24 luglio 2008
Conferenza stampa a Bressanone: il Papa arriva lunedì. Primo atto: la benedizione ai fedeli da una finestra della biblioteca (Alto Adige)
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Il Santo Padre sarà cittadino onorario
La cerimonia il 9 agosto nel Seminario Maggiore
L’annuncio del sindaco «D’accordo tutti i capigruppo consiliari»
BRESSANONE. La cittadinanza onoraria del Comune sarà conferita a Benedetto XVI nel corso di una cerimonia che si terrà il 9 agosto al Seminario Maggiore dove, da lunedì 28 luglio e fino all’11 agosto, il Papa trascorrerà le vacanze. Lo ha annunciato il sindaco Albert Pürgstaller: «Il Santo Padre ha, dal 1977, un consolidato legame con Bressanone. Tutti i capigruppo in consiglio comunale sono stati d’accordo nel sostenere la proposta di dichiararlo, appunto, cittadino onorario».
«La proposta di cittadinanza onoraria - ha aggiunto il sindaco - è stata già inoltrata al Santo Padre e confidiamo molto che la accetti. La cerimonia ufficiale, presente il consiglio comunale, si terrà il 9 agosto nel Seminario Maggiore cui il Pontefice, come noto, è molto legato».
L’annuncio del primo cittadino è stato fatto ieri mattina in una conferenza stampa (sono 260 i giornalisti ed i tecnici accreditati per le ferie del Pontefice) tenuta nello splendido convento della Congregazione delle Suore Terziarie di San Francesco, in via Roncato, presenti anche il rettore del Seminario Maggiore, don Ivo Muser, e Martin Pezzei, responsabile dell’ufficio stampa della Diocesi.
L’ARRIVO.
Il Papa arriverà a Bressanone lunedì a mezzogiorno, in auto (non sarà la Papamobil), dopo che l’aereo atterrerà all’aeroporto di San Giacomo a Bolzano dove il Santo Padre riceverà il saluto del presidente Durnwalder, del vescovo diocesano monsignor Egger, del sindaco di Bolzano Spagnolli, del Commissario del Governo Testi e del direttore dello scalo aeroportuale. L’arrivo al Seminario Maggiore (del percorso cittadino scriviamo a parte) «Sarà l’occasione per i fedeli di accogliere il Sommo Pontefice senza bisogno di alcun ticket», ha commentato il responsabile dell’ufficio stampa della diocesi. La cerimonia di benvenuto sarà nella piazza antistante il Seminario Maggiore alla presenza del sindaco Pürgstaller, del rettore don Moser, del decano di Bressanone don Albert Pixner. L’arrivo del Papa sarà salutato dalle note della banda musicale cittadina e dagli spari a salve da parte degli Schützen.
I TICKET.
Il responsabile dell’ufficio stampa della Diocesi ha ricordato che «In occasione dei due Angelus in piazza Duomo, i posti sono praticamente esauriti. Negli ultimi giorni abbiamo accolto altre mille richieste per altrettanti ticket: è opportuno che questi fedeli arrivino in piazza alle 9.30 del mattino per avere i posti a disposizione.
LA MOBILITÀ.
In occasione dei due Angelus del 3 e del 10 agosto - ha precisato il sindaco Pürgstaller - il traffico urbano sarà interdetto dalle 5 alle 17 «ma i residenti potranno comunque circolare. La fascia oraria di chiusura è stata tenuta più ampia possibile: verificheremo in occasione del primo Angelus se il provvedimento sarà sufficiente. Se il deflusso dovesse rivelarsi più semplice, è evidente che la riapertura alla circolazione interna potrà essere anticipata. Lo sforzo che abbiamo fatto in questo specifico settore è stato molto intenso ma confidiamo, soprattutto per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico, che risulti funzionale. Personalmente non ho dubbi in merito, grazie anche al prezioso contributo avuto dall’assessorato provinciale».
LE TRASFERTE.
Top secret, assoluto, sugli eventuali spostamenti del Santo Padre. Sono stati confermati «i sopralluoghi in alcune località della provincia che potrebbe essere altrettante metè del Pontefice ma ogni decisione verrà presa dal segretario del Papa». Nessuna conferma, per il momento, ma le destinazioni più probabili - sulla scorta proprio dei sopralluoghi eseguiti - sono il santuario mariano di Pietralba, la casa natale del Santo Giuseppe Freinademetz a Oies in Alta Badia, la zona di Casere ed ovviamente anche il cimitero di Rio Pusteria dove sono sepolti gli avi del Pontefice. L’unica certezza - confermata ieri mattina in conferenza stampa - è la presenza del Papa, la sera del 6 agosto, ad una celebrazione liturgica in Duomo alla presenza di tutto il clero della diocesi.
LA CITTÀ.
Bressanone si sta preparando, con entusiasmo, ad ospitare Benedetto XVI. Lunedì, in occasione del suo arrivo, suoneranno a festa tutte le campane. Intanto si moltiplicano i gadget legati all’evento: dalla torta speciale dedicata al Papa, alle bandierine del Vaticano che stanno spuntando in case e negozi, dai libri alle cartoline (che vanno a ruba) con in primo piano l’immagine del Papa e sullo sfondo - in fotomontaggio, ovviamente - il Duomo.
© Copyright Alto Adige, 23 luglio 2008
La compagnia della gatta Milly
Pronto il pianoforte a coda. Dormirà nell’alloggio del vescovo
BRESSANONE. Una gatta nera di nome Milly è tra i pochi che abiteranno al Seminario Maggiore durante la vacanza di Benedetto XVI. Milly è la mascotte del Seminario e sarà accudita dalla suora superiora Maria Pietà, l’unica, assieme al rettore don Ivo Muser, che abiterà all’interno dell’edificio durante la vacanza del Papa. A disposizione del Santo Padre - che con il fratello Georg (arriverà al Seminario nella giornata di martedì) condivide la passione per la musica e soprattutto per Mozart - nella biblioteca dell’edificio vi sarà un pianoforte a coda che verrà sistemato in quello che sarà lo studio del Pontefice.
«Speriamo che il Santo Padre - ha detto ieri mattina il rettore don Ivo Muser - ritrovi il Seminario che ha conosciuto durante le sue precedenti visite, la prima nel 1977 e l’ultima nel 2004 - dal 31 luglio al 13 agosto - soltanto otto mesi prima di essere eletto Papa. I lavori eseguiti di recente - ed accelerati proprio in occasione di questa sua visita - hanno modificato parte del nostro edificio ma sono sicuro che Benedetto XVI si troverà comunque a suo agio.
Avrà modo - come è sempre accaduto - di consultare la nostra biblioteca, di meditare e soprattutto di riposarsi». Scontata la domanda: non è che proprio a Bressanone potrà impostare una nuova enciclica? Risposta del responsabile dell’ufficio stampa della diocesi Martin Pezzei: «Non è da escludere. D’altra parte è proprio il Santo Padre ad aver scritto che proprio al Seminario Maggiore di Bressanone ha completato i primi quattro capitoli del suo libro Gesù di Nazaret».
Don Ivo Muser ha anche aggiunto alcune curiosità: «Il Papa dormirà nell’appartamento che abbiamo e che è riservato al vescovo: è quello che lui conosce perfettamente. A preparargli i pasti saranno le cosìdette Memores, due donne che già lavorano alla Casa Pontificia di Roma, oltre ai responsabili della nostra cucina. Il Santo Padre è di bocca buona ed apprezza anche i cibi tradizionali della nostra provincia».
© Copyright Alto Adige, 23 luglio 2008
BRESSANONE. È stato reso noto - ufficialmente - il tragitto che faranno le auto - ...
BRESSANONE. È stato reso noto - ufficialmente - il tragitto che faranno le auto - compresa quella con a bordo il Sommo Pontefice - lunedì 28 per l’arrivo in città dopo che l’aereo con il Papa sarà atterrato a San Giacomo ed avrà percorso l’Autobrennero con tanto di scorta. Uscito dal casello autostradale di Varna, il corteo arriverà in centro percorrendo la statale del Brennero, quindi imboccherà viale Stazione, attraverserà la zona pedonale (che verrà dotata di apposite transenne), quindi imboccherà via Torre Bianca e quindi via Albuino per arrivare sul piazzale antistante il Seminario Maggiore dove è prevista la cerimonia di benvenuto al Sommo Pontefice. Le limitazioni al traffico saranno dunque temporanee e verranno tolte non appena il corteo con il Papa arriverà a destinazione. La cerimonia di benvenuto non ha alcuna limitazione di partecipazione: grazie alle transenne che verranno sistemate, i fedeli e quanti vorranno essere presenti potranno essere a contatto con il Papa e quindi dargli un caloroso benvenuto. Saranno ovviamente ingenti le misure di sicurezza predisposte dalle forze dell’ordine in stretta collaborazione con i servizi del Vaticano.
© Copyright Alto Adige, 23 luglio 2008
La benedizione dopo un saluto
BRESSANONE. Lunedì 28 luglio - giorno del suo arrivo - il Santo Padre ha deciso di rompere una tradizione del Seminario Maggiore secondo la quale il portone di ingresso deve chiudersi immediatamente dopo l’accesso di un ospite.
Benedetto XVI - ricevuto il saluto di benvenuto - entrerà nella sede delle sue vacanze, il portone si chiuderà ma quasi contemporaneamente verrà aperta una finestra della biblioteca al primo piano dell’edificio. Il Papa si affaccerà, rivolgerà un breve cenno di saluto ai fedeli convenuti sulla piazza e quindi impartirà loro anche la benedizione. Lo ha comunicato ufficialmente la diocesi.
© Copyright Alto Adige, 23 luglio 2008
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8 commenti:
Cara Raffaella, Repubblica, con notevole sforzo intellettuale, oggi è uscita con tre pagine tre dedicate, pensa un po', alle vacanze del Papa. Estensori: Meletti&Politi. Il buon Marco palesa una certa delusione per il mancato contatto senza filtri tra Papa e giornalisti. Analisi e relativa autocritica ovviamente assenti.
Buon divertimento.
Ciao
Alessia
Grazie Alessia :-)
Tre pagine? Wao, ma che sforzo!
E pensare che i lettori di Repubblica non sanno ancora che il Papa ha incontrato le vittime dei preti pedofili a Sydney.
Suggerirei a Politi di fare "mea culpa" (uno di quelli che tanto gli piacciono) e di richiamare alla mente Ratisbona ed il Brasile. Forse li' c'e' la chiave del "filtro".
E pensare che i cronisti avevano "fra le mani" un gioiello di Papa che rispondeva a tutte le domande. Ricordate e Les Combes? Si fermava sempre a rispondere sul famoso curvone.
Era l'estate del 2006, due mesi prima di Ratisbona...si rifletta!
R.
Oh mamma mia, ho letto!
La fiera del confronto fra Papi! Ma basta!
Mi sarei aspettata molto di piu' da Politi, un vero peccato...
Dal momento che il blog e' arcistufo del continuo confronto fra Papa Benedetto ed il suo precedessore con quest'ultimo che deve risultare sempre piu' bravo e disponibile, non ritengo di dover aggiungere altro...nemmeno il link dell'articolo se non "malpelato" :-)
R.
Cari amici,non ho letto Politi,ma mi permetto anch'io di fare un confronto stamattina.
Personalmente credo che il Vaticano abbia fatto bene a mettere un filtro fra il Papa e i giornalisti perchè il nostro Benedetto è una persona gentilissima e disponibilissima.
A volte è anche troppo sincero e questa sua ingenuità viene usata dai giornalisti contro di lui perchè distorcono le sue parole per fargli dire ciò che nemmeno ha pensato.
A questo c'é da aggiungere una considerazione triste ma fondata.
Ratzinger non gode di alcuna simpatia presso i giornalisti.
Non so perchè ma è evidente.
Ho trovato molto interessante quello che ha scritto Accattoli che mi scuserà se lo cito e copio qui.
Il vaticanista del Corsera,sempre pronto ai confronti per cui non dobbiamo prendercela solo con Politi,ha scritto:
...ecco una battuta irata di Giovanni Paolo una volta che in aereo gli fu chiesto - proprio rientrando dall’Australia a Roma il 2 dicembre 1986, come rispondesse all’obiezione che il viaggio era costato di più di quello della Regina Elisabetta: “Certo dico io, costa più di quello della Regina, ma bisogna sapere l’importanza, non dico che quello della Regina non fosse importante, ma dobbiamo considerare a quale prezzo siamo stati redenti! Sono cose stupide quando parlano delle spese e cercano di fermare il papa“...
Trovo con tutto il rispetto questa risposta del Papa arrogante e molto scortese oltrechè sgradevole.
La regina Elisabetta è il capo di stato in Australia ed il capo della Chiesa Anglicana maggioritaria in quel paese.
Che cosa sarebbe successo se a pronunciare quelle parole sgradevoli fosse stato Ratzinger?
Non pensate che tutta la stampa lo avrebbe fatto a pezzi accusandolo di insensibilità,di incapacità di dialogo,di chiusura mentale e di scortesia verso il paese ospitante?
Wojtyla invece è passato come uno spiritosone.
E' solo un esempio ma secondo voi non calza?
Il problema non si pone nemmeno perchè Ratzinger è talmente gentile e amabile che non avrebbe mai detto quelle parole,ma il filtro è necessario.
Saluti,Chiara
Cara Chiara, non commettere l'errore di considerare Joseph Ratzinger un ingenuo. Significa sottovalutarlo gravemente e, soprattutto, non capirlo.
Alessia
Ingenuità per me è intesa come bontà e limpidezza morale e umana.
Saluti,Chiara
ma davvero gp2 avrà risposto così?
come cambiano i tempi ,i giornalisti e i papi!
immaginate se al suo posto ci fosse stato bxvi.
altro che ratisbona!
in quello che dice Chiara trovo parecchio di vero. Ormai ci siamo abituati, in molti casi il giornalismo non è informativo, ma militante. Come ci siamo abituati agli articoli estivi di Meletti, tutti uguali. Potrebbe già pubblicare quello dell'anno prossimo. Quanto al fatto che papa Benedetto non stia lì a giocare a scopone con i giornalisti raccontando le ultime, mi meraviglierei del contrario.Come si fa a stare rilassati e a proprio agio con certi giornalisti ? che ti controllano anche la marca dei calzini?
Ci vuole una bella faccia da tolla per dire certe cose.
Si rassegnino gli inviati: passeranno l'estate a Bressanone facendo la calza e giocando a rubamazzo sempre che queste attività non siano troppo complicate.
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