7 agosto 2007

I presunti scoop di un commentatore (???) poco informato


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Cari amici, da qualche mese seguo l'attivita' di un giornalista (vaticanista? opinionista? politologo?) che scrive per il giornale online "L'Opinione". Si tratta di un tipo che si firma con lo pseudonimo "Lo Svizzero". Gia' il fatto di scrivere sotto mentite spoglie diminuisce, se non annulla, la sua credibilita'.
Comunque lo osservo da tempo e ho notato che si tratta di un commentatore con profondi pregiudizi contro Papa Benedetto che, pero', si traducono in articoli che non solo vengono puntualmente smentiti dai fatti ma contengono palesi errori.
Pubblico l'ultima chicca di questo "Svizzero" (subito dopo il mio commento)
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Raffaella


Contraddizioni vaticane

Ratzinger, un teologo “costretto” a viaggiare

di Lo Svizzero

Sono ormai pochi i dubbi che i curiali continuano a nutrire nel profondo dell’animo sul futuro pontificio di Joseph Ratzinger. Si fa strada in essi il convincimento che molte cose stanno cambiando nell’impostazione dei programmi pontifici. Insomma, questo papa, definito sia teologo sia intellettuale, è stato praticamente “costretto” a modificare il suo modo di esserlo. Sono evidentemente i fatti della sua nuova vita e le condizioni della Chiesa universale che lo hanno convinto a capovolgere il ritmo della sua, fino a qualche tempo fa, tranquilla esistenza di studioso, secondo l’esempio del suo predecessore Karol Wojtyla, inesausto “viaggiatore” per le contrade di quasi tutto il mondo. Non è stato infatti per puro caso che Ratzinger abbia voluto anticipare il suo riposo estivo in Valcamonica con scarse occasioni di incontri e di colloqui, di udienze e di quant’altro. Urgeva insomma bruciare una tappa di scarso rilievo ecclesiastico come quella, per lasciare spazio e tempo liberi da dedicare a ben altre iniziative che avranno indubbiamente un rilevante impatto mediatico e notevoli conseguenze sulla stessa linea pontificia.

Ma non basta. I curiali più avveduti hanno notato che, per tutto il mese di agosto, poche, anzi, quasi nulle saranno le “uscite” pubbliche di Ratzinger, eccezion fatta per gli Angelus domenicali e le udienze generali del mercoledì in Vaticano (e anche queste non si sa bene se ci saranno). Perché, dunque, questi cambiamenti inseriti nell’agenda di pelle bianca del papa? Semplice, stando alle decifrazioni dei “cervelloni” di Curia: Joseph Ratzinger si è “convertito” ai viaggi, seppure apostolici, abbandonando (parzialmente, sia chiaro) la tranquilla esistenza dello studioso. Ovvero, Wojtyla docet. Sì, sarà anche lui un pontefice itinerante, pur senza abbandonare le “sudate carte” come quella su una sorta di “nuovo dogma” sulla Madonna con una enciclica o comunque un documento dai grandi riflessi mariani che non sono bene accolti di solito dai cosiddetti “fratelli separati”, specie anglicani, il che nuocerebbe all’ecumenismo tanto proclamato ma non molto seguito. Se ne saprà di più il 15 agosto, quando tutti si aspettano una “indiscrezione” dello stesso Ratzinger voluta in occasione di quella festività liturgica mariana.

Ormai, comunque, tutto procede all’insegna della concretezza. Quanto alla scelta dei viaggi, si comincia con settembre, quando Ratzinger si recherà a Loreto per presenziare l’”agorà” dei giovani in vista della preparazione della Giornata mondiale della gioventù che l’anno prossimo si svolgerà in Australia. E sarà proprio quella l’occasione per lanciare la “mobilitazione” della gioventù cattolica del pianeta divulgando la proposta pacificatrice del mondo cristiano all’intera umanità. Ma non è davvero finita con la scelta dei viaggi, come alternativa seppure parziale agli studi che tuttavia proseguiranno, ivi compresa la stesura della seconda parte del volume Gesù di Nazaret, che a quel che si dice sta avendo un successo editoriale nelle maggiori lingue parlate. Ben si comprende, a questo punto, la motivazione di fondo della scelta “viaggiatrice” del prossimo futuro, considerando anche che le altre scelte rantzingeriane sono sempre ben mirate e in tal modo ampiamente giustificate anche agli occhi dei non pochi critici che girano perfino in Curia.

Tanto per dirne un’altra, alla fine di settembre è già in calendario il viaggio nell’Austria felix. In prospettiva infine balenano due tappe davvero epocali di codesti viaggi, quelle che rischiano di ripercuotersi nel mondo, laico. Hanno due nomi di capitali tra le più importanti ma anche enigmatiche dal punto di vista cristiano: Mosca e Pechino. La prima appare più vicina, la seconda è lontana. Ma la Cina sta preparandosi alle Olimpiadi e chissà che non sia quella un’occasione incredibile per una stretta di mano tra due mondi che sono agli antipodi. E i viaggi continueranno, ne vale la pena.

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Non so se ridere a crepapelle o se scuotere la testa. Preferisco la prima ipotesi :-)
Innanzitutto non vedo perche' stupirsi della scelta dei viaggi: non mi pare che Papa Benedetto abbia espresso la volonta' di non viaggiare, anzi! I suoi spostamenti sono mirati e significativi: meno giorni fuori dal Vaticano (il Papa non puo' abbandonare la curia che pare essere molto loquace...sara' vero?) e viaggi piu' concentrati per massimizzare il "profitto" dei medesimi. Meno discorsi ma tutti scritti di pugno dal Pontefice,
Francamente non vede dove sia la novita': dall'inizio del Pontificato, Benedetto XVI non ha cambiato linea.
E veniamo agli errori da segnale alternativamente con la matita rossa e con quella blu.
Innanzitutto mi sembra che il Papa abbia trascorso le vacanze in Cadore e non in Valcamonica. Lo Svizzero studi la cartina della Valcamonica e quella del Cadore.
Invece di criticare, piu' o meno velatamente, il Papa che non si e' concesso ai media mentre era a Lorenzago (ed ha fatto bene!), dovremmo essergli grati per avere dedicato il suo tempo alla stesura della seconda parte del libro su Gesu' e per avere iniziato la sua seconda enciclica.
Che cosa significa la frase "...volume Gesù di Nazaret, che a quel che si dice sta avendo un successo editoriale nelle maggiori lingue parlate"? I numeri sono numeri, caro Svizzero!
Indiscrezioni da parte del Papa alla Messa del 15 agosto? Ma allora non si conosce Benedetto XVI!
Udienze del mercoledi' in forse nel mese di agosto? E chi l'ha detto? Dove si pescano certe informazioni? Basta andare sul sito del Vaticano e si trovano date e luoghi!
Scusi, Svizzero, ma Lei non conosce la data del viaggio in Austria del Papa? Guardi che esso non si svolgera' alla fine di settembre ma fra il 7 ed il 9 del prossimo mese! Meno pregiudizi e piu' informazione!
Caro Svizzero, Lei e' o ci fa?
:-)
Raffaella

7 commenti:

Luisa ha detto...

A me che Svizzera lo sono veramente,questo "Svizzero" proprio non fa onore!

E dovrebbe anche sapere che noi Svizzeri siamo conosciuti per la nostra proverbiale neutralità .... prudenza....e precisione !

Tutte doti di cui non sembra beneficiare il mio "connazionale" !

Anonimo ha detto...

Ciao Luisa, non e' detto che sia un tuo connazionale. Da come e' di parte si direbbe un mio connazionale :-))))))))))

brustef1 ha detto...

Sono incredibili le illazioni calunniose costruite a tavolino per diffamare questo grande Pontefice. La miglior risposta sono la soave serenità e la santa decisione con cui continua ad esercitare il "mestiere" di Papa. Non praevalebunt!

Anonimo ha detto...

Concordo! Come volevasi dimostrare, Lo Svizzero ha toppato: oggi c'erano solo posti in piedi in Aula Paolo VI (come potrebbe il Papa rinunciare all'udienza?) e domani Benedetto incontrera' i giovani madrileni...
Ciao

Anonimo ha detto...

Veramente l'articolo voleva mettere in mostra la differenza di carattere dei due papi, con Giovanni Paolo II viaggiatore e comunicatore e invece Benedetto XVI teologo e studioso, meno incline ad esteriorizzare. Del resto questo aspetto l'ho ritrovato descritto (anzi, esaltato) dall'autore del blog quando si parlava delle canzonette di GPII e invece dell'educativa serietà di BXVI. Come risposta leggo invece solo che il Papa non ha "espresso la volontà di non viaggiare" (ma neanche il contrario, si parla di carattere) e di dettagli per i quali il giornalista diventa un ciarlatano. Com'era la storia della trave e della pagliuzza?

Anonimo ha detto...

Ribadisco: non mi pare uno scoop che il Papa abbia deciso di viaggiare. E' dall'inizio del Pontificato che sceglie accuratamente le mete dei suoi soggiorni. Che cosa c'entrano i concerti?
Ribadisco anche che il commentatore e' poco informato:

1) il Papa non ha fatto cenno ad alcun nuovo dogma durante l'omelia della Messa dell'Assunta.

2) il Papa continua a tenere udienze generali ad agosto. Ieri si e' dovuto spostare in Vaticano dove erano presenti 10mila fedeli in Aula Nervi e moltissimi anche all'esterno.

3) la data del viaggio in Austria e' sbagliata.
Ciao

Anonimo ha detto...

I concerti stanno ad un raduno giovanile come il pranzo sta ad un matrimonio. E' il ristoro, un momento di spensieratezza. La corda troppo tesa si spezza ecc. ecc.

Comunque io avevo osservato che è il CARATTERE del Papa che sembrava poco incline ai viaggi. Anche io sono poco incline al viaggio, ma se vado in Austria qualche mio amico si può chiedere: che ci fa questo qui fuori da casa sua? E come risposta non gli dico: "Hey, io non ho mai detto che non mi sarei allontanato di casa! Dunque da ora considererò ogni cosa che tu dici come falsa e tendenziosa!"

Trave e pagliuzza: c'è chi guarda alla sostanza (Papa riflessivo quindi è strano che viaggi), e chi guarda alla forma (il giornalista è impreciso quindi qualunque cosa dica è sbagliata).

Oppure la vera rockstar è proprio Ratzinger? :-)