15 maggio 2008

Il Papa: "Nell’accoglienza degli immigrati, i cristiani abbiano come riferimento la persona di Cristo" (Radio Vaticana)


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Nell’accoglienza degli immigrati, i cristiani abbiano come riferimento la persona di Cristo: l’esortazione di Benedetto XVI al Pontificio Consiglio per i migranti. Appello del Papa in favore dei ricongiungimenti famigliari

Favorire il ricongiungimento famigliare dei migranti: è l’appello lanciato stamani da Benedetto XVI durante l’udienza ai partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio della pastorale dei migranti e gli itineranti, guidati dal cardinale presidente Renato Raffaele Martino. Il Papa ha rinnovato l’esortazione a dialogare ed accogliere con amore i migranti nel bisogno. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Impegnarsi nell’accoglienza dei migranti con un’attenzione particolare al “grave problema del ricongiungimento famigliare”: è l’esortazione levata dal Papa nell’udienza ai membri del dicastero della pastorale dei migranti e degli Itineranti. Temi, questi, ha ricordato il Papa, che sono stati richiamati nel recente viaggio apostolico negli Stati Uniti d’America. Benedetto XVI ha rinnovato l’impegno della Chiesa “a favore non solo della persona migrante, ma anche della sua famiglia, comunità d’amore e fattore di integrazione”:

“Non bisogna dimenticare che la famiglia, anche quella migrante e itinerante, costituisce la cellula originaria della società, da non distruggere, ma da difendere con coraggio e pazienza. Essa rappresenta la comunità nella quale fin dall’infanzia si è formati ad adorare e amare Dio, apprendendo la grammatica dei valori umani e morali e imparando a fare buon uso della libertà nella verità”.

Il Papa ha quindi sottolineato che nell’attuale mondo globalizzato, la mobilità umana rappresenta “una frontiera importante per la nuova evangelizzazione”. Ed ha ribadito la radice evangelica del dovere all’accoglienza verso i migranti bisognosi:

“Nella sua azione di accoglienza e di dialogo con i migranti e gli itineranti, la comunità cristiana ha, come punto di riferimento costante, la persona di Cristo nostro Signore. Egli ha lasciato ai suoi discepoli una regola d’oro secondo cui impostare la propria vita: il comandamento nuovo dell’amore”.

Il Papa si è soffermato sull’importanza della pastorale famigliare per i migranti che deve trovare nell’Eucaristia il suo riferimento fondamentale:

“Chi va a Messa – e bisogna facilitarne la celebrazione anche per i migranti e gli itineranti – trova nell’Eucaristia un fortissimo rimando alla propria famiglia, al proprio matrimonio, ed è incoraggiato a vivere la propria situazione in prospettiva di fede, cercando nella grazia divina la forza necessaria per riuscirvi”.
Dal canto suo, il cardinale Renato Raffaele Martino ha esortato tutti gli uomini di fede a mostrarsi accoglienti verso i migranti bisognosi, ribadendo la centralità della famiglia e della dignità di ogni essere umano.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Le parole del Papa al Pontificio Consiglio dei migranti (incontro naturalmente progarmmato da tempo) sono state puntualmente strumentalizzate da "Repubblica" (v.sito). Esse vengono del tutto arbitrariamente inserite in un contesto, del tutto inventato, di una sorta di "botta e risposta" tra il Governo e il Papa, in relazione ai recenti numerosissimi arresti di criminali entrati clandestinamente nel Paese.
E' incredibile la pervicace determinazione di certa stampa a manipolare la realtà sempre e comunque e ad inventarsi "duelli" inesistenti. Ciao