18 maggio 2008

L'incontro del Papa con i giovani a Genova: "arrendetevi all'amore di Cristo! Non seguite le mode e i falsi miti!" (Radio Vaticana)


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L'incontro del Papa con i giovani a Genova: "arrendetevi all'amore di Cristo! Non seguite le mode e i falsi miti!". All'Angelus appello contro le munizioni a grappolo

Dopo la visita al Gaslini il Papa si è recato in Piazza Mateotti per l'incontro con i giovani e la recita dell'Angelus. Ce ne parla Sergio Centofanti.
I giovani partecipano con entusiasmo all’incontro con il Papa sotto una pioggia scrosciante e Benedetto XVI li ringrazia:

“Carissimi giovani, purtroppo la pioggia mi perseguita in questi giorni, ma prendiamola come segno di benedizione, di fecondità per la terra, anche come simbolo dello Spirito Santo che viene e rinnova la terra, anche la terra secca delle nostre anime”.

“Siate sempre giovani!”: questo l’invito del Papa che tuttavia sottolinea come “la giovinezza, quella vera” non sia questione di anni o di efficienza: non vuol dire essere alla moda o seguire “miti appariscenti” e “menzogne diffuse” ma essere buoni e generosi. E “la bontà vera è Gesù”. Purtroppo - aggiunge - ci sono giovani “che sono vecchi dentro … pur non mancando di beni terreni”. Manca loro “la cosa più importante, quel ‘qualcosa’ che veramente riempie l’anima”. E ci sono quelli che vogliono rimanere giovani a tutti i costi e “si mascherano da giovani, anche se il tempo della giovinezza è … visibilmente passato”. Ma “perché – si chiede il Papa - è bello essere giovani?”:

“La gioventù ha ancora tutto il futuro davanti a sé. Tutto è futuro – tempo di speranza. E il futuro è pieno di promesse. Ad essere sinceri, dobbiamo dire che per molti il futuro è anche oscuro, pieno di minacce. Ci si domanda: ‘Troverò un posto di lavoro? Troverò una casa? Troverò l’amore? Quale sarà il mio vero futuro?’ E davanti a queste minacce il futuro può anche apparire come un grande vuoto. Perciò molti vogliono arrestare il tempo per paura di un futuro nel vuoto; vogliono subito consumare tutte le bellezze della vita – e così l’olio della lampada è consumato quando la vita comincerebbe. E’ importante scegliere le vere promesse, che aprono al futuro – anche con rinunce. Chi ha scelto Dio ha ancora nella vecchiaia un futuro senza fine e senza minacce davanti a sé”.

Ed è Gesù è la scelta fondamentale per restare giovani:

“Lui, Lui solo, è l’Amico che non tradisce. Fedele fino al dono della vita in Croce. Arrendetevi al suo amore! Come portate scritto sulle magliette preparate per questo incontro:‘scioglietevi’ davanti a Gesù, perché solo Lui può sciogliere le vostre ansie e i vostri timori e colmare le vostre attese. Egli ha dato la vita per voi”.

Ma per conoscere veramente Gesù – ha detto il Papa - bisogna seguirlo da vicino, non da lontano. Occorre incontrarlo nella preghiera, nella vita sacramentale, nel Vangelo meditato personalmente e nella grande comunione della Chiesa, nell’incontro con i poveri:

“E solo così, conoscendo personalmente Gesù possiamo comunicare questa nostra amicizia agli altri. Possiamo superare l’indifferenza. Perché anche se appare invincibile qualche volta l’indifferenza, sembra che non abbia bisogno di un Dio, in realtà tutti sanno che qualcosa manca nella loro vita. Solo avendo scoperto Gesù vedono “Era questo che aspettavo”. E noi quanto più siamo realmente amici di Gesù, tanto più possiamo aprire il cuore anche agli altri, perchè anche loro diventino veramente giovani, avendo cioè davanti a sé un grande futuro”.

Al termine dell’incontro il Papa, dando appuntamento ai giovani per la GMG di Sydney, consegna ad alcuni di loro il Vangelo come segno di un mandato missionario:

“Andate, carissimi giovani, negli ambienti di vita, nelle vostre parrocchie, nei quartieri più difficili, nelle strade! Annunciate Cristo Signore, speranza del mondo. Quanto più l’uomo si allontana da Dio, la sua Sorgente, tanto più smarrisce se stesso, la convivenza umana diventa difficile, e la società si sfalda. State uniti tra voi, aiutatevi a vivere e a crescere nella fede e nella vita cristiana, per poter essere testimoni arditi del Signore. State uniti, ma non rinchiusi. Siate umili, ma non pavidi. Siate semplici, ma non ingenui. Siate pensosi, ma non complicati. Entrate in dialogo con tutti, ma siate voi stessi. Restate in comunione con i vostri Pastori: sono ministri del Vangelo, della Divina Eucaristia, del perdono di Dio. Sono per voi padri e amici, compagni della vostra strada. Voi avete bisogno di loro, e loro – noi tutti – abbiamo bisogno di voi. Ciascuno di voi, cari giovani, se resta unito a Cristo e alla Chiesa può compiere grandi cose”.

Il Papa ha quindi recitato con i giovani la preghiera dell’Angelus e li ha invitati a confidare in Maria ricordando le parole della Vergine al pastore Benedetto Pareto sul finire del 1400 esortandolo a costruire un santuario sul monte Figogna, luogo dell’apparizione:

“’Confida in me! I mezzi non ti mancheranno. Con il mio aiuto tutto ti sarà facile. Mantieni solo ferma la tua volontà’. ‘Confida in me!’ Questo ci ripete oggi Maria”.

Dopo la preghiera mariana il Papa ha ricordato che domani si svolgerà a Dublino “un importante evento”: la Conferenza diplomatica sulle munizioni a grappolo, convocata allo scopo di produrre una Convenzione che interdica questi micidiali ordigni:

“Auspico che, grazie alla responsabilità di tutti i partecipanti, si possa giungere ad uno strumento internazionale forte e credibile: è necessario infatti rimediare agli errori del passato ed evitare che si ripetano in futuro”.

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