24 luglio 2007
Padre Lombardi commenta l'incontro con i sacerdoti ad Auronzo (2)
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Clima di gioia e di ascolto nell'incontro di Benedetto XVI con il clero trevigiano e bellunese. Il Papa ha risposto a 10 domande dei sacerdoti su alcune tra le maggiori priorità pastorali
Un gruppo di bambini con in mano dei fiori gialli all'esterno della Chiesa di Santa Giustina e, all'interno, circa 400 sacerdoti delle diocesi di Belluno-feltre e di Treviso. E' questa la scena che Benedetto XVI ha trovato arrivando nella tarda mattinata di oggi ad Auronzo di Cadore, per il suo atteso incontro con il clero locale. Uno scambio di domande e risposte fra i sacerdoti e il Papa che è iniziato con la celebrazione dell'Ora sesta e si è concluso verso le 13. A riferire sui contenuti dell'incontro è il direttore della Sala Stampa Vaticana, e nostro direttore generale, padre Federico Lombardi, intervistato da Roberto Piermarini:
R. - Dieci domande fatte da dieci diversi sacerdoti, che hanno toccato vari argomenti. Alcuni argomenti sono facilmente indicabili: il problema della formazione di giovani e della loro coscienza morale, i problemi della vita sacerdotale, le priorità del ministero nella situazione attuale della pastorale in Italia e nell’evoluzione della situazione storica attuale. Ma anche alcuni temi di attuale importanza come l’evangelizzazione e il dialogo. Il dialogo rispettoso con le altre religioni, in un contesto di forte immigrazione, ma anche la questione - sempre delicata e che tocca anche molte persone e tanti sacerdoti - dei divorziati risposati o conviventi e, quindi, come conciliare misericordia e verità. Ancora, il tema del Concilio e della fedeltà al Concilio e al suo spirito. Argomenti, quindi, molto ampi e molto vari che il Papa aveva già affrontato anche altre volte nei suoi interventi e nei suoi documenti e che sono stati toccati in modo molto vivo: i sacerdoti presenti pendevano, veramente, dalle sue labbra.
D. - In che clima si è svolto l’incontro?
R. - E’ stato un clima di grande gioia e di grande attenzione. I presenti erano circa 400 sacerdoti delle due diocesi. Il Papa ha risposto con la sua abituale chiarezza e rapidità a tutte le domande, che gli sono state fatte e che esprimevano bene - credo - i principali interrogati che questi sacerdoti avevano nel cuore. C’era, quindi, una grandissima attenzione. C’è stato anche un grande applauso a scena aperta e poi, naturalmente, gli applausi conclusivi.
D. - Quindi il Papa era soddisfatto al termine dell’incontro?
R. - Certamente. Mi pare che tutti fossero soddisfatti: i sacerdoti da una parte e il Santo Padre dall’altra. E’ sempre un momento molto bello quello dell’incontro con i sacerdoti per il Papa. Lo ha detto egli stesso. Non erano soltanto loro a ringraziare lui, ma anche lui a ringraziare loro per l’accoglienza e per il clima di questo incontro.
Radio Vaticana
PAPA/ BENEDETTO XVI: L'EVOLUZIONISMO NON SPIEGA TUTTO
P. Lombardi riferisce di incontro con sacerdoti a Auronzo
Auronzo, 24 lug. (Apcom) - Il Papa torna a parlare di evoluzione e creazione. L'occasione è un incontro con 400 sacerdoti delle diocesi di Belluno-Feltre e Treviso, che si è svolto oggi ad Auronzo, a pochi chilometri dalla casa di Lorenzago di Cadore, dove Benedetto XVI sta trascorrendo le sue vacanze.
Un sacerdote gli ha domandato del senso di disperazione che coglie alcuni giovani e del disprezzo della vita che conduce fino al suicidio. Benedetto XVI - a quanto riferito da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana - ha iniziato a rispondere sottolineando che "nella cultura attuale molti hanno difficoltà a provare il senso della vita".
Il Papa teologo, poi, ha fatto riferimento al dibattito su creazione ed evoluzione. "Non vi è un'assoluta alternativa tra l'evoluzione e l'opera del Dio creatore", ha detto Benedetto XVI a quanto riferito da padre Lombardi. "L'evoluzione c'è, ma non basta una visione puramente evoluzionistica per rispondere alle grandi domande". Per il Papa, è necessario "riconoscere la ragione creatrice" per "ritrovare il senso della vita" e concepire la "dignità umana".
CHIESA/ PAPA: DIVORZIATI MEMBRI DI CHIESA NONOSTANTE DIFFICOLTA'
P. Lombardi riferisce di 'question time' con sacerdoti veneti
Lorenzago di Cadore, 24 lug. (Apcom) - I divorziati vanno comunque considerati "membri della Chiesa": lo ha spiegato il Papa, intrattenendosi con 400 sacerdoti ad Auronzo (Belluno). Benedetto XVI rispondeva, in particolar modo, ad una domanda di uno di essi sulla pastorale dei divorziati risposati.
"Il Papa ha insistito innanzitutto sulla preparazione al matrimonio, sulla necessità, cioè, di aiutare a riscoprire la visione cristiana del matrimonio, che è uno per tutta la vita", ha riferito padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, a conclusione dell'incontro. "Poi ha parlato dell'accompagnamento delle coppie in crisi, e della necessità di verificare se il matrimonio sacramentale c'era o no, cioè sulla sua nullità".
Infine, Benedetto XVI "ha insistito molto sull'affetto e la partecipazione per le difficoltà", esortando i cristiani a comportarsi "in modo che ci si possa sentire amati da Cristo e membri della Chiesa anche in situazioni di difficoltà".
PAPA: SOSTANZA CRISTIANESIMO NON E' PACCHETTO DI DOGMI
(ASCA) - Auronzo, 24 lug - ''La sostanza del cristianesimo non va considerata semplicemente come un pacchetto di dogmi'', ma come il fatto che Dio c'e' e ci e' vicino in Gesu' Cristo. Cosi' il papa nell'incontro con i 400 sacerdoti di Treviso e Belluno, ad Auronzo di Cadore. Secondo quanto riferito ai giornalisti da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, Benedetto XVI ha aggiunto che il modo migliore di testimoniare Dio agli uomini e' di annunciarlo nella vita di tutti i giorni, ''con amore, fede e speranza''. Ed un aiuto puo' arrivare in questo senso dalla Madonna e dai Santi, che - ha sottolineato Benedetto XVI - ci accompagnano verso Dio. Ratzinger ha parlato di ''ricchezza'' e ''bellezza'' dell'amore di Dio. Quella cattolica - ha proseguito e' la religione dell'et-et: ''con i piedi in terra e gli occhi rivolti verso il cielo. Pertanto una buona pastorale, secondo Ratzinger, ''aiuta a vedere la bellezza di tutti i doni''. A questo punto del suo intervento e' scattato un forte e prolungato applauso - l'unico dell'incontro - da parte dei 400 sacerdoti presenti. I cattolici - ha proseguito Benedetto XVI - sono invitati ad essere uomini secondo i doni che hanno ricevuto e riconoscono che la luce di Dio da' senso e splendore a tutto il mondo. E da' senso, appunto, anche alla vita.
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