16 luglio 2008

Sydney completamente mobilitata per l'accoglienza ai giovani ed al Papa: il bel servizio dell'agenzia Agi


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GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU' SYDNEY 2008: LO SPECIALE DEL BLOG

Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo questo bel servizio di Salvatore Izzo (Agi) sulla mobilitazione che sta contagiando l'intera citta' di Sydney.
R.

PAPA: SIDNEY MOBILITATA PER ACCOGLIENZA, PARTECIPANO ANCHE EBREI

(AGI) - Sidney, 16 lug.

dall'inviato Salvatore Izzo

''Sydney non aveva mai visto nulla di simile: ne' per una partita di calcio, ne' per una finale olimpica e ne' la precedente visita di un capo religioso aveva mai attirato tanta gente''.
Un quotidiano locale descrive cosi' il clima che si vive da stasera a Sidney, dove Benedetto XVI e' finalmente approdato dopo il breve soggiorno sui Monti Blu per riprendersi dal fuso orario.
Il Papa, che stamani aveva adempiuto al tipico rito australiano dell'incontro con alcuni cuccioli di koala, canguri e opossum, portati dal personale di uno zoo insieme a un pitone di nome Sebastian, ha potuto vedere dalla sua automobile i poster e gli striscioni che gli danno il benvenuto, e in tv, seguendo nella canonica della Cattedrale i notiziari televisivi, la propria gigantografia sulla baia e i gruppi di ragazzi che nel cuore della City intonano alti cori verso i grattacieli. Vengono da 170 Paesi: sono pakistani, cinesi, mediorientali, dell'Oceania; ragazzi del Messico camminano a fianco dei giapponesi, polacchi e filippini. 10 mila sono i giovani venuti dall'Italia con un vero e proprio ponte aereo organizzato dalla Cei.
Tra loro, i papaboys provano ad intendersi in inglese ma sono i gesti a trasmettere l'entusiasmo che accomuna tutti i ragazzi e coinvolge ogni volta anche i credenti delle altre religioni. E cosi' un centinaio di giovani pellegrini arrivati da Timor Est, Melbourne e Filippine, sono ospitati nei locali del college ebraico Shalom nel sobborgo di Randwick a Sydney. La responsabile per il dialogo interreligioso della comunita' ebraica Josie Lacey ne e' orgogliosa e felice: ''per noi - spiega - e' stato naturale offrire i nostrispazi per accogliere questi giovani: siamo una comunita' aperta ed abbiamo un ottimo rapporto con quella cattolica''.
''L'Australia - rileva l'esponente ebtaica - e' una terra in cui si vive un senso religioso diverso. In questi spazi i pellegrini possono godere di tutte le comodita', tra cui pasti caldi grazie all’uso della cucina e non certo dormire per terra, perche' sono ospitati all'interno dell'istituto, al momento chiuso per le vacanze''.
''Penso che la Gmg sia un buona occasione per approfondire la nostra amicizia e conoscenza ed e' giusto sfruttarla per sviluppare un dialogo costruttivo tra le religioni'' continua Lacey che annuncia: ''domani abbiamo un incontro con i rapprentanti di altri religioni''. E promette: ''come noi abbiamo collaborato per questo evento, al tempo stesso nelle nostre future manifestazioni inviteremo i cattolici di Sidney''.
Lo stesso entusiasmo lo si trova anche al Centro Islamico dove ha trovato ospitalita' un gruppo di nostri connazionali. Ma e' tutta Sidney che ora partecipa all'evento e non appare affatto ''distaccata'' alla vigilia della Gmg, sembra anzi contagiata dalla presenza di migliaia di giovani che si muovono a sciami con le loro bandiere nazionali.
E nei parchi che si affacciano sulla baia centinaia di giovani si ritrovano a pregare insieme, a celebrare lodi ed eucaristie. I luoghi piu' visitati sono del resto, sottolinea una nota del Servizio Informazione Religiosa, la cappella della beata australiana Mary McKillop e la cattedrale di Sydney dove sono state poste le spoglie del beato Piergiorgio Frassati.
''La Gmg - commenta mons. Cladio Giulodori, vescovo di Macerata e ex portavoce della Cei - e' espressione di una Chiesa al passo con i giovani, capace di intercettare gli interrogativi del mondo giovanile e di offrire iniezioni di speranza e di fiducia''.
''Si coglie in questi giovani - rileva il presule - un grande desiderio di essere protagonisti della storia che vivono. Una disponibilita' all'impegno e alla responsabilita' che mostra un’immagine controcorrente rispetto ad una diffusa lettura che li ritrae spesso in una tendenza a relegarsi nell'ombra''. ''La Chiesa italiana – ha aggiunto Giliodori, che accompagna a Sydney 60 giovani della sua diocesi - sta vivendo con entusiasmo il percorso dell'Agora' dei giovani italiani proposto dalla Cei: dopo l'appuntamento dello scorso settembre a Loreto ora si respira una grande attesa per questo incontro mondiale con il Papa che rappresenta un tappa importante nel cammino che abbiamo intrapreso''. ''L'aspettativa - ha concluso l'ex portavoce Cei - e' quella di vivere un momento di grazia che possa toccare la vita di ogni giovane venuto qui ed essere al tempo stesso un segno di speranza per tutti''.
In pratica ogni angolo della citta' brulica questa sera di giovani festosi intenti ad animare varie iniziative. Particolarmente affollato, per evidenti motivi geografici, il Parco Olimpico di Sydney dove si e' svolto il v Incontro della gioventu' dell'Asia, che ha avuto per tema ''Testimoniare in tutto il mondo, la generazione dello Spirito, la gioventu' dell'Asia'', una manifestazione della ricchezza della cultura asiatica attraverso la presentazione da parte di ogni Paese delle proprie tradizioni.
I ragazzi italiani si sono incontrati invece con i loro coetanei oriundi per ''Viva agora''': la grande festa con Lorena Bianchetti e altri artisti organizzata dalla comunita' italo-australiana in collaborazione con il Servizio nazionale di pastorale giovanile della Cei in modo analogo ad altre feste nazionali che oggi hanno animato il pomeriggio in citta'. Mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, ha ricordato in proposito che ''in ogni Giornata Mondiale della Gioventu' c'e' un momento in cui tutti i giovani italiani si riuniscono insieme per un momento di riconoscimento ed anche di contatto con gli italiani del luogo dove si celebra la giornata''.
E il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, non ha fatto mancare il suo incoraggiamento con un messaggio ai giovani connazionali presenti a Sidney, per un incontro che ha definito di ''altissimo significato spirituale'' e un'occasione per scoprire ''in prima persona quanto grande sia il contributo che la storica collettivita' di origine italiana ha saputo fornire allo sviluppo dell'Australia''.

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