10 agosto 2007

Polemica Ebrei-Papa: tutti in concerto contro Benedetto, ma il troppo stroppia e stavolta il coretto e' palesemente stonato!


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La curia che verra'...sperando in qualche donna :-)

Diamo una mano ad Andrea Tornielli :-)

Sterile polemica contro il Papa (2)

SPECIALE: IL MOTU PROPRIO "SUMMORUM PONTIFICUM"

Cari amici l'ipotesi definita piu' che probabile da Maga Maghella nel post di ieri sera ha trovato puntuale conferma nei giornaloni di oggi.
Che cosa "prevedeva" Maga Maghella?

Seconda ipotesi: i media fanno finta di nulla e vanno avanti nella polemica. Non prendono atto dei fatti e non spiegano ai lettori che un baciamano e' cosa ben diversa da un'udienza privata e insistono nel mettere Benedetto XVI in cattiva luce.
IPOTESI PIU' CHE PROBABILE


La precisazione (pleonastica) della Sala Stampa della Santa Sede e' stata del tutto ignorata o derisa e definita "penosa" da qualcuno.
Ho intenzione di dedicare una riflessione su questa vicenda in un post apposito. Per ora vorrei solo manifestare la mia profonda delusione ed il mio rammarico per il modo in cui il Papa e' stato attaccato ed offeso, quasi fosse d'accordo con le idee del direttore di Radio Maryja.
Non e' cosi' che si porta avanti il dialogo interreligioso e non e' cosi' che si puo' trattare un uomo che ha speso anni della sua vita per rafforzare il dialogo ebraico-cristiano.
Ultima nota sui media: e' mai possibile che per i mezzi di comunicazione di massa il Papa abbia sempre torto e tutti gli altri sempre ragione? Per fortuna gli Italiani e gli Europei hanno smesso da tempo di prendere per oro colato tutto cio' che scrivono i giornali...

Raffaella


Radio Maryja, il Papa rassicura gli ebrei

"I nostri rapporti restano immutati". Ma la polemica continua

Nuove critiche al Vaticano dopo l´incontro con il leader dell´emittente antisemita polacca
La Santa Sede: nessuna udienza, solo un incontro informale e casuale


ORAZIO LA ROCCA

CITTÀ DEL VATICANO - «I rapporti tra cattolici ed ebrei sono immutati» e sono sempre improntati al massimo rispetto reciproco alla luce del fecondo dialogo che la Chiesa ha intrapreso col mondo ebraico sulla scia del rinnovamento conciliare. La Santa Sede con una inusuale nota ufficiale - emessa ieri dalla Sala Stampa vaticana - cerca di placare le polemiche esplose per l´incontro di domenica scorsa tra Benedetto XVI e il fondatore dell´emittente antisemita polacca Radio Maryja, padre Tadeusz Rydzyk. Tentativo, in verità, non facile perché la tensione tra Santa Sede e mondo israelitico è sempre alta, come dimostrano le critiche anti-vaticane sollevate ancora ieri dalle Comunità ebraiche francesi, dall´Assemblea rabbinica italiana e dalla Comunità ebraica di Roma, dopo che giovedì analoghe riserve erano arrivate dal presidente della Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, e delle Comunità ebraiche europee che ha definito «scioccante» l´incontro Ratzinger-Rydzyk.
Per tentare di calmare gli animi ieri il Vaticano ha assicurato i rapporti cattolico-ebraici non saranno compromessi dal breve incontro tra il Papa e il fondatore di Radio Maryja. «Con riferimento alle domande di chiarimento relative al "baciamano" avuto da padre Tadesz Rydzyk al termine dell´Angelus di domenica 5 agosto - specifica la nota - si comunica che il fatto non implica alcun mutamento nella ben nota posizione della Santa Sede sui rapporti tra Cattolici e Ebrei». Significativo - fanno notare in Segreteria di Stato - il riferimento al «baciamano», un breve incontro di saluto formale non equiparabile ad una udienza. Padre Rydzyk - specificano autorevoli fonti vaticane - non è stato ricevuto da solo, ma insieme ad un folto gruppo di religiosi redentoristi, la sua congregazione di appartenenza. Quindi, puntualizzano, in Vaticano, «nessuna udienza privata e tantomeno nessuna legittimazione pontificia per la discussa linea editoriale di Radio Maryja, ma solo un gesto di cortesia».
Malgrado le assicurazioni vaticane, il mondo ebraico non si sente tranquillo. «Il fatto che il Papa riceva con tutti gli onori uno che propaganda attraverso una radio seguitissima libelli antisemiti irrita e preoccupa», lamenta Riccardo Pacifici, portavoce e vicepresidente della Comunità Ebraica romana. E´ «perplesso» anche il presidente dell´Assemblea dei rabbini d´Italia Giuseppe Laras il quale avanza dubbi sull´opportunità «da parte del Papa, in una situazione nota a tutti come quella di Radio Maryja, di riservare, in un contesto pubblico, tale accoglienza a un simile personaggio. L´incontro - teme Laras - potrebbe incrementare sentimenti antisemiti e compromettere i rapporti ebraico-cristiani». Anche il Consiglio delle comunità ebraiche francesi si dice «perplesso e preoccupato» tramite il presidente Richard Prasquier, il quale sostiene che l´azione di Radio Maryja «è totalmente incompatibile con il clima di comprensione e di relazioni amichevoli che si è instaurato tra la Chiesa cattolica e gli ebrei da numerosi anni».

© Copyright Repubblica, 10 agosto 2007

Ma chi da' il diritto a chiunque di sindacare sull'opportunita' dei baciamano del Papa?
Raffaella


Le registrazioni delle frasi antisemite all'esame dei magistrati polacchi

Il Vaticano: immutato il dialogo con gli ebrei

La Santa Sede sul caso Rydzyk: «Nessuna udienza»

M.Antonietta Calabrò

ROMA — A padre Rydzyk, fondatore di Radio Maryja, è stato concesso dal Papa solo un "baciamano", e non un'udienza. E non c'è nessun cambiamento nella «ben nota posizione» del Vaticano rispetto al mondo ebraico. Con un comunicato di tre righe, preceduto da una lunga riflessione sulla opportunità di pubblicarlo, il Vaticano ha chiarito ufficialmente i termini dell'incontro, a Castel Gandolfo, tra Benedetto XVI e il sacerdote che guida il network mediatico ultraconservatore in Polonia (spesso su posizioni antisemite) e che tra pochi giorni rischia di essere incriminato dalla magistratura polacca per gli attacchi al presidente Kaczynski accusato di essere legato alla lobby ebraica.
La Sala Stampa della Santa Sede ha deciso di intervenire dopo la dichiarazione del Congresso ebraico europeo che si è detto «scioccato» dall'«udienza privata » concessa a Rydzyk. Proprio per tranquillizzare gli ebrei, il comunicato afferma che non è cambiata la linea di dialogo e rispetto per il mondo ebraico, sulla scia della dichiarazione conciliare Nostra Aetate, e lascia intendere, di conseguenza, che le posizioni antisemite non hanno l'approvazione di Benedetto XVI. In Vaticano non si nasconde infine l'irritazione per come padre Rydzyk ha «usato» il Papa, facendo pubblicare la foto dell'incontro sul suo giornale come «una benedizione a Radio Maryja». Per una coincidenza che conferma l'interesse per la realtà ebraica, ieri l'Osservatore
romano ha pubblicato il ricordo di Raul Hilberg, uno dei più autorevoli storici della Shoah.
Il caso è scoppiato in un momento particolarmente teso. Appena un mese fa, l'ambasciatore di Israele in Polonia si era rivolto alla Chiesa denunciando che la radio stava continuato ripetutamente a insultare gli ebrei, nonostante sia stata messa sotto sorveglianza dei vescovi già in occasione della visita papale del maggio 2006.
La nota vaticana non ha bloccato le reazioni negative degli ebrei italiani. Il presidente della Assemblea dei rabbini d'Italia, Giuseppe Laras, ha parlato di «perplessità e preoccupazione». La prima «riguarda l'opportunità da parte del Papa, in una situazione nota a tutti, di riservare, in un contesto pubblico, tale accoglienza a un simile personaggio». La preoccupazione è relativa invece al possibile incremento dell'antisemitismo. Secondo il Rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, «il baciamano corrisponde a una scelta precisa fatta guardando agli equilibri interni alla Chiesa polacca, per quanto ieri si sia voluto sminuirne il significato». Per Di Segni c'è «un'analogia con quanto avvenuto con il Motu proprio
della messa in latino
: anche in quel caso è stata fatta una scelta per motivi interni alla Chiesa di Roma con ricadute marginali, ma negative sugli ebrei». «Non si rendono conto dei danni che fanno », conclude Di Segni. «Siamo irritati » ha detto Riccardo Pacifici della Comunità della Capitale.

© Copyright Corriere della sera, 10 agosto 2007

Che cosa accadrebbe se un vescovo, un cardinale o il Papa dicessero frasi simili a quelle pronunciate da Di Segni? E i giornali riportano il tutto senza battere ciglio? Che bella politica doppiopesista!
R.


GIORGIO ISRAEL

«Basta polemiche: da questo Papa profonde aperture verso di noi»

M.Antonietta Calabrò

ROMA — Giorgio Israel è professore di matematica alla Sapienza di Roma ed un intellettuale ebreo di spicco.

Come ha reagito all'incontro tra il Papa e padre Rydzyk?

«Non posso non dichiarare che mi ha lasciato l'amaro in bocca. Ma voglio anche aggiungere che non si può prendere questo fatto come un segno di un atteggiamento generale negativo di Benedetto XVI nei confronti dell'ebraismo».

Il Congresso ebraico europeo si è detto scioccato...

«Condivido la critica che è stata fatta. Un errore da parte del Vaticano c'è stato. Un errore e una grave leggerezza. Chi ha permesso che padre Rydzyk avvicinasse il Papa? Chi ha organizzato il baciamano? Ma, alla luce di quanto precisato dalla sala stampa della Santa Sede, questa polemica adesso va chiusa. Perché non è vero che questo pontificato sia ostile agli ebrei. Anzi, in linea di principio è vero proprio il contrario».

In che senso?

«Che questo pontificato, forse più ancora di quello di Giovanni Paolo II, è caratterizzato da un'apertura profonda verso gli ebrei sul piano dottrinario e teologico ».

Un esempio?

«Non ne faccio uno ma due: il discorso alla Sinagoga di Colonia e il libro di Papa Ratzinger su Gesù di Nazareth».

Prima c'è stato il caso della preghiera sugli ebrei nella Messa in latino, adesso Radio Maryja. Troppe coincidenze?

«Sicuramente, si è verificata una serie di "incidenti": sono come dei sassi, dei ciottoli che fanno inciampare in un cammino...».

Come se lo spiega?

«Penso che forse, da una parte e dall'altra, da parte laica ed ebraica, e da parte cattolica, c'è qualcuno a cui non piace il dialogo tra ebrei e cattolici. C'è un interesse di chi, magari, ha simpatia per l'islam. C'è chi, magari, vuole dimostrare che questo Papa è di destra. Insomma, si tenta di far litigare, si tendono trappole».

© Copyright Corriere della sera, 10 agosto 2007


Su Radio Maryia il Vaticano balbetta

di Paolo Soldini

Il caso non è chiuso. Dalla sala stampa vaticano ieri, dopo un lungo e imbarazzato silenzio, sullo scandalo montato intorno all’udienza concessa dal papa al direttore dell’emittente antisemita polacca Radio Maryia è uscita una nota penosa: «Con riferimento alle domande di chiarimento relative al “baciamano” avuto dal P. Tadeusz Rydzyk al termine dell’Angelus di domenica 5 agosto - vi si legge - si comunica che il fatto non implica alcun mutamento nella ben nota posizione della santa Sede sui rapporti tra cattolici ed ebrei». È molto, molto difficile pensare che questa minimizzazione dei fatti (non si è trattato di un “baciamano”, ma di un incontro formale, evidentemente concordato in precedenza), espressa con un linguaggio che più burocratico raramente s’era visto, possa placare l’irritazione delle comunità ebraiche e anche, va detto, di qualche ambiente cattolico.
Richard Prasquier che come presidente del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif) è fra i più autorevoli esponenti dell’ebraismo europeo, nonché un esperto proprio di rapporti con la chiesa cattolica, non trattiene lo sdegno. «Sono molto, molto turbato - dice in un colloquio continuamente interrotto da telefonate di solidarietà e da richieste di interviste - Sono turbato per l’incontro in sé, ma soprattutto per il fatto che nel corso del colloquio da Benedetto XVI non sia venuta al direttore di Radio Maryia neppure la più piccola delle critiche. Oltretutto l’incontro è avvenuto lo stesso giorno in cui è morto il cardinale Lustiger, un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla memoria dell’Olocausto. Posso anche arrivare a capire che il capo della chiesa cattolica debba qualche volta ricevere delle persone discutibili, ma se non sente il bisogno di dire alcunché, beh, allora mi preoccupo».

© Copyright Il Riformista, 10 agosto 2007

Si'! C'e' qualcosa di penoso e non e' la nota del Vaticano!
Che cosa significa la frase "non si è trattato di un “baciamano”, ma di un incontro formale, evidentemente concordato in precedenza"?
Chi lo dice? Ci sono prove o sono parole al vento
?
Raffaella

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Visto che i giornali sono bravi a voler alimentare polemiche potrebbero pubblicare i commenti del Jerusalem Post sulla morte del Cardinale Lustiger....
E' bene che si sappia anche se sicuramente e' un commento da lasciar perdere...

Anonimo ha detto...

Concordo :-)
Sarebbe pero' chiedere troppo ai giornali...

Luisa ha detto...

Ho fatto un giretto sui blogs....edificante....tutti protestano contro l`arroganza delle reazioni ebree.
Dunque,tranquilli, la stampa può scrivere quello che vuole in un tentativo disperato di screditare Papa Benedetto,la gente è dotata di un sanissimo buon senso !
Continuare ad attaccare il Santo Padre, non fa che renderlo più "simpatico" e invoglia i fedeli ( e anche chi non lo è) ad esternare sempre più il loro sostegno.
Una polemica di troppo, è estate, decisamente c`è tanta gente che deve annoiarsi , in uffici desertati da chi è partito in vacanza,(persino il Papa è in vacanza...) magari senza aria condizionata....ma se soffocate, se vi annoiate, cari giornalisti, andate a fare un bagno fresco e avrete le idee un pò più chiare....perchè qui è proprio l`annebbiamento generale!
Il commento del Jerusalem Post è un capolavoro che parla da solo...Lustiger è definito un`apostata!
Forse dovremmo domandare delle scuse?
Ma perchè ?.... è solo un cardinale cattolico di cui si offende la memoria!

Luisa ha detto...

.....dimenticavo...sempre sul Jerusalem Post:

Lustiger è stato "exposed" al cattolicesimo....vi rendete conto l`orrore supremo essere in contatto con il cattolicesimo ed esserne contagiato...sì il cattolicesimo è veramente una malattia grave che può essere contagiosa!

Anonimo ha detto...

Grande Luisa :-))
Le tue considerazioni sono eccellenti!!! Forse qualcuno potrebbe comprare qualche granita o ghiacciolo in modo da rinfrescarsi le idee :-)
La reazione dei blog non mi sorprende perche' credo che, stavolta, si sia andati oltre il limite.
Grazie anche per la traduzione dell'articolo sul cardinale Lustiger. Forse non sarebbe male chiedere delle scuse formali visto che sembra che siano solo i Cattolici (e in primis il Papa) a doversi scusare di tutto e per tutto.

Anonimo ha detto...

L’olocausto, si sa, è stata una cosa orrenda e il popolo ebreo va doppiamente rispettato anche per questo, ma non deve essere una sorta di “patente” che rende intoccabile o sempre nel giusto, qualsiasi esponente della razza ebraica, tanto da permettergli – in nome dell’antisemitismo - di fare o dire qualunque cosa, anche se si tratta del nostro Santo Padre. I cattivi e i farabutti, i disonesti e le persone in malafede ci sono da ogni parte e come tali, ebrei o non ebrei, vanno tutti e sempre condannati!!!