprio lì. La sede del World Trade Center fu spazzata via dal duplice attentato kamikaze quella maledetta mattina dell'11 settembre 2001. Le macerie fumarono per settimane. Molti corpi delle vittime non furono mai ritrovati. Fra poco Ground Zero smetterà di essere solo un simbolo del lutto. L'area sarà ricostruita - anche se il luogo della memoria non sparirà -. Sorgeranno nuovi edifici, il progetto che ha vinto il concorso per la ricostruzione è stato vinto da Daniel Libeskink. Quando i cantieri saranno chiusi e l'ultimo mattone avrà trovato posto New York avrà la Torre della Libertà, il grattacielo più alto del mondo. Tutto questo fa parte del futuro, un futuro pieno di speranza. Il presente però è fatto di ricordi e pensieri tristi.

Proprio per questo il Papa ha scelto di recarsi lì, a Ground Zero, per portare la sua preghiera. Una parola di amore e di speranza rivolta a tutti gli uomini, non solo ai cristiani.

La preghiera del Papa "Dio della pace, porta la tua pace nel nostro mondo di violenza: pace nei cuori di tutti gli uomini e le donne e pace tra le nazioni della terra. Volgi verso la tua via dell’amore coloro i cui cuori e le cui menti sono consumati dall’odio".

È un passaggio della preghiera che il pontefice pronuncerà a New York. "Scena - dirà il Papa - di incredibile violenza e dolore" in cui morirono quasi tremila persone. La preghiera è contenuta nel messale della visita papale negli Stati Uniti, reso pubblico oggi dalla sala stampa vaticana.

Il ricordo delle vittime "O Dio di amore, compassione e cura, guarda su di noi, persone di molte fedi e tradizioni differenti, che ci riuniamo oggi in questo luogo, scena di incredibile violenza e dolore", dirà il Papa.

"Dacci conforto e consolazione - è l’invocazione del pontefice - rafforzaci nella speranza, e dacci la saggezza e il coraggio di lavorare instancabilmente per un mondo dove la vera pace e l’amore regnino tra le nazioni e nei cuori di tutti".

Nel luogo esatto della strage dell'11 Settembre Benedetto XVI arriverà alle 9.30 del 20 aprile, accompagnato dal cardinale Edward Egan, arcivescovo di New York. Si inginocchierà in preghiera silenziosa e quindi accenderà un cero. Il Papa pregherà poi di fronte alla folla.

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