3 luglio 2008
Tutti a Sydney per abbracciare il Papa (Lorenzoni)
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Giornate mondiali della gioventù 15-20 luglio
Tutti a Sydney per abbracciare il Papa
Il più grande evento religioso mondiale Il tema di quest'anno è lo Spirito Santo
Rodolfo Lorenzoni
Il piu' grande evento religioso al mondo che coinvolga i giovani. Uno straordinario happening di massa. La Giornata mondiale della gioventu' e' da sempre questo. Ma anche e soprattutto e' l'occasione attesa da milioni di ragazzi per stringersi in un abbraccio di affetto e riconoscenza attorno al Papa.
Specialmente a Sydney, dal prossimo 15 luglio. E specialmente con Benedetto XVI, il Pontefice che, attraverso il fascino discreto della sua saggezza e della sua immensa dottrina, ha dimostrato di saper arrivare senza mediazioni fin nel cuore dei giovani.
D'altra parte, a testimonianza di questo rapporto privilegiato, il suo primo viaggio fuori dai confini italiani Benedetto volle compierlo esattamente per la Giornata mondiale della gioventu' del 2005, a Colonia.
E a Colonia Benedetto annuncio' che il successivo incontro con i giovani avrebbe avuto luogo a Sydney. Una scelta certo non casuale. Il tema della Gmg che si apre il 15 luglio in terra di Oceania e' infatti: «Avrete forza dallo Spirito Santo che scendera' su di voi, e mi sarete testimoni». E proprio l'Australia venne definita dai primi esploratori «la grande terra del sud dello Spirito Santo».
La mobilitazione per l'evento e' mondiale, le cifre parlano chiaro: almeno 250mila pellegrini assisteranno quotidianamente a tutti gli eventi delle giornate; saranno presenti ottomila volontari e duemila rappresentanti del clero, tra cui almeno settecento cardinali e vescovi; cinquemila media copriranno l'evento; saranno serviti oltre tre milioni e mezzo di pasti.
Una mobilitazione che riguarda anche il nostro Paese, visto che a Roma gia' diecimila ragazzi si sono prenotati. Il primo gruppo della delegazione italiana partira' dalla capitale il 5 luglio, guidato da don Nicolo' Anselmi, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale giovanile della Cei, punto di riferimento romano e nazionale per la Gmg australiana. «La macchina organizzativa e' ben avviata - spiega Don Nicolo' - con oltre 50 volontari in forza alla delegazione italiana e con tanta vivacita' che tutti i partecipanti stanno gia' dimostrando». E' la fase dei gemellaggi: molti ragazzi italiani verranno infatti accolti dalle famiglie italo-australiane e dalle parrocchie. Arriveranno nei giorni precedenti il 16 luglio e saranno ospitati a Brisbane, Melbourne, Sydney, ma anche a Perth. Molti di loro parteciperanno al grande incontro di Sydney dal titolo «Viva Agorà» che si svolgerà il 16 luglio all'Entertainment Centre di Sydney.
Un momento di dialogo tra i giovani in cui si parlerà di lavoro, di scuola, di sport, ma anche dei sogni e delle speranze delle nuove generazioni. Non mancheranno i momenti dedicati alla preghiera, alla condivisione di esperienze di vita e di fede. L'obiettivo è quello di avvicinare i giovani italiani ai loro coetanei italo-australiani favorendone lo scambio di esperienze di vita.
L'agenda australiana di Benedetto XVI e' comunque fitta di impegni. La Santa Sede ha impostato l'evento intendendo richiamare alla memoria dei fedeli i momenti piu' indimenticabili dei precedenti viaggi apostolici. Il Papa, infatti, martedi' 15 arrivera' nel cuore di Sydney a bordo di un battello solcando le acque del fiume Paramatta, fino a giungere alla Opera House della citta' attraverso il porto. Imbarcazioni stracolme di giovani seguiranno il Santo Padre: come dimenticare le immagini di Colonia, che ritraggono un Benedetto dal volto gioioso salutato e festeggiato da migliaia di ragazzi assiepati lungo le rive del Reno? Quindi trecentomila fedeli accompagneranno il Pontefice attraverso le vie di Sydney, fino a Town Hall per l'incontro con le autorita'. Poi tre giorni di catechesi, con mostre e dibattiti che vedranno protagonisti i giovani, le diocesi locali e le rappresentanze cattoliche di tutto il mondo.
Sono stati individuati circa trecento luoghi da destinare ad attivita' religiose specifiche: oltre duecento diocesani (parrocchie o chiese) e alcune decine non diocesani. Ma tutta la popolazione verra' coinvolta, perche' anche alcune aree commerciali saranno interessate dalla catechesi: la Parola di Dio, accompagnata da Benedetto, si insinuera' tra parchi e grattacieli.
Fino alla Via Crucis che si svolgera' nel pieno centro di Sydney, con i piu' importanti siti e palazzi cittadini adibiti a stazioni della Passione e della morte di Cristo; come del resto avvenne anche a Toronto, in un'atmosfera suggestiva di profondo raccoglimento. Sabato, infine, il momento tanto atteso, l'esperienza culminante delle giornate australiane: la grande veglia con i giovani presieduta da Benedetto, programmata nella spianata dell'ippodromo di Randwick. E poi, dopo la notte trascorsa all'aperto, i giovani saranno salutati dal Papa domenica mattina, con la celebrazione della messa conclusiva dell'edizione 2008 della Giornata Mondiale della Gioventu'.
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La sfida Dal Giubileo del 2000 sempre con il pontefice
I Papaboys da Roma verso il quinto continente
Coloratissimi. Immancabili. Nati per seguire il Papa ovunque.
I Papaboys sono stati fondati subito dopo la Giornata Mondiale della Gioventu' del 2000, quando Giovanni Paolo II chiese ai due milioni di giovani schierati nella spianata di Tor Vergata di impegnarsi nella costruzione del nuovo millennio cristiano.
E cosi' un gruppo di ragazzi decise di darsi un'organizzazione permanente per testimoniare visivamente in ogni occasione la vicinanza dei giovani alla fede e al Santo Padre. Le Giornate mondiali della Gioventu', come quella imminente di Sydney, sono quindi il luogo naturale di espressione di questa sorta di «società religiosa giovanile» che si regge sullo scambio informatico di notizie. In questi giorni, infatti, è tutto un intrecciarsi di comunicazioni telematiche: per coordinare le partenze, stabilire gli incontri, prendere gli ultimi accordi. «A Sydney saremo in tanti - spiega Corrado, di un gruppo di Roma - con l'entusiasmo di sempre e con la gioia di partecipare a un evento che avra' un successo straordinario». Certo, l'Australia e' una terra lontana, e le difficolta' logistiche si sommano quindi a quelle economiche. Ma questi giovani non sembrano scoraggiarsi. «Per noi la fede nella Chiesa non e' uno scherzo - chiarisce un altro dei ragazzi del Papa - e' un modo di vivere. Per questo siamo disposti anche ad affrontare le difficolta' del caso per manifestare la nostra gioia di credenti». La maggior parte di loro si affida alle partenze organizzate dalla Pastorale Giovanile della Cei. E tutti parlano dello «zaino del pellegrino», un autentico oggetto cult della Giornata Mondiale della Gioventu' di Sydney.
Si tratta di una comoda borsa colorata che stanno allestendo i ragazzi australiani volontari e che contiene tutto l'occorrente per il giovane pellegrino, per il Papaboys: il libro-guida della Gmg, un rosario, un poncho, una coperta, una bandana, una penna, una bottiglia d'acqua e una torcia. Ne saranno distribuite trecentomila, nella speranza che siano sufficienti.
Ma i papaboys sono anche indignati per le notizie che arrivano da Sydney su bordelli eprostituzione in attesa dei pellegrini. «Non soltanto i ragazzi non andranno in questo bordello a Sidney, ma non vanno nemmeno in altri bordelli, non vanno nemmeno sulle strade della prostituzione, perché reputano quelle ragazze, che sono lì a prostituirsi, schiave, vittime», afferma il presidente dei papaboys Daniele Venturi.
Rod.Lor.
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