9 agosto 2007

Un'interessante riflessione del nostro amico Harry: Ingiuste e disinformate accuse al Papa


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Pubblichiamo una bellissima (e documentata!) riflessione di Harry inserita nel suo blog:

Ingiuste e disinformate accuse al Papa

E’ del tutto fuori luogo la nota dell’European Jewish Congress sull’incontro tra Benedetto XVI e padre Tadeus Rydzyk, direttore dell’emittente polacca Radio Maryja. Nel comunicato si esprime addirittura “shock” nell’apprendere che il Santo Padre si è incontrato con il religioso polacco. L’incontro in sé fa orrore a chi, in maniera un po’ estremista e pregiudiziale, ritiene che la sola vicinanza fisica con un personaggio discusso sia di per sé indice di complicità e condivisione, poi fa nulla quel che i due si sono detti in privato: si sono visti e tanto basta ai censori per pronunciare una condanna. Come se fosse la prima volta che la Chiesa si apre – anziché chiudere le porte in faccia – a persone che necessitano di parole di conversione o di redenzione.

In realtà il Vaticano sta lavorando da tempo per imporre a Radio Maryja una svolta. L’emittente (da non confondersi con la Radio Maria italiana, né con il network World Family of Radio Maria, che raccoglie tutte le emittenti affiliate e con cui la radio polacca non ha nulla a che spartire) è considerevolmente al di fuori del Magistero della Chiesa cattolica, con le sue posizioni xenofobe e in favore della pena di morte, con il suo antieuropeismo, con le posizioni contrarie a Giovanni Paolo II e a Benedetto XVI (quest’ultimo esplicitamente accusato dall’emittente di non difenderla). E’ più che anti o pre-conciliare: è di fatto il braccio armato del partito nazionalista dei fratelli Kaczynski, che se ne servono per dare un sostegno religioso alla propria deriva ideologica (tentativo comune a molti regimi nazionalisti in Europa, già pesantemente condannato da Pio XI fin dal 1926, con la sconfessione di Charles Maurras). Non a caso, gli unici a difendere l’emittente sono proprio gli aderenti al partito nazionalista oggi al potere in Polonia, difesa che si è verificata anche nel 2006, quando il Vaticano condannò Radio Maryja e il Nunzio apostolico a Varsavia chiese ai vescovi locali di intervenire per cambiarne radicalmente l’impostazione. Non solo: il primo ministro di allora, Kazimierz Marcinkiewicz (appartenente al partito nazionalista dei gemelli Kaczynski), ritenne di doversi scusare per le posizioni estremiste della radio prima del suo incontro col Papa, per evitare di mettere in imbarazzo il proprio governo di fronte alla condanna vaticana.

Non è dunque saltando su una sedia a ogni sospiro del Santo Padre che si comprendono le complesse vicende della realtà che ci circonda. E non è chiudendo porte e scacciando gli erranti (come l’EJC sembra suggerire) che li si riconduce sulla retta via. La condanna a Radio Maryja e alle sue posizioni si è già avuta, e da tempo: bastava prestare maggiore attenzione alle cronache passate. Mentre condannare un colloquio di cui non si conoscono i contenuti denuncia un pregiudizio tanto odioso quanto squalificante per un’organizzazione così importante qual è l’EJC.

http://harry.ilcannocchiale.it/

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo! Marco

gemma ha detto...

grazie Harry. Condivido in pieno ogni tua considerazione e credo che voci autorevoli farebbero meglio a non fidarsi così incondizionatamente di lanci di informazioni che ormai stanno completamente perdendo di credibilità con notizie sempre più orientate alla polemica che non alla verità. Ormai le condanne senza processi sono diventate la regola

harry ha detto...

Grazie a Raffaella per lo spazio concesso e a Gemma e Marco per gli apprezzamenti.
Da notare c'è lo spazio abnorme dato dall'informazione italiana a questa nota dell'EJC, sproporzionato rispetto al peso che la vicenda ha avuto sui giornali europei.

Anonimo ha detto...

Grazie a te Harry per la bella analisi :-)
In questo momento Zavattaro del tg1 sta trasmettendo un servizio a tal proposito. Era necessario? Molto spazio alle reazioni ebraiche, pochi secondi per le spiegazioni vaticane...religiosamente corretto?
Raffaella

gemma ha detto...

religiosamente corretto no ma...pollitically correct forse si :-)