10 ottobre 2008

Il Papa: dobbiamo accogliere gli immigrati e i profughi (Accattoli e La Rocca)


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SINODO DEI VESCOVI SULLA PAROLA DI DIO (5-26 OTTOBRE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG

OMELIE, DISCORSI E MEDITAZIONI IN OCCASIONE DEL SINODO DEI VESCOVI 2008

Santa Sede Appello per la giornata del migrante. Il cardinal Martino: clima di chiusura dai Paesi ricchi

Il Papa: dobbiamo accogliere gli immigrati e i profughi

L'arcivescovo Marchetto: ci sono comportamenti razzisti e xenofobi
Famiglia Cristiana: il soggiorno a punti è una proposta totalmente assurda e irrispettosa dei diritti umani


Luigi Accattoli

CITTA' DEL VATICANO

Mentre si discute in Parlamento sul «rischio razzismo» e nuovi clandestini arrivano a Lampedusa, il papa rilancia l'appello per l'accoglienza di immigrati, rifugiati e profughi, affermando che di essi dobbiamo «farci carico».
L'afferma in un documento rivolto a tutto il mondo, ma l'arcivescovo Marchetto presentandolo lo applica all'Italia e solleva interrogativi su due punti dell'emendamento proposto dalla Lega Nord al pacchetto sicurezza: i matrimoni e l'accesso alle cure mediche.
Ieri il cardinale Renato Martino e l'arcivescovo Agostino Marchetto — presidente e segretario del Consiglio per i migranti — presentavano in Vaticano il «Messaggio» del Papa per la Giornata del migrante e del rifugiato che cade il 18 gennaio. In esso il Papa invita a essere «solidali con questi nostri fratelli e sorelle», perché la Chiesa è «aperta a tutti, formata da credenti senza distinzioni di cultura e di razza» e «l'accoglienza verso tutti» caratterizza la vita cristiana.
Benedetto ricorda che «nell'amore è condensato l'intero messaggio evangelico» e chiede di andare incontro «alle necessità di chi è debole e indifeso, segnato da precarietà e da insicurezza, emarginato, escluso dalla società ». A loro «va data prioritaria attenzione».
A commento del documento papale il cardinale Martino ha affermato che è il «clima di chiusura» che sta facendosi dominante nei paesi ricchi a «rendere ancora più amara la vicenda umana di molti immigrati, spingendoli a condizioni di irregolarità ». L'arcivescovo Marchetto ha osservato che l'«atteggiamento di solidarietà» a cui il cristiano è chiamato «contraddice gli attuali comportamenti di discriminazione, xenofobia e razzismo ». Interrogato sull'emendamento proposto dalla Lega Nord, Marchetto ha detto che «bisogna pensarci profondamente » perché tocca questioni delicate come il matrimonio e la salute. Per ora «si conoscono solo notizie stampa», ma «la Chiesa ha una sensibilità particolare, una sollecitudine, verso i matrimoni e verso l'assistenza sanitaria». Ha ricordato in particolare che secondo la proposta «i medici dovrebbero denunciare gli immigrati irregolari».
Mentre Marchetto si interroga, il direttore di «Famiglia Cristiana » don Sciortino senz'altro boccia la proposta leghista di un permesso di soggiorno a punti: «E' totalmente assurda, irrispettosa dei diritti umani e va nella direzione di una politica non dell'accoglienza ma dell'espulsione degli immigrati».
Nel pomeriggio, durante il «question time» alla Camera, si è avuta una risposta indiretta al monito vaticano da parte del ministro dell'Interno Roberto Maroni: il governo «non sottovaluta » i recenti episodi di razzismo nei confronti di immigrati ma «bisogna evitare gli allarmismi che sono talvolta frutto di strumentalizzazioni».
«L'invito del Papa non resterà vano» assicura Maurizio Lupi del Pdl: «Esso va nella direzione che abbiamo sempre voluto percorrere». Ma Pierluigi Castagnetti del Pd «afferma che «l'insistenza della Chiesa su questo argomento mette in evidenza una certa sottovalutazione da parte del governo e delle forze politiche».

© Copyright Corriere della sera, 9 ottobre 2008

Martino critica i governi: "Date luoghi di culto ai fedeli islamici"

Il Papa: accogliete immigrati e profughi e il cardinale chiede nuove moschee nella Ue

ORAZIO LA ROCCA

CITTÀ DEL VATICANO - «Accogliere e farsi carico di immigrati, rifugiati, profughi, senza fissa dimora, perseguitati». E´ quanto torna a chiedere papa Ratzinger nel messaggio per la Giornata dei migranti che la Chiesa celebrerà il 18 gennaio 2009. Il testo è stato presentato ieri in Vaticano dal cardinale Renato Raffaele Martino (presidente dei Pontifici consigli dei Migranti e di Giustizia e Pace), il quale - per l´occasione - ha anche criticato quei governi che «seguono politiche di chiusura nei confronti degli immigrati», e sostenuto la necessità che «in Europa ai fedeli islamici siano assicurate nuove moschee e dignitosi luoghi di culto».
Il «modello» indicato da Benedetto XVI è S. Paolo, l´apostolo delle genti, a suo tempo - ha detto - «migrante per vocazione» per annunciare il Vangelo nel mondo allora conosciuto. Oggi, sull´esempio di Paolo, la Chiesa - esorta il Papa - è chiamata a guardare «con attenta sollecitudine pure al variegato universo dei migranti - studenti fuori sede, immigrati, rifugiati, profughi, sfollati - includendo le vittime delle schiavitù moderne, come ad esempio nella tratta degli esseri umani». I cristiani, avverte ancora Ratzinger, siano sempre «solidali con i nostri fratelli migranti» e «promuovano in ogni parte del mondo e con ogni mezzo la pacifica convivenza fra etnie, culture e religioni diverse».
D´accordo «col Papa e col cardinale Martino», Fabio Sturani, sindaco di Ancona e vice presidente Anci con delega all´immigrazione, il quale, oltre a precisare che «non serve la politica di chiusura delle frontiere», richiama la Lega Nord per aver proposto per gli immigrati «l´introduzione dei diritti a punteggio». Dal fronte parlamentare, plaude a Ratzinger Pierluigi Castagnetti (Pd) che invita il governo a fugare ogni «pericolo di razzismo e xenofobia» e «ad ascoltare i richiami della Chiesa». Richiami che, comunque, «non resteranno inascoltati, anche perché l´invito ad accogliere immigrati e profughi va nella direzione che il governo ha sempre percorso», assicura Maurizio Lupi, Pdl, vice presidente della Camera.

© Copyright Repubblica, 9 ottobre 2008 consultabile online anche qui.

1 commento:

euge ha detto...

Ecco uno dei tanti episodi, in cui le parole del Pontefice vengono tirate da una parte e dell'altra a secondo delle convenienze.
E' chiaro che il principio di base del cristiano è quello di accogliere e soccorrere e su questo siamo d'accordo; una cosa che forse sfugge ma, non è sfuggita al Papa, che lo ha sempre ribadito è che chiunque venga accolto deve poi vivere secondo le leggi del paese che lo ospita. Questo è un dettaglio importante mentre c'è chi invece nella chiesa non ne parla proprio vedi Mons Marchetto; questa "svista" chiamiamola così è molto grave mi spiego: La chiesa in generale deve sapere che è diffussissima fra la gente, l'idea che se siamo inondati di immigrati, sfollati e via dicendo la colpa è del Papa, della chiesa e del Vaticano. Molti, senza mezzi termini, dicono il Vaticano ci ha rovinati .......! La chiesa accoglie tutti e via così potre continuare all'infinito. Ora io ritengo che sia necessario, parlare di accoglienza e va bene ma, parlare anche del rispetto da parte di chi si rifugia in Italia, delle regole e delle leggi, che governano il nostro paese. Il Papa, nei suoi discorsi ha fatto cenno a questo problema ma, vedo da parte di certi Monsignori un indifferenza di questo aspetto che mi preoccupa non poco. Questo è un problema delicatissimo che non si può liquidare purtroppo, solo sulla pura carità cristiana perchè in mezzo a tanta gente che viene in Italia per lavorare onestamente e per garantire il sostentamento al proprio nucleo famigliare, c'è chi ha scambiato l'Italia per il paese del bengodi dove è permesso fare di tutto e di più come scippare, rapinare ed anche di peggio....... Ricordare il caso Reggiani? Perchè Mons Marchetto tanto propenso ad accogliere chicchessia non manifesta il suo pensiero su questo dolorosissimo episodio? Perchè non dice che il Papa stesso ha detto Che ci deve essere da parte degli immigrati il rispetto delle leggi italiane?
Attenzione si rischia di far passare la chiesa, il Papa ed il Vaticano più in generale, come coloro che difendono che delinque.