3 luglio 2008

La parola di Papa Benedetto affascina il mondo. Dai discorsi alle omelie l’attenzione per gli interventi di Ratzinger non conosce confini (Mazza)


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Dai discorsi alle omelie l’attenzione per gli interventi di Ratzinger non conosce confini Appena uscita, la raccolta delle catechesi sui Padri della Chiesa è già stata acquistata in 11 Paesi

«La parola del Papa affascina il mondo»

Parla don Giuseppe Costa direttore della Libreria Editrice Vaticana: presto il libro «Gesù di Nazaret» arriverà anche in Cina

DA ROMA

SALVATORE MAZZA

Superati i due milioni e mezzo di copie in tutto il mondo, il Gesù di Joseph Ratzinger- Benedetto XVI non ha ancora esaurito la sua spinta. E, tradotto già in trenta lingue, si appresta a sbarcare nella Cina popolare, su iniziativa di un editore di Shangai.

La caduta di quella che – probabilmente a buon diritto – si potrebbe definire l’ « ultima frontiera » , testimonia una volta di più dell’interesse che la parola del Papa è capace di suscitare in tutto il mondo.

«Sì, certamente si può dire che c’è una grandissima attenzione sui messaggi, sui discorsi, sulla ' parola' di Benedetto XVI » , dice don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana, ' custode' degli scritti del Pontefice e titolare dei diritti.
Discorso che « non riguarda – aggiunge – solo il libro su Gesù, che ormai è diventato un long seller, ma tutto il complesso della sua produzione, anche precedente all’elezione al pontificato ».

Non per nulla l’occasione per questo bilancio è l’uscita del volume su «I Padri della Chiesa – da Clemente Romano a Sant’Agostino» , che raccoglie le catechesi delle udienze generali che Benedetto XVI ha voluto dedicare, dal 7 marzo del 2007 al 27 febbraio del 2008, ai più importanti scrittori ecclesiastici dei primi quattro secoli. Titolo in libreria da cinque giorni e già acquistato da ventidue editori di undici Paesi. Praticamente a scatola chiusa.

Come spiega questo successo?

In una maniera tutto sommato abbastanza semplice. La più semplice, anzi: questo Papa piace, ha una parola che in un certo senso è « affascinante » , e viene tradotto. È una cosa che si è notata subito, e che il tempo ha confermato.

E piace ovunque, a quanto pare: Vietnam, Giappone, Indonesia. Un consenso senza frontiere.

Senza alcun dubbio. E se c’è da qualche parte un ritardo, mi sembra che questo sia proprio in Italia, e non tanto perché la Lev non copra il mercato ma in quanto, sul magistero del Papa, ci sono antiche «resistenze» , forse anche pregiudizi.

Le cause?

Posso essere molte, magari anche il momento particolare. Quella italiana è un’editoria che si muove un po’ a vista, per così dire.
C’è una crisi generalizzata della lettura che inevitabilmente finisce per riflettersi sulle scelte fatte dagli editori; e se parliamo dei giovani, ci accorgiamo che non sono abituati alla lettura critica, alla lettura di approfondimento individuale e comunitario. All’estero sappiamo che spesso i testi del Papa sono utilizzati anche in questo modo, da noi questo non succede, o succede poco.

Il « Gesù » ha avuto però un successo straordinario. Oltre mezzo milione di copie in Italia, 400 mila in Germania, e poi le tantissime traduzioni. È un successo che ancora continua?

Sì, continua eccome. Certo, la formidabile spinta iniziale si è esaurita, com’era logico aspettarsi. Oggi non è più un best seller ma è diventato un long seller, e ancora abbiamo richieste di traduzioni. L’ultima ci è arrivata dalla Cina continentale – mentre a Taiwan è già arrivato – ed attualmente è in corso la traduzione. Per il momento aspettiamo: vedremo che cosa succederà.

Si hanno notizie del secondo volume su Gesù? Quando potrebbe uscire?

Fino a questo momento non c’è davvero nessuna notizia. Sappiamo che il Papa ci ha lavorato e ancora ci sta lavorando. Probabilmente lo farà anche durante il suo prossimo soggiorno a Bressanone, questa estate.
Però, per quando riguarda le date, come ho detto, ancora non sappiamo nulla, né è possibile fare previsioni. Lo sapremo solo quando sarà pronto.

© Copyright Avvenire, 3 luglio 2008

Purtroppo l'editoria italiana (come tv e giornali e la prova e' scandalosamente sotto i nostri occhi in questi giorni) e' sempre piu' attenta a cio' che e' gossip e ha qualcosa di pruriginoso.
Difficile che si possa trovare qualcosa di veramente interessante. Occorre rivolgersi alle case editrici piu' piccole ed il discorso non vale solo per la religione ma per tutti i campi e le tematiche.
Una prova? In altri Paesi fioccano biografie di Papa Benedetto e libri sul suo Magistero.
In Italia siamo molto indietro e anche i vaticanisti, quando scrivono libri, si dedicano ad altri soggetti (apparizioni mariane, agiografie di santi...) o ad altri Pontefici.
L'attivita' di Papa Benedetto e' comunque interamente consultabile sulla rete (per fortuna c'e' questo mezzo di comunicazione!) e la Lev rende disponibili le trascrizioni appena possibile, trascrizioni che, infatti, vanno subito a ruba.
L'altro giorno, alla Libreria Ambrosiana, il libro sui Padri della Chiesa andava via come il pane...
Non mi stupisce l'enorme successo della produzione intellettuale del Papa, e' un vero gioiello che ci regala
.
R.

1 commento:

euge ha detto...

Permettetemi di replicare a questo titolo, con questa frase :

" Avete scoperto l'acqua calda?" infinite volte proprio da questo blog, commentando le varie omelie, Angelus e catechesi per non parlare delle pubblicazioni sia dell'allora Cardinale Ratzinger sia di Benedetto XVI, abbiamo detto che sono parole non solo che affascinano sarebbe troppo limitativo ma, sono parole che aprono il cuore e soprattutto, aprono alla riflessione mettendoti fermamente ma, delicatamente, davanti ai tuoi dubbi, alle tue certezze insomma alla tua coscenza sempre per chi ne ha una. Comunque, anche per tutti quelli che fingono di ignorare le sue parole per pura ideologia o soltanto per luogo comune, queste parole forse incuriosiscono ed ancor di più creano quel conflitto che poi porta a provare risentimento verso colui che ti mette inevitabilmente di fronte alla verità a quella Verità che non ammette mezze misure che ti chiede di essere accettata senza se e senza ma. Questo è secondo me il " fascino " delle parole di Benedetto XVI un fascino che opera al di là dei media, della stampa e della loro considerazione.