15 marzo 2008

La Via Crucis di mons. Rahho: una riflessione di padre Lombardi


Vedi anche:

Rai, condanna per puntata sui preti pedofili

Allarme in Vaticano: un matrimonio fallito su 5 annullato dalla Sacra Rota

La scomparsa di Chiara Lubich nei commenti dell'Osservatore Romano

«Cristiani in Iraq, vittime innocenti di una guerra infinita». Accattoli intervista il cardinale Martino

Benedetto XVI: ragazzi, non perdete l’anima per inseguire il successo

Il Papa ai giovani di Roma: "L'uomo ha la spaventosa possibilità di essere disumano, di rimanere persona vendendo e perdendo al tempo stesso la propria umanità" (Omelia pronunciata dal Papa nel corso della Celebrazione Penitenziale con i giovani di Roma)

Il Papa ha confessato sei giovani: "Non c’è niente di meglio che avere a che fare con Gesù" (Rondoni)

Alla luce della pubblicazione del Summorum Pontificum negli "Acta" è stato corretto il testo del motu proprio

Il motu proprio “Summorum Pontificum” esce dal bagnomaria. In bella copia (Magister)

Pubblicato sugli Acta il «Summorum pontificum» con importantissime novità sul "gruppo stabile" e sul vescovo che "non vuole" acconsentire...

Tragica morte di Mons. Faraj Rahho: lo speciale di "Avvenire"

Cristiani e musulmani uniti nel lutto per l'arcivescovo Rahho (Osservatore Romano)

IRAQ, IL GENOCIDIO STRISCIANTE: SIAMO DI FRONTE A UNA VERA PULIZIA ETNICA

Lunedì prossimo il Papa presiederà una Messa in suffragio di mons. Rahho

RISOLTO IL PROBLEMA DEL BLOG. UN CONSIGLIO: SCANNER CON ANTIVIRUS

Si è spenta Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari. Il Papa: una vita spesa per la fratellanza tra i popoli e segnata dall'amore per Gesù abbandonato

"Un Cristianesimo che va d'accordo con tutto e che è compatibile con tutto è superfluo". Intervista al cardinale Joseph Ratzinger (2002)

Monsignor Faraj Rahho: "Il martire dei dimenticati". Il dolore del Papa (Eco di Bergamo)

Il vescovo di Mosul è morto. Tutto come previsto, perché nessuno ha mosso un dito per lui (Farina per "Libero")

La Via Crucis di mons. Rahho: una riflessione di padre Lombardi

La comunità cristiana irachena ha dato ieri l’ultimo saluto a mons. Paulos Faraj Rahho, arcivescovo di Mossul dei Caldei, ritrovato morto giovedì scorso dopo essere stato rapito il 29 febbraio. Durante i funerali, celebrati in una località a pochi chilometri da Mossul, il patriarca di Babilonia dei Caldei, il cardinale Emmanuel III Delly, ha ricordato la testimonianza coraggiosa del presule ribadendo che la Chiesa non cerca mai la vendetta. La cerimonia si è svolta nella stessa chiesa dove già erano state celebrate le esequie dell'autista e delle due guardie del corpo del presule, uccisi dagli aggressori nel corso del sequestro.

Lunedì prossimo Benedetto XVI presiederà nella Cappella Redemptoris Mater, in Vaticano, una Santa Messa in suffragio di mons. Rahho. Su questa drammatica vicenda ascoltiamo la riflessione del nostro direttore, padre Federico Lombardi.

Mons. Rahho, arcivescovo di Mossul dei Caldei in Iraq, era stato sequestrato da un gruppo di terroristi il 29 febbraio, all’uscita della chiesa dove aveva appena terminata la celebrazione della Via Crucis del venerdì con i suoi fedeli. Ora anche la sua personale Via Crucis, quella della sua vita insieme alla sua Chiesa e al suo popolo, si è conclusa con la morte. Restiamo attoniti davanti a tanta inumana, incomprensibile, misteriosa crudeltà. Mysterium iniquitatis. Mistero del male e della sua potenza. Ad esso risponde il sangue dei martiri, uomini di pace, di amore che oltrepassa l’odio e la morte.

Tornano alla mente mons. Romero, ucciso mentre celebra l’Eucaristia a San Salvador, il cardinale Posadas Ocampo a Guadalajara in Messico, i vescovi colombiani Duarte Cancino e Jaramillo, uccisi dai guerriglieri, il nunzio mons. Courtney ucciso in Burundi … e per ogni vescovo quanti preti, quanti fedeli, quanti innocenti uccisi nelle Americhe, in Africa, in Asia! Dove il popolo muore, muore la Chiesa insieme a lui, perché ne è parte viva. E non può non essere così.

Ma la piccola comunità cristiana in Iraq, nella sua fragilità numerica, appare particolarmente bisognosa della nostra solidarietà e della nostra preghiera. Comunità antichissima, sopravvissuta a innumerevoli vicende, nella drammatica situazione attuale rischia veramente la quasi estinzione.

Nel suo telegramma di condoglianze il Papa prega perché “questo tragico evento serva a costruire nella martoriata terra dell’Iraq un futuro di pace”, e tutti ci auguriamo che tanta violenza scuota e risvegli la coscienza di tutti coloro che possono contribuire con più efficacia alla costruzione della pace. Nella fede, dopo il compimento della Via Crucis, attendiamo la risurrezione.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: