16 luglio 2008
Pier Giorgio Frassati testimone del Vangelo. Nella cattedrale di Sydney i canadesi pregano intorno all'urna del beato (Ossservatore)
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Nella cattedrale di Sydney i canadesi pregano intorno all'urna del beato
Pier Giorgio Frassati testimone del Vangelo
A distanza di più di ottanta anni dalla morte, il beato Pier Giorgio Frassati interpella ancora oggi i giovani di ogni generazione. Per il suo esempio e per la sua morte a soli ventiquattro anni, è stato dichiarato uno dei patroni delle Gmg. Per questo la bara con le sue spoglie mortali esposta in questi giorni nella cattedrale di Santa Maria a Sydney, è meta di continui pellegrinaggi di giovani giunti in Australia per la Gmg 2008.
Un migliaio di loro, tra i quali il gruppo di studenti canadesi del Catholic christian outreach si sono raccolti intorno al beato per la preghiera dei vespri e per l'adorazione eucaristica. A guidare la liturgia, padre Thomas Rosica, già responsabile della Gmg di Toronto, alla presenza di Wanda Gawronska, nipote di Pier Giorgio. Nell'omelia il religioso ha ripercorso le tappe della vita del beato e ne ha tracciato un ritratto spirituale, inserendolo nel contesto del discorso sulle beatitudini del Vangelo di Matteo. "Le beatitudini - ha detto padre Rosica - nel sermone del Cristo sulla montagna sono una ricetta per la santità estrema. Ogni crisi che la Chiesa affronta, ogni crisi che il mondo deve affrontare, è una crisi di santi. Se vi è un'epoca in cui i giovani e le giovani hanno bisogno di autentici eroi, è la nostra". Cosa fa del beato Frassati una persona unica e speciale? A questa domanda il religioso dei preti di san Basilio ha risposto indicando la particolare testimonianza a Cristo di Pier Giorgio, in quanto laico. "Atletico - ha detto - pieno di vita, sempre circondato di amici che lui ispirava con la sua vita, Pier Giorgio non ha scelto di divenire prete o religioso, preferendo dare testimonianza al Vangelo come laico. Non ha mai fondato un Ordine religioso o dato vita a un movimento ecclesiale. Non ha mai diretto un esercito e non è mai stato eletto a un posto pubblico. La morte è arrivata prima che avesse potuto ricevere la laurea. Non ha mai avuto la fortuna di cominciare una carriera; infatti, non aveva nemmeno scoperto quale poteva essere la sua vocazione. Era semplicemente un giovane innamorato della sua famiglia e dei suoi amici, innamorato delle montagne e del mare, ma soprattutto innamorato di Dio". Eppure, è stato proprio lui a divenire uno dei patroni di milioni di giovani del mondo intero e del movimento Cco.
Padre Rosica ha poi ricordato alcuni momenti fondamentali dell'esistenza del beato: la sua vita di preghiera e il suo amore all'Eucaristia, il suo rispetto per la vita, il suo senso della giustizia sociale e la sua sofferenza e morte. Pier Giorgo ha "sviluppato una vita spirituale profonda che non ha mai esitato a condividere con i suoi amici. Essi si ricordano che diceva: "Vivere senza fede, senza un'eredità da difendere, senza lottare costantemente per la verità, non è vivere, ma "vivacchiare'; noi non dobbiamo mai "vivacchiare'". L'Eucaristia e la Vergine erano i due poli della sua vita spirituale". A proposito dell'impegno caritativo del beato, padre Rosica ha affermato che egli "aveva un immenso rispetto per la vita umana: di ogni vita, dai primi momenti fino agli ultimi. Difendeva costantemente la vita dove era sminuita o attaccata". Infatti, "il poco che aveva, Pier Giorgo lo donava per aiutare i poveri, utilizzando anche il prezzo del suo biglietto dell'autobus in carità e correndo in seguito a casa per arrivare in tempo all'ora del pasto. I poveri e i sofferenti erano i suoi padroni ed egli letteralmente il loro servitore, cosa che considerava come un privilegio". Il suo esempio è ancora più significativo se si considera il suo contesto familiare: "Una famiglia ricca, un bellissimo aspetto, la virilità, la salute, essere il solo erede di una famiglia potente. Ma Pier Giorgio ha inteso la chiamata di Cristo: "Vieni e seguimi". Ha anticipato di quasi 50 anni la nuove comprensione e la nuova direzione della Chiesa quanto al ruolo dei laici". Per approfondire la conoscenza di Pier Giorgio, i giovani presenti alla Gmg 2008 hanno la possibilità di visitare una mostra aperta dal 15 al 18 luglio e organizzata dal Servizio nazionale Cei di pastorale giovanile presso la Exhibition Hall di Sydney.
(©L'Osservatore Romano - 16 luglio 2008)
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