18 maggio 2008

Il Papa a Savona: "Liberi dalle suggestioni del mondo" (Mazza)


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A GENOVA INCONTRO FESTOSO DEL PAPA CON I GIOVANI, IN SCENA MINI-GMG

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Un arcobaleno di nome Benedetto illumina il cielo grigio della Liguria (Galeazzi)

VISITA PASTORALE DEL PAPA A GENOVA E SAVONA(17-18 MAGGIO 2008): LO SPECIALE DEL BLOG

Il Papa: liberi dalle suggestioni del mondo

DAL NOSTRO INVIATO A SAVONA

SALVATORE MAZZA

I mille ombrelli colorati di piazza del Popolo si mescolano con lo sventolio delle bandiere bianche e gialle, mentre il canto di ventidue corali accompagna il passaggio della papamobile. Puntualissimo nonostante i ripetuti annunci di possibili ritardi a causa del maltempo, Benedetto XVI arriva a Savona, salutato dal calore dei trentamila che, per nulla scoraggiati dall’acqua, l’hanno atteso.
E il Papa li ringrazia: per questo e, «a due secoli di distanza», per «la fede, l’amore ed il coraggio» con cui due secoli fa accolsero Pio VII che qui, a Savona, fu imprigionato da Napoleone Bonaparte.
Un’«esperienza tremenda» ma «ricca di insegnamenti anche per i nostri giorni», indicandoci «il coraggio di affrontare le sfide del mondo, materialismo, relativismo e laicismo, senza mai cedere a compromessi e disposti a pagare di persona pur di rimanere fedeli al Signore e alla sua Chiesa».
Era stato il vescovo di Savona-Noli, monsignor Vittorio Lupi, a ricordare, insieme al sostegno offerto «in gran segreto» dai savonesi al Pontefice recluso, le stanze della cui prigionia Papa Ratzinger avrebbe visitato al termine della Messa, i problemi di un oggi scandito dalle «difficoltà nella vita familiare particolarmente fragile», dalle diverse «forme di povertà ed emarginazione», dalla «natalità molto scarsa» e da una partecipazione alla vita cristiana «sempre più scarsa», insidiata «dall’indifferenza».
La risposta a tutto questo, ha detto Benedetto XVI nella sua omelia, sta nel «messaggio di speranza» lasciato dalla Vergine «Madre di Misericordia», apparsa nel 1536 «in un momento tragico della storia di Savona». Messaggio, ha detto, che incoraggia «ad avere fiducia negli strumenti della Grazia che il Signore mette a nostra disposizione in ogni situazione».
La preghiera, innanzitutto, e poi «la celebrazione eucaristica», e «specialmente la Messa domenicale»; non a caso, ha osservato in proposito Papa Ratzinger, «il giorno del Signore è giustamente al centro dell’attenzione pastorale dei vescovi italiani: la domenica va riscoperta nella sua radice cristiana, a partire dalla celebrazione del Signore Risorto». Insieme alla domenica, anche il sacramento della Riconciliazione «chiede di essere rivalutato come mezzo fondamentale per la crescita spirituale e per poter affrontare con forza e coraggio le sfide attuali». E con la preghiera e i Sacramenti, «altri inseparabili strumenti di crescita sono le opere di carità da esercitare con viva fede».
Proprio il santuario di Maria «Mater Misericordiae» era stato la prima tappa di questi due giorni di visita pastorale in Liguria. Il Papa c’è arrivato in elicottero, accompagnato dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi italiani, che l’aveva accolto all’aeroporto «Cristoforo Colombo» del capoluogo ligure. Dopo il saluto rivoltogli a nome del governo dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, Benedetto XVI ha visitato il Santuario, deponendo sull’altare della cripta, nel luogo dove Pio VII incoronò l’effigie della Madonna, la «Rosa d’oro», onorificenza papale la cui tradizione risale al secolo XI. Da qui, a bordo della papamobile, ha quindi raggiunto piazza del Popolo per presiedere la Messa, concelebrata da oltre 120 tra cardinali, vescovi e sacerdoti, al termine della quale ha pronunciato la toccante preghiera alla Vergine composta per l’occasione, con l’invocazione a essere «accanto ai genitori nell’adempimento nei loro delicati compiti» e «ai ragazzi, perché crescano come Gesù in età, sapienza e grazia». «Tu conosci – ha detto il Papa – il loro cammino non facile ma ricco di promesse. Ottieni slancio alla loro vita, coraggio contro il conformismo, generosità nelle scelte, libertà dalle suggestioni del mondo».
Finita la Messa, e dopo la breve visita alle stanza di Pio VII nel vescovado, Benedetto XVI ha raggiunto la darsena di Savona da dove, di nuovo in elicottero, è tornato al «Cristoforo Colombo» e di qui, in auto, ha raggiunto il Santuario della Madonna della Guardia, nell’entroterra di Genova, dove trascorrerà la notte. In un primo tempo era previsto che l’elicottero atterrasse direttamente sul piazzale del santuario, ma la pioggia e la nebbia che avvolgevano la montagna hanno costretto al cambio di programma. Oggi, domenica, sarà il giorno di Genova, dove il Papa incontrerà i piccoli malati del «Gaslini» e, più tardi, i giovani, ai quali consegnerà un «mandato missionario» per la diffusione e la conoscenza della dottrina sociale della Chiesa.

© Copyright Avvenire, 18 maggio 2008

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