24 novembre 2007
Concistoro 2007: lo speciale di "Avvenire"
Vedi anche:
Concistoro: la relazione integrale del cardinale Kasper (di Sandro Magister)
Concistoro 2007: lo speciale de "Il Quotidiano Nazionale"
Kasper: la scelta irreversibile dell’ecumenismo (Avvenire)
Rondoni (Avvenire): il Papa e la speranza, questa grande dimenticata!
Commento alla cerimonia di questa mattina (concistoro)
IL PAPA ESCE A SORPRESA IN PIAZZA SAN PIETRO PER SALUTARE MIGLIAIA DI FEDELI
Non la ricerca del potere e del successo, ma l’umile dono di sé per il bene della Chiesa deve caratterizzare ogni nostro gesto ed ogni nostra parola
IL PAPA HA CREATO 23 NUOVI CARDINALI IN UNA CERIMONIA SPLENDIDA
Iniziato il concistoro: il maltempo costringe a spostare la cerimonia nella Basilica
Messa tridentina: Andrea Tornielli reagisce alle "accuse" che vengono rivolte ai media dalla curia milanese
Concistoro 2007: il commento di Andrea Tornielli (il migliore di quelli letti finora!)
Concistoro 2007: il commento di Corriere e Stampa
Concistoro 2007: il commento (pessimistico) di Politi
CONCISTORO 2007: DUE VIDEO DI SKY
Malpelo, la sfortuna di Barbara Spinelli: parla di un Papa pessimista proprio il giorno in cui viene annunciata l'enciclica sulla speranza :-)
Pensieri alti e qualche buco di troppo: Rosso Malpelo risponde (per le rime) a Barbara Spinelli :-)
Di Cicco, vicedirettore Osservatore Romano: "La nuova prospettiva per l'unità" (analisi delle nuove prospettive ecumeniche discusse oggi)
"Gesù di Nazaret": dialogo fra Gianfranco Ravasi e Giuliano Ferrara (Zenit)
Oggi in Italia si svolge la 11a giornata della colletta alimentare: comunicato
"Staminali rigenerate": in Italia l'ipocrisia irritata degli scienziati ed il silenzio dei giornali, negli USA l'apertura di una nuova fase storica...
Card. Kasper: non c'è più gelo fra Cattolici ed Ortodossi russi. Utile un incontro fra Benedetto XVI e Alessio II
Enciclica "Spe salvi": il commento di Mons. Bruno Forte a Radio Vaticana
IL RIAVVICINAMENTO FRA CATTOLICI E ORTODOSSI
CONCISTORI PER LA CREAZIONE DI NUOVI CARDINALI: LO SPECIALE DEL BLOG
L'ENCICLICA "SPE SALVI": LO SPECIALE DEL BLOG
ATTORNO A PIETRO
Il Papa: chiamati a rispondere alle attese più profonde dell’umanità
Oggi Benedetto XVI imporrà la porpora a ventritré nuovi cardinali
DA ROMA
SALVATORE MAZZA
La speranza deve ispirare sempre i cristiani. La speranza che viene da Dio e che continuamente guida il cammino dei credenti. In ogni direzione. La speranza che non muore, che illumina la vita e incoraggia a non lasciarsi prendere dallo sconforto.
È stato tutto sviluppato attorno a questa chiave l’intervento con il quale, ieri sera in Vaticano, Benedetto XVI ha chiuso l’incontro di preghiera e di riflessione del Collegio cardinalizio, che ha preceduto il Concistoro pubblico durante il quale, questa mattina nella basilica Vaticana, il Papa imporrà la porpora a 23 nuovi cardinali. Un discorso 'a braccio', quello rivolto dal Pontefice ai porporati, in larga parte articolato proprio attorno ai contenuti della sua nuova Enciclica Spe salvi, che sarà pubblicata il 30 novembre prossimo.
L’incontro, come si legge nel comunicato della Sala Stampa vaticana riepilogativo dei lavori, svoltisi a porte chiuse, dopo la pausa di fine mattinata è ripreso «nel pomeriggio alle 17 con la recita del Vespro e poi con nuovi interventi dei porporati. In totale si sono avuti 16 interventi».
In particolare «sul tema dell’ecumenismo sono stati ancora toccati argomenti come la collaborazione fra i cristiani di diverse confessioni per la difesa della famiglia nella società e negli ordinamenti giuridici, come l’importanza dell’ecumenismo spirituale e dei rapporti personali con i fedeli e le autorità delle altre confessioni cristiane».
Alcuni interventi, si legge ancora nella nota, «si sono occupati dei rapporti con gli ebrei e con l’Islam.
Si è parlato del segno incoraggiante rappresentato dalla lettera delle 138 personalità musulmane e dalla visita del Re dell’Arabia Saudita al Santo Padre». Le considerazioni dei cardinali «si sono allargate alle difficoltà della fede cristiana nel mondo secolarizzato, al dovere e all’importanza di una nuova evangelizzazione, che risponda alle attese profonde e permanenti di felicità e libertà dell’uomo postmoderno. Nel continente latinoamericano vi è un nuovo slancio di missionarietà alimentato anche dalla recente Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano svoltasi ad Aparecida».
Ancora, «interventi specifici sono stati dedicati alla situazione della vita consacrata nel mondo di oggi e alla formazione nei seminari », così come «è stata ricordata l’importante lettera del Santo Padre alla Chiesa cattolica in Cina e si è parlato della sua accoglienza favorevole da parte di vescovi e fedeli» e «si è ricordata l’urgenza dell’impegno della Chiesa per la pace, per la lotta alla povertà e per il disarmo, soprattutto nucleare ». Infine, ancora riguardo agli interventi dei porporati, «alcuni, di natura informativa, hanno riguardato il prossimo Congresso Eucaristico Internazionale, l’Anno Paolino, la diffusione della stampa cattolica e in particolare dell’Osservatore Romano».
«Dopo una breve risposta del cardinale Kasper su alcuni punti particolari – conclude la nota – ha preso la parola il Santo Padre per un intervento riassuntivo conclusivo, in cui ha anche ringraziato i porporati per la loro partecipazione e il loro contributo, e ha annunciato la prossima pubblicazione della sua nuova enciclica dedicata alla speranza, in risposta alle attese più profonde dei nostri contemporanei».
Secondo il cardinale Ersilio Tonini, quella che si è svolta ieri è stata «una bellissima discussione, con tanti interventi, da tutti i continenti. In tutto il contesto – è stato il suo commento al momento di lasciare l’aula nuova del Sinodo, raggiunto dai giornalisti – l’elemento che è venuto fuori è quello della speranza, nei vari contesti, quelli del dialogo, dell’ecumenismo, e anche in quello del futuro della famiglia» che, ha aggiunto, costituisce «un punto di riferimento decisivo », ed è «proprio lì che la Chiesa ha qualche cosa da dire».
L’ecumenismo ma anche i rapporti con l’ebraismo e l’islam, la pace, la sfida della secolarizzazione, la situazione dei cattolici nella Cina, fra i temi di dibattito offerti all’analisi di Papa Ratzinger.
© Copyright Avvenire, 24 novembre 2007
In quel Collegio il volto della Chiesa universale
DI MATTEO LIUT
È una parola dall’etimologia semplice, eppure esprime uno dei gesti più alti della vita della Chiesa. «Concistoro», infatti, deriva da «cum» e «sistere », «stare assieme», e indica la riunione dei cardinali, convocati dal Papa. Si tratta, cioè, della visibile realizzazione del «collegio cardinalizio », vale a dire quello speciale legame che unisce i porporati sparsi nel mondo e chiamati a collaborare con il Pontefice.
Ben lungi dall’essere un organo di governo della Chiesa, il Concistoro è una delle espressioni più alte della «comunione» che unisce tutti i fedeli e che trova nei vescovi un fondamento «sacramentale ». Vista l’importanza che riveste la riunione di tutti i cardinali, essa è regolata prima di tutto da alcuni canoni del Codice di diritto canonico e poi dalle leggi particolari promulgate dai singoli pontefici. Il canone 353 specifica che il Concistoro può essere «ordinario» o «straordinario». Quest’ultimo in particolare, «si celebra quando lo suggeriscono peculiari necessità della Chiesa o la trattazione di questioni particolarmente gravi» e prevede la convocazione di tutti i cardinali. Nel caso del Concistoro ordinario, invece, possono essere convocati tutti i cardinali, ma il diritto chiede la convocazione di almeno i porporati residenti nell’Urbe, per discutere di questioni importanti, ma più comuni, o per compiere atti solenni. Solo in quest’ultimo caso, quello di un Concistoro ordinario durante il quale vengono compiuti atti solenni, come la creazione di nuovi cardinali, la riunione può essere pubblica. Sempre il diritto canonico sottolinea che la porpora viene assegnata secondo una libera scelta del Papa, che diventa «operativa» mediante la pubblicazione di un decreto firmato dallo stesso Pontefice. Il numero massimo dei cardinali che possono eleggere il Successore di Pietro (quelli con meno di 80anni di età) è di 120, secondo quanto stabilito da Paolo VI durante il Concistoro segreto del 5 novembre 1973.
La creazione dei nuovi cardinali, secondo il nuovo rito introdotto in occasione del Concistoro del 28 giugno 1991, prevede alcuni momenti particolari che verranno vissuti anche questa mattina. Dopo il saluto liturgico, il Papa legge la formula di creazione e proclama i nomi dei nuovi cardinali. Il primo dei nuovi cardinali, a nome di tutti, rivolge poi un saluto al Pontefice. Dopo la Liturgia della Parola e l’omelia, segue la professione di fede e il giuramento dei nuovi cardinali, che poi, secondo l’ordine di creazione, si avvicinano al Papa e gli si inginocchiano davanti per ricevere la berretta cardinalizia. Mentre impone il copricapo, il Papa ricorda anche il significato del suo colore, il rosso: «segno della dignità del cardinalato, a significare che dovete essere pronti a comportarvi con fortezza, fino all’effusione del sangue, per l’incremento della fede cristiana, per la pace e la tranquillità del popolo di Dio e per la libertà e la diffusione della Santa Romana Chiesa». Prima di consegnare la bolla di creazione, il Papa assegna a ogni cardinale una chiesa di Roma (detta «titolo » o «diaconia»). I nuovi cardinali poi scambiano l’abbraccio di pace prima con il Papa e poi con gli altri porporati. Il rito si chiude con la preghiera dei fedeli, il Padre Nostro e la benedizione.
© Copyright Avvenire, 24 novembre 2007
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