12 aprile 2008

Curie e Curiali: Ranjith va, ma potrebbe tornare (Bevilacqua)


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

Curie e Curiali Ranjith va, ma potrebbe tornare

di Andrea Bevilacqua

La probabile, se non oramai quasi certa, nomina di monsignor Angelo Amato, numero due della congregazione per la Dottrina della Fede (quella che un tempo era retta dal cardinale Ratzinger e oggi dal cardinale William Levada), quale nuovo prefetto della congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti al posto del cardinale Francis Arinze, ha parecchio fatto arrabbiare colui che oggi è il numero due della stessa congregazione guidata da Arinze: l'arcivescovo Malcolm Ranjith. Quest'ultimo, chiamato un paio di anni fa al Culto Divino con la promessa di andare poi a sostituire Arinze alla guida della stesso dicastero, vistosi quasi certamente scavalcato da Amato nel prestigioso posto di prefetto di una delle nove congregazioni vaticane (il posto prevede pure la berretta cardinalizia), pare abbia chiesto al segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone di lasciare la curia romana e fare ritorno nella sua terra d'origine (lo Sri Lanka) per divenire arcivescovo di una diocesi importante e poi, in questo modo, cardinale. Il tutto, se le previsioni venissero confermate, dovrebbe avvenire quando il Papa farà ritorno dagli Stati Uniti, ottavo viaggio apostolico fuori l'Italia in programma dal 15 al 20 del mese. Il tutto, dovrebbe avvenire in concomitanza con la nomina del cardinale agostino Vallini alla guida del vicariato di Roma al posto del cardinale Ruini e lo spostamento di monsignor Rino Fisichella dalla Laterananse al posto di segretario della Dottrina della Fede sostituendo Amato. Ranjith paga probabilmente l'essersi esposto con troppa enfasi (interviste, dichiarazioni, pubblicazioni di articoli) in favore del Motu Proprio papale «Summorum Pontificum» con il quale si è liberalizzata la messa in latino secondo l'antico rito rivisto nel 1962 da Papa Giovanni XXIII. Pare che a motivo di questi suoi ripetuti interventi, una parte della curia romana abbia esplicitamente chiesto a Bertone, tramite l'invio di una lettera, che non fosse lui a divenire prefetto di una congregazione dagli incarichi così delicati. E Bertone, fatti i dovuti calcoli, pare abbia voluto assecondare i firmatari della lettera. Firmatari che già due anni fa, quando Ranjith venne nominato segretario del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti, non presero bene il suo arrivo e il conseguente spostamento di monsignor Domenico Sorrentino nella diocesi di Assisi. I conti però, deve ancora farli Benedetto XVI. Ranjith fu una della sue prime nomine che fece una volta divenuto Papa. Quando Ranjith, qualche anno addietro, venne allontanato dal cardinale Crescenzio Sepe dalla congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli dove era segretario aggiunto, Ratzinger (che ancora era prefetto dell'ex Sant'Uffizio) non la prese bene tant'è che, una volta divenuto Pontefice, volle da subito dimostrare il proprio affetto e la propria stima verso Ranjith richiamandolo a Roma e mettendolo al posto di Sorrentino. Oggi le pressioni contro Ranjith nella curia romana non sono poche. Bertone pare abbia voluto cedere. Benedetto XVI non è così scontato che faccia altrettanto.

© Copyright Italia Oggi, 11 aprile 2008

Il Papa decide liberamente delle nomine. Mi auguro che nessuno gli metta fretta.
Mi permettete una parola? Trovo discutibile, se non censurabile, che membri della curia scrivano una lettera contro un loro "collega".
E non e' nemmeno la prima volta che accade nella Chiesa...

Ricordate la lettera di alcuni vescovi diocesani contro il cardinale Scola, "papabile" per la presidenza della CEI?
R.

4 commenti:

raffaele ha detto...

Moms. Ranjith ha fatto affermazioni discutibili, un po' estremistiche, e assunto posizioni troppo polemiche.

Anonimo ha detto...

Penso che adesso la Chiesa ha un grande bisogno proprio degli uomini come monsignor Ranjith che parlano chiaro e con coraggio dei problemi della liturgia. Spero che in quel caso il nostro saggio Santo Padre Benedetto XVI prendera la decisione giusta.

Anonimo ha detto...

@Raffaele

Mons Ranjith ha detto "" si si, no no" senza tanti giri di parole ed in pieno ossequio al Vangelo.Nulla di più e nulla di meno!

Syriacus ha detto...

X Raffaella :)

http://www.catholicnews.com/data/stories/cns/0801930.htm