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Il Pontefice verrà ospitato al Seminario dal 28 luglio all'11 agosto. Pürgstaller: la città sarà pronta
Papa, vacanze a Bressanone
Il vescovo: due Angelus in piazza. Durnwalder: siamo onorati
BOLZANO — Papa Ratzinger trascorrerà le vacanze estive al seminario di Bressanone dal 28 luglio al 11 agosto prossimi. L'annuncio è stato dato ieri dal vescovo Wilhelm Egger: «Sua Santità ha deciso di accettare il nostro invito come ha fatto in passato quando era cardinale». È certo che Benedetto XVI reciterà l'Angelus in piazza del Duomo il 3 e il 10 agosto. Soddisfatto il sindaco Pürgstaller: «Siamo pronti ad accoglierlo». Il vescovo di Trento, Bressan: «Porte aperte anche da noi». Durnwalder: «Siamo tutti onorati».
© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 7 marzo 2008
La visita del Pontefice
A Bressanone Soddisfatti il sindaco e il responsabile dei commercianti
Pürgstaller: «Città pronta Occasione da sfruttare»
Astner: «Al lavoro già dai prossimi giorni»
Prevista la massima affluenza di fedeli nelle domeniche in cui reciterà la preghiera tra la popolazione
BOLZANO — Bressanone caput mundi. Dal 28 luglio all' 11 agosto le vacanze del Papa daranno alla cittadina altoatesina una visibilità mondiale.
Il Seminario maggiore e piazza del Duomo in particolare, ma tutta la città in generale, saranno conosciuti in tutto il mondo. Un'occasione, ma anche un bel banco di prova. In ogni caso sarà una figura, che poi sia bella o una «figuraccia », dipende da cosa e quanto faranno le realtà locali da qui al 28 luglio, e anche nei mesi successivi.
Il sindaco della città, Albert Pürgstaller, non nasconde la propria soddisfazione. «È una bellissima notizia che dà grande lustro alla nostra città. È un grande onore che il Pontefice abbia scelto Bressanone per le vacanze estive. Oltretutto il Papa è stato già molte volte qua da noi e il fatto che abbia accettato il nostro invito dimostra che ha ottimi ricordi della nostra area. Questo ci fa piacere e ci responsabilizza, ci aspettano mesi di lavoro intenso. Ci teniamo a far diventare, i giorni che Benedetto XVI trascorrerà a Bressanone, i più belli possibile per lui è per tutta la città. Per adesso lasciatemi lanciare il primo benvenuto al Papa».
Il primo cittadino capisce che le vacanze del Papa sono una grande occasione promozionale. «È un evento enorme — ammette Pürgstaller — che richiede idee chiare, organizzazione e un lavoro intenso. Tuttavia mi sento di dire che Bressanone è pronta. La città ha esperienza nell'organizzazione di grandi eventi. Non dimentichiamo che qui nel 2009 si svolgeranno i campionati mondiali Under 18 di atletica leggera. Il metodo organizzativo di quell'evento ci sarà utile nei prossimi mesi, quando con i membri della comunità ecclesiastica, i commercianti e le autorità provinciali e vaticane, dovremo organizzare ogni dettaglio di quel periodo». Facile prevedere che le giornate nelle quali Bressanone sarà più sotto pressione saranno il 3 e il 10 agosto, le domeniche nelle quali Benedetto XVI reciterà l'Angelus in piazza del Duomo. «Penso di sì — ammette Pürgstaller —. Arriveranno moltissimi fedeli e la città dovrà essere accogliente ma non caotica. Ci prepareremo a dovere».
Anche il fiduciario di Bressanone dell'Unione Commercio, Hans Astner, è soddisfatto della notizia e pronto al gran lavoro che lo aspetta: «L'ho appena saputo. Il primo commento che mi viene in mente è che si tratta di una bellissima notizia per tutto l'Alto Adige e per Bressanone in particolare. Bressanone sarà conosciuta in tutto il mondo cristiano. La città in quel periodo è sempre piena. Quest'anno sarà ancora più piena ».
La notizia è ufficiale solo da poche ore, ma a Bressanone non sembrano intenzionati a perdere tempo. Se il Landeshauptmann Luis Durnwalder ha dichiarato proprio ieri che vuole conoscere le esigenze delle autorità ecclesiastiche, Astner annuncia: «Incontrerò il sindaco nei prossimi giorni. Alla fine di luglio non manca moltissimo. Dobbiamo metterci al lavoro quanto prima». È presto per parlare di idee: «Abbiamo appena appreso la notizia. Probabilmente sarà messo in piedi un comitato con autorità pubbliche ed ecclesiastiche».
D. V.
© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 7 marzo 2008
Il presule trentino
Bressan soddisfatto «Qui porte aperte»
Silvia Senette
TRENTO — «L'arrivo del Santo Padre nella nostra regione, anche se non nel territorio della provincia di Trento, è un grande onore». A rallegrarsi per il periodo di ferie che porterà Papa Benedetto XVI a Bressanone, dal 28 giugno all' 11 luglio prossimi, è l'arcivescovo di Trento. Monsignor Luigi Bressan, raggiunto al telefono, esprime «grande soddisfazione» per la scelta del pontefice di godere delle bellezze del panorama locale, ospite del seminario maggiore di Bressanone.
Una decisione comunicata ieri da un comprensibilmente orgoglioso vescovo di Bolzano, Wilhelm Egger, ma che alla Curia di Trento non era ancora stata resa nota ufficialmente.
Il ritorno di Joseph Ratzinger in terra altoatesina era molto atteso dai sudtirolesi, ma anche dal Papa che aveva espresso il desiderio di tornare alle antiche e semplici abitudini di quando, da vescovo, era ospite del seminario nella stessa stanza che lo ha visto raccolto in preghiera per un decennio. Nella sua visita potrebbe essere accompagnato, come in passato, dal fratello.
«La sua permanenza sarà piuttosto lunga — prosegue monsignor Bressan — ma il pontefice viene per riposare, non per viaggiare e visitare altre zone. Non credo che in due settimane avrà modo e tempo di poter far visita anche alla diocesi di Trento. Se così fosse, però, sarebbe chiaramente accolto a braccia aperte così come abbiamo fatto ogni volta che è venuto in visita quando era ancora cardinale, sia a Trento sia a San Romedio». Le istituzioni locali della nostra provincia avranno quasi quattro mesi per organizzare eventuali delegazioni e occasioni di incontro con il Santo Padre. Difficile, invece, è un'iniziativa da parte della Curia trentina: «Credo che le delegazioni politiche saranno molto ristrette in periodo di vacanza — conclude Bressan —. A livello diocesano, invece, sarà difficile recarsi in Alto Adige».
© Copyright Corriere dell'Alto Adige, 7 marzo 2008
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