2 settembre 2007

LORETO: IN 500mila alla Messa del Papa

Questura di Ancona diffonde i dati

Loreto (Ancona), 2 set. (Apcom) - Sono 500mila i giovani che stanno affollando l'immensa spianata di Montorso, vicino Loreto, per assistere alla solenne celebrazione del Papa a conclusione dell'Agorà dei Giovani.
Secondo la Questura di Ancona, i pellegrini stanno via via aumentando. Fino a stamattina erano oltre 400mila, ma tantissimi fedeli si stanno aggiungendo per assistere alla messa del Papa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissima Raffaella, innanzitutto permettimi di ringraziarti. Siamo talmente in sintonia che spesso ritrovo nei tuoi commenti le mie stesse parole! Vorrei dire un grazie immenso, carico d'affetto, di stima, di venerazione per questo grande Papa che è Benedetto XVI!! Quanto alla Messa di oggi: sono irritata, molto irritata, dalla cronaca di Zavattaro: possibile che a due anni di distanza non ha memorizzato nulla delle illuminanti parole di Benedetto - neppure quelle di ieri sera? - e non la smette di fare e proporre confronti con Giuovanni PaoloII? D'accordo, gli è rimasto nel cuore, come a tutti, ma sarebbe ora, di finirla con questi paragoni. E che dire di RAI3? Qualcuno - un pinco pallino - l'ha definito "pontificato inamidato". Quanta ignoranza ahimè!
Ciao carissima. Alby

gemma ha detto...

ciao Alby
se fosse veramente "inamidato" questo pontificato non susciterebbe tanta irritazione, e spesso apprensione, soprattutto in coloro che sono idealmente lontani dalla Chiesa, perchè farebbe il loro gioco, quello di allontanare i fedeli.
Credo poi che non dobbiamo dispiacerci per i confronti o i riferimenti al passato: è difficile dimenticare chi si è amato o ci ha cambiato la vita, come per alcuni di noi avverrà nei riguardi di Papa Benedetto. E' poi lui stesso a non dimenticare mai nelle sue citazioni il suo amato "Ciovanni Paolo II" (concedetemi la licenza)e aneddoti e parole che lo riguardano, come è avvenuto anche ieri, nel corso di una risposta ai giovani, sul difficile tema del "silenzio di Dio" . Ciò che conta è la continuità, non quella di facciata ma quella che chi ha letto a fondo i discorsi di Giovanni Paolo II trova anche in quelli di Papa Benedetto. I "modi" servono solo a chi deve fare tv di spettacolo.

Anonimo ha detto...

Ciao Gemma,
sì hai ragione, condivido. Io, infatti, mai e poi mai dimenticherò il "mio" Benedetto!!! Così capisco chi conserva ancora vivo il ricordo di GPII (che ho amato anch'io s'intende!). Però mi dà fastidio quando sento che il confronto è mirato a suggerire un giudizio negativo o, quanto meno, ad evitare che si apprezzi, come è giusto, uno dei due termini del confronto. Ognuno ha il suo carisma. Prova a confrontare le cronache di Zavattaro con quelle di De Carli, per esempio...Eppure anche De Carli amava Giovanni Paolo II e lo cita, lo ricorda, ma in modo diverso, con uno stile diverso, sapendo apprezzare il carisma dell'uno e dell'altro.
Ad ogni modo so che sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano, credi. L'importante è sempre e solo l'essenziale...si fa per dire. Ciao!
Alby