19 marzo 2008

Il Papa festeggia l'onomastico: la grandezza di San Giuseppe risalta ancor più per la sua umiltà e il suo silenzio (Radio Vaticana)


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Il Papa festeggia l'onomastico: la grandezza di San Giuseppe risalta ancor più per la sua umiltà e il suo silenzio

Oggi, 19 marzo, Papa Josef Ratzinger festeggia il suo onomastico, anche se quest’anno liturgicamente la Solennità di San Giuseppe è stata anticipata al 15 marzo a causa della Settimana Santa. San Giuseppe, Patrono della Chiesa universale, è un Santo molto caro a Benedetto XVI. Riascoltiamo, in questo servizio di Sergio Centofanti, alcune parole del Papa sullo sposo della Beata Vergine Maria.

“La figura di questo grande Santo – ha detto il Papa nell’Angelus del 19 marzo 2006 - pur rimanendo piuttosto nascosta, riveste nella storia della salvezza un'importanza fondamentale”. San Giuseppe si dimostrò infatti, “al pari della sposa Maria, autentico erede della fede di Abramo: fede nel Dio che guida gli eventi della storia secondo il suo misterioso disegno salvifico”:

“La sua grandezza, al pari di quella di Maria, risalta ancor più perché la sua missione si è svolta nell'umiltà e nel nascondimento della casa di Nazaret. Del resto, Dio stesso, nella Persona del suo Figlio incarnato, ha scelto questa via e questo stile - l'umiltà e il nascondimento - nella sua esistenza terrena”. (Angelus del 19 marzo 2006)

“Dall'esempio di San Giuseppe – sottolinea Benedetto XVI - viene a tutti noi un forte invito a svolgere con fedeltà, semplicità e modestia il compito che la Provvidenza ci ha assegnato”:
“Penso anzitutto ai padri e alle madri di famiglia, e prego perché sappiano sempre apprezzare la bellezza di una vita semplice e laboriosa, coltivando con premura la relazione coniugale e compiendo con entusiasmo la grande e non facile missione educativa”. (Angelus del 19 marzo 2006).

Il Papa affida a San Giuseppe i lavoratori di tutto il mondo, i giovani che a fatica riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro e tutti i disoccupati. E chiede la sua intercessione perché i sacerdoti amino la Chiesa “con affetto e piena dedizione” e perché sostenga le persone consacrate nella loro gioiosa e fedele osservanza dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza. “Modello dell’uomo giusto”, i Vangeli tuttavia non riportano alcuna parola di San Giuseppe. E il Papa parla del silenzio di San Giuseppe:

“Il suo è un silenzio permeato di contemplazione del mistero di Dio, in atteggiamento di totale disponibilità ai voleri divini. In altre parole, il silenzio di San Giuseppe non manifesta un vuoto interiore, ma, al contrario, la pienezza di fede che egli porta nel cuore, e che guida ogni suo pensiero ed ogni sua azione…Lasciamoci ‘contagiare’ dal silenzio di San Giuseppe! Ne abbiamo tanto bisogno, in un mondo spesso troppo rumoroso, che non favorisce il raccoglimento e l'ascolto della voce di Dio”. (Angelus del 18 dicembre 2005)

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