12 luglio 2008

Benedetto XVI in viaggio verso l'Australia anticipa ai giornalisti alcuni temi della visita (Osservatore Romano)


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Benedetto XVI in viaggio verso l'Australia anticipa ai giornalisti alcuni temi della visita

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di Gianluca Biccini

È con grande ottimismo, e guardando con fiducia al futuro, che il Papa è partito alla volta dell'Australia per la celebrazione della Giornata mondiale della gioventù, non soltanto presentata come "un avvenimento di massa" ma "una grande festa della fede" che "apre nuove frontiere all'unione delle culture". Lo ha chiarito ai giornalisti che lo accompagnano in questo suo nono viaggio internazionale, rispondendo alle domande postegli nella consueta conferenza stampa che sigla ormai proprio l'inizio del trasferimento in aereo verso il Paese visitato. L'incontro è avvenuto circa mezz'ora dopo il decollo.

Cinque le domande formulate dai rappresentanti della stampa internazionale: dal significato della Gmg, alla situazione della Chiesa in Australia, alla questione ambientale, allo scandalo degli abusi sessuali, alla conferenza di Lambeth, dunque la questione anglicana.

Benedetto XVI ha risposto a ciascuna delle domande, anticipando in un certo senso quelli che saranno i temi che affronterà nelle sue giornate in Australia.
Così per ciò che riguarda il senso della Gmg, Benedetto XVI ha ribadito che il tema della Gmg (Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni, "Atti, 1, 8") sarà il filo conduttore di tutti i suoi interventi. "Come a Colonia - ha detto il Papa ricordando la precedente esperienza della Gmg all'inizio del suo Pontificato - anche a Sydney sarà una festa della fede, un incontro umano in Cristo che apre le frontiere e crea unione fra le culture. Una festa che crea gioia tra i giovani uniti dal desiderio di Dio".

Rispondendo poi alla domanda sulla questione ambientale il Papa ha anticipato che la tematica ecologica sarà "molto presente in questo viaggio. Parlerò della creazione e della difesa del creato. Non potendo entrare in questioni tecniche cercherò di sensibilizzare allo stile di vita necessario alla soluzione dei problemi che riguardano le problematiche ambientali". "Occorre - ha aggiunto - risvegliare le coscienze".

Infine un accenno a due argomenti di attualità: lo scandalo degli abusi sessuali, che ha coinvolto anche un sacerdote di Sydney, e il rapporto con la comunione anglicana, impegnata nella Conferenza di Lambeth dal prossimo 16 luglio.

A motivo degli storici legami con la corona britannica, in Australia la comunione anglicana rappresenta ancora oggi l'interlocutore per la Chiesa cattolica nei rapporti ecumenici. Il Papa ha parlato di tradizione e contemporaneità. "Non possiamo entrare nelle loro discussioni - ha spiegato - desideriamo però che si possa evitare uno scisma".
Nella prima tratta del volo, il più lungo senza scalo effettuato dall'Alitalia con un bireattore, l'aereo papale si dirige verso Darwin, nel nord dell'Australia, dove dovrebbe giungere alle 9.15 di domenica mattina dopo 15 ore e 45 minuti di percorrenza. Sosta tecnica e poi il velivolo decollerà di nuovo alla volta di Sydney. L'atterraggio è previsto alle ore 15 locali. Papa Ratzinger è atteso da un Paese grande il doppio dell'Europa, ma abitato da meno di ventuno milioni di persone, delle quali più di un quarto (5.700.000) sono cattolici. L'identikit della realtà australiana fotografata dall'annuario statistico della Chiesa al 31 dicembre del 2006, mostra una comunità cattolica vivace e dinamica che riflette lo spirito di un Paese multiculturale, cosmopolita e aperto all'accoglienza, in cui un quarto degli abitanti è nato fuori dai confini nazionali in duecento Paesi diversi.
In Australia l'ottanta per cento della popolazione si professa cristiana, soprattutto anglicana, ma i cattolici rappresentano il gruppo più numeroso: infatti ogni cento abitanti 27,56 si riconoscono in comunione con il Romano Pontefice.
Questi oltre sette milioni e mezzo di chilometri quadrati di superficie scarsamente popolati costituiscono una federazione di sei stati - Nuovo Galles del Sud, Victoria, Queensland, Australia occidentale, Australia meridionale e Tasmania - più i Territori del Nord e la capitale federale Canberra. Il nome ufficiale è Commonwealth of Australia (1901) ed è la sesta nazione del mondo per grandezza. Circondata dagli oceani Indiano e Pacifico, è una monarchia parlamentare federale, con a capo la regina d'Inghilterra che è rappresentata da un governatore generale, L'attuale, il generale Michael Jeffery, è alla fine del mandato quinquennale e ad agosto sarà sostituito dalla signora Quentin Rice.
I progenitori degli attuali aborigeni australiani arrivarono dall'Asia sudorientale quarantamila anni prima degli europei, giunti nel diciassettesimo secolo. Nel 1770 il capitano James Cook prese possesso di quelle terre in nome della corona britannica. Otto anni dopo, il 26 gennaio (oggi data della festa nazionale) la first fleet, la prima flotta di undici navi con millecinquecento persone, metà delle quali erano coscritti, sbarcava nella baia di Sydney dando vita al primo insediamento europeo. Lo sfruttamento delle risorse naturali permise alla colonia di svilupparsi in campo agricolo e industriale, soprattutto nel settore manifatturiero, tanto che oggi l'Australia è uno dei Paesi con il più alto tenore di vita al mondo.
Accompagnano Benedetto XVI in questo viaggio il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, con il sostituto della Segreteria di Stato, arcivescovo Fernando Filoni; il segretario particolare del Papa, monsignor Georg Gänswein, e monsignor Alfred Xuereb, della Segreteria particolare; monsignor Peter Brian Wells, officiale della segreteria di Stato; il maestro delle Celebrazioni Liturgiche, monsignor Guido Marini, con i monsignori William V. Millea ed Enrico Viganò cerimonieri pontifici.
Fanno parte del seguito anche il dottor Renato Buzzonetti, medico personale del Papa, il Direttore de "L'Osservatore Romano", Giovanni Maria Vian, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, della Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano, padre Federico Lombardi, il dottor Patrizio Polisca, l'organizzatore dei viaggi apostolici del Pontefice, Alberto Gasbarri, con il suo assistente Paolo Corvini.
Al momento dell'arrivo all'aeroporto della Richmond Air force base si uniscono al seguito papale i cardinali George Pell, arcivescovo di Sydney, e Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici; gli arcivescovi Philip Edward Wilson, presidente della Conferenza episcopale australiana, e Giuseppe Lazzarotto, nunzio apostolico in Australia; i vescovi Anthony Fisher, ausiliare di Sydney e coordinatore della Gmg, e Josef Clemens, segretario del dicastero per i Laici; monsignor Jude Thaddeus Okolo, consigliere della nunziatura.
La Chiesa australiana è una Chiesa giovane: il Vangelo è giunto solo agli inizi dell'800. Ma è anche una Chiesa che beneficia dei frutti maturati dopo l'Assemblea Speciale per l'Oceania del Sinodo dei Vescovi del 1998, e ulteriormente arricchita dall'esortazione apostolica post-sinodale del novembre 2001 "Ecclesia in Oceania".

(©L'Osservatore Romano - 13 luglio 2008)

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