15 gennaio 2008

CLAMOROSO DIETROFRONT DEI DOCENTI ILLUMINATI: "MAI AVUTO INTENTI CENSORI" :-)))


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Che cosa sara' successo? I docenti hanno finalmente letto il discorso dell'allora cardinale Ratzinger, tenuto a Parma, nel 1990?
Sono forse preoccupati per la possibile accusa di essere gli ispiratori della protesta?
Hanno letto l'Osservatore Romano?
Oppure...piu' semplimente sono terrorizzati all'idea che il Papa rinunci alla visita? :-)


LETTERA CHIARIMENTO DOCENTI: MAI AVUTO INTENTI CENSORI
"In altro contesto sua visita sarebbe stata la benvenuta"

Roma, 15 gen. (Apcom) - "Nessuno, tantomeno i docenti della Sapienza, vuole esercitare un arrogante diritto censorio sulla liberta' di espressione del pensiero religioso, o politico che sia, in nome di un laicismo di stato". Lo si legge in una nuova lettera scritta dai docenti della Sapienza, gli stessi che il 22 novembre siglarono una missiva nella quale chiedevano al rettore di riflettere sulla opportunità di fare intervenire il Papa alla inaugurazione dell'anno accademico.
La lettera precisa che all'epoca i docenti ritennero "non giusto il contesto offerto dalla inaugurazione dell'anno accademico, cui partecipa un pubblico di docenti e studenti di diversa formazione politica e religiosa, per una visita del Papa, o di qualsiasi altra autorita' religiosa o politica che non si rapporti direttamente all'accademia". "Infatti - proseguono - insegnare ai giovani è una grande responsabilità che richiede di prescindere in ogni momento dalle proprie convinzioni religiose e ideologiche. La presenza del Papa alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico propone invece una interpretazione e lettura del mondo ben precisa, che pone la fede innanzi ad ogni percorso della conoscenza. Tale posizione puo' risultare - aggiungono - come troppo spesso e' avvenuto in passato, fonte di censura della conoscenza e non di confronto libero del sapere".
"In un altro, diverso contesto la visita del Papa alla Sapienza sarebbe benvenuta - si legge nella nuova lettera - come qualsiasi forma di dialogo e confronto fra culture diverse. Nessuno, tantomeno i docenti della Sapienza, vuole esercitare un arrogante diritto censorio sulla liberta' di espressione del pensiero religioso, o politico che sia, in nome di un laicismo di stato, come afferma anche Galli della Loggia sul Corriere della Sera di oggi".

Il 14 novembre del 2007 il professor Marcello Cini, docente emerito dell'ateneo, inviò una lettera aperta al Rettore, pubblicata dal Manifesto. La lettera esprimeva il disappunto per la decisione del Rettore di invitare Papa Benedetto XVI a tenere la Lectio Magistralis di apertura dell'anno accademico dell'Università La Sapienza.
Pochi giorni dopo, il 22 Novembre 2007 e non il 10 Gennaio come talvolta erroneamente affermato, alcuni docenti della Sapienza, che condividevano le opinioni di Marcello Cini, hanno sentito il dovere di appoggiare questa sua iniziativa, inviando una seconda lettera al nostro Rettore Renato Guarini nella quale si chiedeva di rinunciare a questo invito. In queste due lettere, inviate due mesi fa, non c'era alcun intento censorio nei confronti del Papa, bensì il desiderio di una parte della comunità accademica di esprimere la propria opinione in merito alla decisione del Rettore. Queste lettere, infatti, erano rivolta al Rettore che aveva fatto la scelta di inaugurare l'anno accademico, momento simbolico per l'inizio di un percorso formativo, proponendo come docente Benedetto XVI, ossia il maggior rappresentante culturale di una confessione religiosa.

I mezzi di comunicazione di massa, che raramente rivolgono la loro attenzione al mondo scientifico e universitario, dedicano oggi l'apertura dei giornale e dei telegiornali a una lettera che si intendeva essere una lettera privata di un gruppo di docenti al loro Rettore, ignorando invece la lettera aperta, pubblica di Marcello Cini, inviata due mesi fa come quella qui in oggetto. Questa posizione da vigore e incoraggia schieramenti estremisti che nulla hanno a che vedere con la discussione avvenuta due mesi fa tra docenti e Rettore.

Speriamo che questo evento, che sulla stampa ha acquisito connotati che non favoriscono il dialogo, possa invece incoraggiare un confronto sulla libertà del pensiero laico, non confessionale ne' politico, nelle istituzioni di formazione dei giovani, per arrivare nel caso a un confronto sui luoghi della fede e i luoghi della conoscenza, e su come e quando e dove sia lecito intrecciare fede e ragione.

Giancarlo Ruocco Direttore del Dipartimento di Fisica "Sapienza" Universita' di Roma

Troppo comodo, signori...troppo comodo!
Mi pare che vogliate semplicemente prendere le distanze da eventuali contestazioni violente. Mi dispiace ma ho letto le vostre interviste, vi ho visto anche oggi in tv, e non posso accettare le giustificazioni contenute in questa terza lettera.
Detto questo, e' sempre bene tornare sui propri passi :-)
Quanto ai media...beh...ad eccezione di qualche quotidiano, la mia stima e' scesa ancora piu' in basso...
R.

7 commenti:

Luisa ha detto...

Ed io ho visto Cini su Euronews....vi assicuro che non solo non c`era la minima ombra di ripensamento nelle sue parole...ma la conferma del rifiuto...."...nessuno di noi ha bisogno di un autorità (il Papa) che viene dall`esterno per dirci ciò che è giusto e ciò che non lo è..."... propositi di una grande profondità veramente, da vedere per crederci.

mariateresa ha detto...

tutti a quel paese con vanga e carriola, anche loro.

Anonimo ha detto...

Ricordiamoci bene di questa gente perchè per causa loro e per chi gli regge bordone l'Italia è veramente un paese di spazzatura. Da oggi non siamo più un paese libero.

Mi vergogno di essere italiana!

Anonimo ha detto...

Cara Luisa, abbiamo visto il vero volto di queste persone e avere costretto il Papa a rinunciare alla visita alla Sapienza rimarra' come macchia indelebile sulla carriera di questi docenti.

Anonimo ha detto...

Chiamarli docenti è un lusso....... visto che non sanno neanche leggere.

Syriacus ha detto...

Ho appena sentito su RaiNews la sintesi-commento della storia, redatta da un loro vecchio giornalista con due metri di pelo sullo stomaco (e tanta arroganza) : la sostanza è che il Papa, rifiutando, avrebbe esacerbato ed esasperato ed ingigantito qualcosa di molto minore e puramente simbolico etc... Non ci sarebbero mai stati veri intenti censori (e anche se sì, non certo si voleva impedire al Papa la visita..) . Insomma: vogliono aver loro ragione.
..Però, avendo appana letto l'intervista allucinante a Flores d'Arcais (loro corifeo-ombra, dal pulpito di Micromega -ma Paolo, scusa, il tuo PD è lo stesso della Binetti??-), ho irrevocabilmente concluso: poche storie, 'sti qua non hanno alibi!!

Syriacus ha detto...

Ah, e guardate la BBC come continua sulla vecchia 'party line'..!!!

http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/7188860.stm