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SINODO DEI VESCOVI SULLA PAROLA DI DIO (5-26 OTTOBRE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG
OMELIE, DISCORSI E MEDITAZIONI IN OCCASIONE DEL SINODO DEI VESCOVI 2008
Con grande piacere e gratitudine pubblichiamo questo intervento di Salvatore Izzo (Agi) a commento delle "propositiones" approvate al termine dei lavori del Sinodo dei vescovi.
R.
SINODO: IN TERRASANTA “GIORNI DI CONFLITTO, POVERTA’ E PAURA
(AGI) - CdV, 25 ott.
"I cristiani in Terra Santa hanno bisogno della comunione di tutti i cristiani, specialmente in questi giorni di conflitto, poverta' e paura".
Lo affermano i padri sinodali nelle "propositiones" che hanno consegnato questa mattina al Papa.
Il testo definisce la Terra Santa come "Quinto Evangelio" e auspica che "le pietre dove Gesu' ha camminato diventino pietre di memorie vive", e non siano abbandonate dalle locali comunita' cristiane costrette all'emigrazione dalle impossibili condizioni di vita.
"In questi giorni di conflitti di ogni genere e di tensioni interreligiose - afferma ancora il testo delle 'propositiones' - in fedelta' all'opera di riconciliazione compiuta da Dio in Gesu', i Cattolici siano impegnati a dare esempi di riconciliazione, cercando di condividere gli stessi valori umani, etici e religiosi nel loro rapporto con Dio e con gli altri. Cosi' cerchino di costruire una societa' giusta e pacifica".
Immediatamente dopo il capoverso che denuncia le gravi ingiustizie subite dai cristiani in Terra Santa, le "propositiones" esaltano il dialogo tra cristiani ed ebrei che, affermano i padri, "appartiene alla natura della Chiesa.
Fedele alle sue promesse, Dio non revoca l'Antica Alleanza". "Gesu' di Nazaret - ricorda il paragrafo - e' stato un ebreo e la Terra Santa e' terra madre della Chiesa.
Cristiani ed ebrei condividono le Scritture del Popolo ebraico, che i cristiani denominano Antico Testamento.
Nella discendenza di Abramo ebrei e cristiani possono essere una fonte di benedizione per l'umanita'. La comprensione ebraica della Bibbia puo' aiutare l'intelligenza e lo studio delle Scritture da parte dei cristiani".
Il testo ricorda altresi' che "l'interpretazione biblica cristiana e' fondata sull'unita' dei due Testamenti in Gesu', Parola fatta carne: nella sua Persona si compie il senso pieno delle Scritture con continuita' e discontinuita' nei riguardi dei libri ispirati del popolo ebraico".
In proposito, il Sinodo suggerisce alle Conferenze Episcopali di "promuovere incontri e dialoghi tra ebrei e cristiani".
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SINODO: APPELLO DEI VESCOVI PER LA LIBERTA' RELIGIOSA
(AGI) - CdV, 25 ott.
Il Sinodo "fa appello ai responsabili della vita pubblica perche’ garantiscano la liberta’religiosa". La testimonianza del Vangelo, denuncia la proposizione 38, "porta spesso alla persecuzione dei fedeli".
Inoltre "va considerata la nuova domanda che nasce dalla mobilita’ e dal fenomeno migratorio che apre nuove prospettivedi evangelizzazione, perche’ gli immigrati non soltanto hanno bisogno di essere evangelizzati ma possono essere loro stessiagenti di evangelizzazione".In particolare, per quanto riguarda i paesi islamici, i padri sinodali chiedono "reciprocita’ eliberta’ di coscienza e di religione".
Secondo i vescovi, in tutti i contesti l’azione dei credenti impegnati nella vita politica e sociale deve essere ispirata "alla ricerca del vero bene di tutti e nel rispetto della dignita’ di ogni persona". La Parola di Dio, infatti, invita i credenti "a impegnarsi per quanti soffrono e sonovittime delle ingiustizie".
I cristiani impegnati nella politica e nella societa’ dovrebbero percio’ essere "preparati attraverso una adeguata educazione secondo i principi della Dottrina sociale della Chiesa".
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SINODO: APRIRE MINISTERO LETTORATO ALLE DONNE
(AGI) - CdV, 25 ott.
Il Sinodo "auspica che il ministero del lettorato sia aperto anche alle donne, in modo che nella comunita' cristiana sia riconosciuto il loro ruolo di annunciatrici della Parola di Dio". Lo afferma una delle"prepositiones" approvata dai padri sinodali e trasmessa al Papa.
"Attualmente - ha spiegato ai giornalisti il vescovo di Petropolis Filippo Santoro, missionario fidei donum in Brasile- le donne abitualmente leggono in chiesa, ma il ministero specifico del lettorato e’ riservato agli uomini.
La richiesta apre il cammino verso l’allargamento alle donne di questoministero, riconoscendo che spesso sono proprio che trasmettonola fede alle nuove generazioni".
"Paolo VI - ha ricordato daparte sua mons. Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo diKishasa - aveva abolito i cosiddetti ordini minori, creando pero’, da alcuni di essi, dei ministeri oggi destinati ai laici: in Africa ad esempio il lettorato viene conferito ai catechisti dopo una adeguata preparazione".
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