12 gennaio 2008
I gruppi studenteschi di sinistra della Sapienza preparano l'accoglienza al Papa che ha parlato alla Sorbona e insegnato a Tubinga!
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Comitato di accoglienza La Sapienza
“Mussi ha rovinato il diritto allo studio,Veltroni ruba le case al popolo e il Papa è la riedizione moderna dell’oscurantismo medievale. In un colpo solo vengono in tre a farsi contestare”. I collettivi si preparano per il 17
Roma. I gruppi studenteschi di sinistra dell’Università La Sapienza di Roma vogliono contestare Papa Benedetto XVI che il 17 gennaio sarà nell’ateneo romano per l’inaugurazione dell’Anno Accademico.
L’invito aveva già provocato, a novembre, la reazione scomposta di alcuni professori di ispirazione marxista. Il 14 s’era sollevata la penna del fisico Marcello Cini, che al rettore spiegava quanto la visita del Papa fosse “improvvida e lesiva dell’immagine de La Sapienza nel mondo”.
Questo benché alcuni studenti cattolici facessero notare quanto l’immagine della Sapienza nei fatti (“non figura più neanche tra le prime 150 università del mondo”) sia difficile da ledere “ulteriormente”.
Il 23 novembre un gruppo di cinquantasei professori, “fedeli alla ragione”, si dichiaravano d’accordo con Cini auspicando che “l’incongruo evento”, la visita di Benedetto XVI, potesse essere annullato. Ma adesso la palla è passata agli studenti organizzati.
L’8 gennaio, nella facoltà di Giurisprudenza, si è tenuta un’assemblea collettiva delle sigle che compongono la sinistra universitaria. In quell’occasione è stata decisa e lanciata la mobilitazione, proseguita poi attraverso Internet, con pingui catene di e-mail.
Martedì prossimo un’assemblea allargata ai cinquanta professori “anti ratzingeriani” studierà con precisione la logistica delle contestazioni. “L’occasione è magnifica – spiegano–in un sol colpo vengono a farsi spernacchiare il ministro Mussi, il sindaco Veltroni e persino il Papa”.
D’altra parte un volantino che circola tra gli studenti spiega che Mussi ha “rovinato” il diritto allo studio, Veltroni “ruba le case al popolo” e Benedetto XVI è semplicemente la “riedizione moderna dell’oscurantismo medievale”.
La prefettura e la polizia saranno schierate con discrezione all’interno e all’esterno dell’università. Agenti in borghese, ma anche in tenuta antisommossa. Sono “misure di routine – assicurano in prefettura – Potrà esserci qualche slogan, un uovo forse, ma non crediamo sussistano seri rischi provenienti dagli studenti”.
Loro, i ragazzi de sinistra, promettono qualcosa in più di semplici fischi e lazzi: “Siamo tanti e il Papa antiabortista non passerà”.
Così, se il piano dovesse funzionare (ancora alcuni dettagli sono da decidere), Benedetto XVI sarà contestato da giovani ragazzi vestiti da donna nel percorso che separa il maestoso piazzale della Minerva dall’aula del rettorato, dove è prevista la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico.
“Cercheremo di invadere pacificamente anche la sede del rettorato –
promettono – E se ci respingeranno faremo un sit in nell’anticamera”.
La contestazione al ministro dell’Università di turno è prassi (Caterina Perniconi, portavoce di Fabio Mussi è sconsolata: “Ci siamo abituati – dice – chiunque entra lì viene asfaltato”).
Ma quella all’indirizzo del Papa potrebbe creare, se possibile, ulteriore imbarazzo in rettorato (che per la cronaca si affida ufficialmente, su tutto, al “no comment”). E infatti si sussurra che ci sia stato un incrocio di telefonate tra rettore, prefettura e sacri palazzi. “Prevenire è meglio che curare” – spiega un funzionario della Sapienza – il che significa polizia poco visibile (ma presentissima) e “nessuna occasione di vedere il Papa fuori dagli edifici del rettorato”.
Alla Sapienza c’è anche una discreta presenza di studenti cattolici e organizzati.
Per loro, come spiega un volantino gemello eppur tanto diverso da quello redatto dai collettivi di sinistra, la visita di Benedetto XVI sarà un’occasione “di testimonianza”, da parte di un uomo “capace ancora di sfidarci e guidare la ricerca della ragione”.
Mercoledì prossimo, due giorni prima della visita, mentre i collettivi si riuniranno per organizzare la contestazione, gli appartenenti alla cappella universitaria (che sarà visitata dal Pontefice) daranno vita a una veglia di preghiera e raccoglimento. Vivranno così la vigilia della visita nella dignità sacrale di una chiesa fondata sessant’anni fa dai padri gesuiti, che tuttora ne officiano le funzioni religiose.
© Copyright Il Foglio, 12 gennaio 2008
Non ci sono parole...che democrazia...che apertura mentale.
Sappiate, cari ragazzi, che Benedetto XVI ha insegnato nelle piu' prestigiose universita' tedesche, che ha parlato nell'aula magna delle piu' grandi universita' del mondo (per esempio la Sorbona).
Pensate davvero di mettergli paura contestandolo? Siate seri e riflettere sul fatto che occorre usare la ragione e non imporre il silenzio al prossimo.
Raffaella
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10 commenti:
questa è la vera immagine di coloro che si riempiono la bocca di termini come: dialogo, confronto, tolleranza. La loro vera natura è questa sono talmente indottrinati da non accettare neanche forse perchè non ne sono capaci un leale confronto. Sono più razzisti dei veri razzisti . Povera Università come è scesa in basso e continuerà così fino a quando non tornerà ad essere un luogo di studio, di confronto forte ma leale e di arricchimento.
Una vergogna tutta Italiana.
Complimenti.
E dire che credono far prova di intelligenza ,di combattere l`oscurantismo medioevale del Papa, si rendono conto che sono loro ad avere la ragione oscurata da ideologie sclerotizzate ?
Un combat d`arrière-garde!
Pietoso, veramente bella immagine che rischia di dare un`università italiana all`estero!
Comunque si auto-screditano, possiamo contare su di loro per far capire all`opinione pubblica da che parte stanno la libertà,la tolleranza, l`intelligenza e la ragione....
Tranquille ragazze, il tutto si risolverà in una fantastica figuraccia dei cosiddetti "illuminati" studenti dei collettivi di sinistra con annessi e connessi "illuminati" professoroni marxisti. La Sapienza, lo sappiamo, è solo la più antica università in Europa, non certo la più qualificata e qualificante. Ben venga una buona dose di vergogna su di loro.
Alessia
francamente sarei un pò preoccupato se costoro non stessero pensando di contestare il Papa. Vorrebbe dire che gli è indifferente e che è irrilevante.
Suvvia...anche loro hanno bisogno di qualche stimolo. Castro se la passa male, la Cina è tutto tranne che un mito e i soviet sono crollati. In attesa degli studenti del domani che lotteranno per Maometto, restano solo Galileo e l'aborto come vessillo dei diritti umani
Il problema è che la maggiorparte degli studi che si fanno nelle università italiane non hanno un valore intrinseco, ma servono solo ad acchiappare il pezzo di carta, che servirà, con qualche spintarella, a sistemarsi, forse. E che questo sistema genera un circuito perverso fra studenti e professori, peggio di una cosca mafiosa. Farebbero bene il papa e tutta la chiesa lasciar perdere gli intellettuali e rivolgersi, come fece Gesù, agli analfabeti che si guadagnano il pane.Ogni volta che la chiesa spera di illuminare gli illuministi, finisce male, quest'ultimi non rinunceranno mai al potere acquisito tagliando teste, senza pentimenti. Cordiali saluti, Eufemia.
IO non starei lì a sprecare tante parole. Una solo: sono dei violenti. E i 50 professori sono istigatori della violenza. L'anticamera del terrorismo...
Parafrasando il titolo del più recente cimento di uno dei massimi Illuminati :
" Perché non possiamo dirci universitari (e meno che mai sapienti)"
(...E meno male che le ideologie erano "finite"..!!)
Io sono di milano. Giovedì andrò a roma a difendere il Papa. Spero non si arrivi allo scontro fisico, perchè bisogna difendere la Grande ragione dalla piccola ragione, bisogna difendersi da coloro che pensano di essere gli unici possessori della ragione ma non sanno che non esiste nulla di più razionale della fede.
Invece di affrontare da uomini le questioni, l'unica cosa sensata da fare pare essere dar contro al Papa e alla Chiesa...non tanto per un motivo valido ma solo per dare contro, solo per ideologia, non per l'uso della ragione! Se solo si accorgessero di quanto si diventi più uomini avendo fede nell'Unico che può valorizzare la ragione. Perchè chi per esprimersi deve usare violenza, significa che non ha molto da dire...
Forse non dovrei dirlo per vitare di comportarmi come loro.. ma sotto sotto, dopo che hanno impedito al Papa di parlare, non riesco a non dirlo: SONO FELICE CHE COME LORO NON HANNO VOLUTO IL PAPA, COSI' IL RETTORE HA IMPEDITO CHE MANIFESTASSERO ALL'INTERNO DELL'UNIVERSITA'. Sono italiano e me ne vergogno.. perchè fino a che si parla di rifiuti, ok il problema è grave ma risolvibile, ma quando si impedisce al Papa di parlare all'Università la situazione è già irrimediamilmente precipitata. Ricordatevi solo che la lezione gli Usa ce l'hanno già data: il Presidente iraniano è potuto intervenire all'Università americana. Non dico altro. I commenti potete trarli da soli..
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