2 maggio 2008

Con coraggio e generosità, la Chiesa offra a tutto il popolo cubano la speranza di Cristo: l’esortazione del Papa ai presuli cubani (Radio Vaticana)


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Con coraggio e generosità, la Chiesa offra a tutto il popolo cubano la speranza di Cristo: l’esortazione del Papa ai presuli cubani in visita ad Limina

Un discorso all’insegna della speranza verso l’avvenire: è quello rivolto stamani da Benedetto XVI ai vescovi di Cuba, ricevuti in udienza in occasione della visita ad Limina. Il Papa ha incoraggiato i presuli cubani a dedicarsi all’educazione dei giovani, alla formazione del laicato, a promuovere i valori della famiglia e del matrimonio. Ancora, ha chiesto un maggiore accesso dei cattolici ai mass media e un numero sufficiente di luoghi di culto per le esigenze pastorali della Chiesa cattolica. L’indirizzo d’omaggio è stato rivolto dal presidente della Conferenza episcopale cubana, l’arcivescovo di Camagüey, Juan García Rodríguez. Il servizio di Alessandro Gisotti:

“In questo momento della storia” la Chiesa di Cuba è chiamata “ad offrire a tutta la società cubana l’unica vera speranza: Cristo nostro Signore”: è l’esortazione di Benedetto XVI ai presuli dello Stato caraibico. Proprio questa speranza, ha aggiunto, è “la forza che ha mantenuto i credenti cubani saldi nel cammino della fede e dell’amore”. Per tale motivo, ha proseguito, la promozione della vita spirituale “deve tenere un posto centrale nelle aspirazioni e progetti pastorali”. Il Pontefice ha sottolineato la sua “vicinanza spirituale” alla Chiesa di Cuba, ricordando “i legami di comunione” che sempre hanno caratterizzato i vescovi cubani e la Sede Apostolica. E qui il Papa ha rammentato il recente viaggio a Cuba del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone. Benedetto XVI ha così messo l’accento “sulla vitalità della Chiesa” di Cuba:

“La vida eclesial cubana ha experimentado un cambio profondo…”

“La vita ecclesiale cubana”, ha rilevato, “ha sperimentato un cambiamento profondo”, in particolare con la storica visita di Giovanni Paolo II dieci anni fa. “Nonostante le molte difficoltà e limitazioni”, ha detto, è stato sviluppato un “intenso lavoro pastorale” che ha contribuito “a rafforzare lo spirito missionario in tutte le comunità ecclesiali cubane”. Parole corredate dall’invito del Papa a proseguire negli sforzi “audaci e generosi di evangelizzazione” per portare la luce di Cristo in ogni ambito della società.

“Uno de los objetivos prioritarios del Plan de Pastoral…”

Il Pontefice ha ricordato che una delle priorità del programma pastorale elaborato dall’episcopato è la valorizzazione di un laicato impegnato “cosciente della sua vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo”. Il Papa ha incoraggiato i presuli a promuovere un autentico processo di “educazione nella fede ai diversi livelli con l’aiuto di catechisti debitamente preparati”. Fortificati “da una intensa vita spirituale e contando su una solida preparazione religiosa”, è stato il suo richiamo, i fedeli laici “potranno offrire una testimonianza convincente della fede in tutti i contesti della società” illuminandola con la luce del Vangelo. Il Papa ha inoltre auspicato che la Chiesa di Cuba “conformemente alle sue legittime aspirazioni, possa avere un accesso normale ai mezzi di comunicazione sociale”. Quindi, ha riconosciuto lo zelo pastorale che caratterizza il clero cubano, nonostante il numero ridotto di sacerdoti e i grandi ostacoli che si trova ad affrontare:

“Confío también en que el incremento de las vocaciones...”

“Confido – ha affermato – che l’incremento delle vocazioni e l’adozione allo stesso tempo di giuste misure in questo ambito, permettano velocemente alla Chiesa di contare su un numero sufficiente di presbiteri così come di luoghi di culto necessari per svolgere la sua missione strettamente pastorale e spirituale”. L’incremento delle vocazioni sacerdotali, ha ribadito, “è una fonte di speranza”. Ed ha rimarcato l’importanza della cura dei seminari che devono occupare un posto privilegiato nel cuore dei vescovi. Ai seminaristi, ha detto, va assicurata “la migliore preparazione spirituale, intellettuale e umana possibile”. Una parte significativa del discorso è stata dedicata dal Papa alla pastorale famigliare.

“Sé cuánto les preocupa la situación de la familia...”

Benedetto XVI ha enumerato le principali preoccupazioni dei vescovi cubani riguardo alla famiglia “minacciata e destabilizzata dal divorzio e dalle sue conseguenze”, “dalla pratica dell’aborto e dalle difficoltà economiche”. E, ancora, ha ricordato “le separazioni famigliari a causa dell’emigrazione ed altri motivi”. Il Papa ha esortato i presuli a “raddoppiare gli sforzi affinché tutti, specialmente i giovani”, “si sentano più attratti dalla bellezza dei valori autentici del matrimonio e della famiglia”. Allo stesso tempo, ha proseguito, “è necessario offrire i mezzi adeguati affinché le famiglie possano esercitare il proprio diritto fondamentale all’educazione religiosa e morale dei propri figli”. Benedetto XVI non ha mancato di elogiare il lavoro esemplare di tanti religiosi e religiose:

“He podido comprobar con gozo la generosidad...”

“Vedo con gioia – ha affermato – la generosità con la quale la Chiesa si dedica al servizio dei più poveri e sfortunati, ricevendo per tale motivo l’apprezzamento e il riconoscimento di tutto il popolo cubano”. Che la prossima beatificazione del Servo di Dio, padre José Olallo Valdés, è stato il suo auspicio, dia ai vescovi nuovo impulso “nel servizio alla Chiesa e al popolo cubano” per essere in ogni momento “fermento di riconciliazione, di giustizia e di pace”.

Dal canto suo, il presidente dell’episcopato cubano, l’arcivescovo Juan García Rodríguez, ha sottolineato che la Chiesa e il popolo di Cuba “salutano con speranza” l’attuale fase di cambiamento nel Paese. Mons. Rodríguez prega la Vergine della Carità, affinché questi sviluppi facciano di Cuba “una terra più fraterna e pacifica, guidata dai principi del bene comune, della sussidiarietà, della partecipazione, della solidarietà e dai valori fondamentali della verità, della carità, della giustizia e della libertà”. Il presule ha infine espresso l’auspicio che il Papa possa essere a Cuba per il 400.mo anniversario della scoperta dell’immagine della Vergine della Carità nella Baia di Nipe, avvenuta nel 1612.

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