18 aprile 2008
Il Papa con le vittime dei preti pedofili Usa, qualcuno piange tra le sue braccia
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IL PAPA RICEVE E PREGA CON UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI
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Usa, Papa incontra vittime abusi
Li ha ascoltati e ha pregato con loro
Benedetto XVI ha incontrato un gruppo di vittime di abusi sessuali da parte di preti pedofili. Il Papa in un gesto atteso da tanti e allo stesso tempo straordinario, ha ascoltato le loro storie, ha pregato con loro, e per tutti coloro che hanno sofferto per lo scandalo che ha travolto, a partire dal 2001, la Chiesa nord americana. Le vittime, cinque adulti, uomini e donne, provenivano da Boston, la città da dove sono partiti gli abusi.
Alcuni hanno pianto tra le braccia del pontefice. Il piccolo drappello era accompagnato dal cardinale Sean O'Malley di Boston, che ha preso il posto del precedente arcivescovo, Francis Bernard Law, sospettato di aver coperto i sacerdoti colpevoli e trasferito a Roma. Il commovente incontro è avvenuto nella cappella della Nunziatura apostolica a Washington.
O'Mally ha anche consegnato al Papa un elenco con i nomi (senza cognome) delle mille persone che hanno subito molestie sessuali nella sua diocesi. Già mentre era in viaggio verso gli Stati Uniti, papa Ratzinger aveva preannunciato che non avrebbe evitato di parlare di una vicenda che ha ferito profondamente il cattolicesimo americano.
Così, con questo difficile e delicato gesto, ha dimostrato di volere, lui stesso, in prima persona, sanare le ferite del passato, consolare ed aiutare.
Benedetto XVI ha fatto dello scandalo della pedofilia, tra lo stupore e l'incredulità degli stessi mass media americani, il motivo conduttore della sua visita statunitense. Ne ha parlato con i 400 vescovi nord americani, sottolineando come la vicenda sia stata gestita "in modo pessimo".
Poi è tornato sull'argomento, nella messa al Nationals Stadium davanti a oltre 45 mila persone. "Nessuna mia parola - ha detto durante l'omelia - potrebbe descrivere il dolore e il danno arrecati da tali abusi. E' importante che a quanti hanno sofferto sia riservata un'amorevole attenzione pastorale".
"Sono già stati fatti - ha aggiunto - grandi sforzi per affrontare in modo onesto e giusto questa tragica situazione e per assicurare che i bambini possano crescere in un ambiente sicuro". "Queste premure per proteggere i bambini devono continuare", ha concluso.
La sua omelia, in inglese e in parte in spagnolo, ha preso di petto anche altri problemi e ferite della Chiesa. "Vediamo - ha detto Benedetto XVI - segni evidenti di un crollo preoccupante negli stesso fondamenti della società: segni di alienazione, rabbia, contrapposizione in molti nostri contemporanei; crescente violenza, indebolimento del senso morale, involgarimento nelle relazioni sociali e accresciuta dimenticanza di Dio".
Anche la Chiesa - ha proseguito - "percepisce, in modo spesso doloroso, la presenza di divisione e polarizzazione al suo interno, e fa pure la sconcertante scoperta che tanti battezzati, invece di agire come lievito spirituale del mondo, sono inclini ad abbracciare atteggiamenti contrari alla verità del Vangelo".
Tgcom
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8 commenti:
I giornali americani mettono l'incontro come prima notizia e persino lo Spiegel, con il caustico Schwabe al seguito, da al papa il titolo di Wundenheiler (risanatore) in apertura.Buona giornata, Eufemia
Grazie, Eufemia, e' una bellissima notizia.
In Italia non ci sono grandi commenti...
R.
Sono molto contenta.
La stampa straniera, non c'è niente da fare, ha altri colpi d'ala.Si vede semplicemente navigando nei siti,anche non considerando il viaggio di papa Benedetto. Sono di un'altra, come si dice.Guardate l'incipit di Repubblica on line in questo momento, ma se è per questo, anche degli altri siti.
Provinciali, ripetitivi e autoreferenziali.Insomma, brutti.
Si', Mariateresa, siamo su un altro livello sia per quanto riguarda i siti sia per quanto concerne i giornali.
Oggi Repubblica riporta un'intervista al leader di un'associazione antipedofila che critica il fatto di non essere stato ricevuto dal Papa.
Peccato che l'intervistatore abbia omesso di citare la reazione di tante altre vittime che hanno dichiarato alla stampa americana di avere riacquistato speranza dopo le parole ed il gesto del Pontefice.
Si rimarca il fatto che e' la prima volta in assoluto che un Papa accetta di incontrare le vittime e che Benedetto XVI dimostra un grande coinvolgimento emotivo.
R.
E non parliamo di chi ha scritto che "Superando la sua istintiva resistenza verso il rischio di contestazioni, Benedetto XVI ha incontrato cinque vittime degli abusi sessuali".
Si tratta dello stesso giornalista che affermo' che il Papa aveva deciso di rinunciare ad andare alla Sapienza per il timore di contestazioni.
Come se Joseph Ratzinger non fosse mai stato contestato o avesse paura di recarsi in qualche luogo (vedi Turchia o Stati Uniti).
R.
Sono patetici. L'intervista di Repubblica è stata fatta da Zampaglione, ma guarda che strano.
La scelta di intervistare uno scontento e di non parlare di quelli contenti (parlo delle povere vittime di questo scandalo)indica semplicemente che in certi ambienti non si vuole rinunciare all'argomento pedofilia, non avendone, in alternativa altri.
E' una scelta povera e mentecatta che i giornali americani, anche quelli più liberal, non hanno fatto, dando voce a tutti.
Quanto alla faccenda della Sapienza, si vede che brucia ancora, con i 200.0000 in Piazza S. Pietro e la fugura di popò che hanno rimediato.
Anche oggi troppo limone, abbiate pazienza.
Carissime amiche del Blog, l'unico commento lo sentito questa mattila a La7 che ha definito contrastante e praticamente inutile, non solo il viaggio ma e soprattutto i discorsi sulla difesa della vita e sui predi pedofili. Ho postato il mio commento in un altra parte del blog che riguarda l'argomento e precisamente nella parte in cui si fa menzione della commozione delle vittime.
Credetemi all'acredine non c'è mai fine soprattutto quando è ideologica.
Tout se tient: di chi è La 7? Del poco invidiabile (dal punto di vista maritale) consorte della Feffa
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