11 aprile 2008

Il Papa a New York pregherà per i terroristi (Accattoli)


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Il discorso Un'invocazione alla conversione

Il Papa a New York pregherà per i terroristi

Luigi Accattoli

CITTÀ DEL VATICANO — «Dio della pace, porta la tua pace nel nostro mondo di violenza: pace nei cuori di tutti gli uomini e le donne e pace tra le nazioni della terra. Volgi verso la via dell'amore coloro i cui cuori e le cui menti sono consumati dall'odio»: così — con un'invocazione anche alla conversione dei terroristi — papa Benedetto pregherà in mondovisione domenica 20 aprile dalla voragine di Ground Zero, a New York.
Da questa «scena» — dirà — di «incredibile violenza e dolore».
La preghiera è contenta nel «messale» della visita papale negli Stati Uniti, consegnato ieri ai giornalisti. «Dacci conforto e consolazione — è l'invocazione finale del Pontefice — rafforzaci nella speranza, e dacci la saggezza e il coraggio di lavorare instancabilmente per un mondo dove la vera pace e l'amore regnino tra le nazioni e nei cuori di tutti».
Nella voragine creata dalla distruzione delle Twin Towers Benedetto XVI scenderà alle 9,30 del giorno di domenica, quando in Italia saranno le 15,30. È stata scelta quell'ora perché l'«evento» possa essere seguito in diretta sia nelle Americhe sia in Europa e in una buona parte dell'Asia.
Il Papa sarà accompagnato dal cardinale Edward Egan, arcivescovo di New York. Si inginocchierà sulla roccia sulla quale poggiavano le fondamenta delle torri, resterà per alcuni minuti in silenzio, accenderà un cero e pronuncerà la preghiera che è stampata nel messale. Essa ha questo attacco: «O Dio di amore, compassione e cura, guarda su di noi, persone di molte fedi e tradizioni differenti, che ci riuniamo oggi in questo luogo, scena di incredibile violenza e dolore».
Le diverse categorie di persone coinvolte nella tragedia sono così richiamate: «Chiediamo alla tua bontà di dare luce e pace eterne a tutti coloro che qui sono morti. Gli eroici primi soccorritori: i vigili del fuoco, i po-liziotti, i lavoratori dei servizi di emergenza, il personale dell'Autorità portuale insieme a tutti gli uomini e donne innocenti che furono vittime di questa tragedia perché il loro lavoro o il servizio cui erano tenuti li portò qui l'11 settembre del 2001».

Farà discutere l'accenno alla conversione dei terroristi, che è esplicito dove la preghiera si rivolge a «coloro i cui cuori e le cui menti sono consumati dall'odio».

© Copyright Corriere della sera, 11 aprile 2008

3 commenti:

Luisa ha detto...

E d eccoci quà i giornalisti prima ancora di ascoltare il Papa stanno già scrivendo i loro articoli !
Dove vedete traccia di una preghiera per la conversione? Conversione all`amore questo sì !
Io leggo "Dio della pace" e Accattoli traduce che il richiamo è implicito...mah...npn dobbiamo avere la stessa chiave di lettura!
Già i giornalisti sanno ciò che farà discutere!
Caro (volevo scrivere..povero...) Papa Benedetto tu passi ore e ore à "fignoler" i tuoi discorsi, pesi, soppesi le tue parole che vengono dal cuore e dalla tua mente ispirata e i giornalisti già ti cercano le pulci...non sei ancora partito ma già i giornalisti sanno o meglio hanno deciso che cosa farà discutere!
E poi che senso ha già svelarci il contenuto dei discorsi del Papa? Non sono tenuti al segreto?
Amici miei, mantengo la mia decisione di digiuno mediatico durante e dopo il viaggio!

Anonimo ha detto...

Deludente e inesatta l'interpretazione di Accattoli delle preghiera del Papa. L'ho letta e il punto indicato da Accattoli l'ho interpretato come un invito alla conversione del cuore, un invito ad abbandonare l'odio e ad abbracciare l'amore per i nostri simili al di là di ogni differenza. Purtroppo, Wladimir è stato sin troppo buon profeta!
Alessia

euge ha detto...

Purtroppo, hai ragione Luisa e tutto questo non fa che alimentare le mie più che giuste preoccupazioni di un viaggio in un paese che è la meta preferita dai terroristi islamici!!!!!!!
Sai che ti dico? non vedo l'ora di vederlo riatterrare a Ciampino! Ma questo purtroppo, avverrà solo fra una settimana!
Certo che questa allusione che poi nella preghiera non è così esplicita ovviamente, se la potevano risparmiare sia Accattoli e sia il Corriere; ma, sappiamo bene tutti che i discorsi e Papa Benedetto stesso, sono i bersagli più amati dai chiacchieroni dei grandi ( forse ) giornali e giornalisti!