29 agosto 2008

India, la denuncia del card. Bagnasco: "Non sento reazioni di sdegno su persecuzioni contro i Cristiani"


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VIOLENZE ANTI-CRISTIANE IN INDIA: RACCOLTA DI ARTICOLI

VIOLENZE IN INDIA: CARD. BAGNASCO (CEI), "NON SENTO REAZIONI DI SDEGNO"

“Non sento particolari reazioni di sincero sdegno, di condanna e di richiamo" riguardo le "persecuzioni sanguinose contro i cristiani nel mondo". Lo ha affermato oggi l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, in occasione della festa della Madonna della Guardia. Parlando della “libertà religiosa”, sancita dalla Carta dei diritti universali, il porporato ha dichiarato che essa "dovrebbe ormai appartenere alla coscienza dell’umanità" ma "così non è perché non tutto ciò che è scritto sulle Carte è scritto anche nelle menti e nei cuori". Il cardinale ha parlato delle accuse di proselitismo alla Chiesa affermando che "l’adesione alla fede cristiana è un atto libero di ognuno". "La Chiesa - ha spiegato Bagnasco - da sempre annuncia che tutti siamo uguali e fratelli, interviene là dove c’è bisogno della promozione umana e sociale, è aperta a tutti e non discrimina in base a nulla, tanto meno alla fede. Viene da chiederci se si possa negare l’aiuto umano per non suscitare negli altri simpatia, benevolenza, vicinanza. In una parola, quello che oggi viene interpretato come colpevole proselitismo”. “La Chiesa – ha concluso - non ha paura delle persecuzioni, comunque si presentino” ma non può esimersi dal “non alzare la voce, come ha fatto il Papa, e dire che è ingiusto, e che la libertà religiosa e di culto è un diritto per tutti nel rispetto della sicurezza sociale”.

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India; Bagnasco: Non sento reazioni di sdegno su persecuzioni

Adesione a fede cristiana è atto libero di ognuno

Roma, 29 ago. (Apcom)

"Non sento particolari reazioni di sincero sdegno, di condanna e di richiamo" riguardo le "persecuzioni sanguinose contro i cristiani nel mondo". Condanna dell'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, al silenzio sulle persecuzioni verso i cristiani in India.

Parlando della "libertà religiosa", sancita dalla Carta dei diritti universali, il porporato - parlando in occasione della festa della Madonna della Guardia, così come riportato dal Sir, l'agenzia della Cei - ha dichiarato che essa "dovrebbe ormai appartenere alla coscienza dell'umanità" ma "così non è perché non tutto ciò che è scritto sulle Carte è scritto anche nelle menti e nei cuori".
Il cardinale ha parlato delle accuse di proselitismo alla Chiesa affermando che "l'adesione alla fede cristiana è un atto libero di ognuno". "La Chiesa - ha spiegato Bagnasco - da sempre annuncia che tutti siamo uguali e fratelli, interviene là dove c'è bisogno della promozione umana e sociale, è aperta a tutti e non discrimina in base a nulla, tanto meno alla fede. Viene da chiederci se si possa negare l'aiuto umano per non suscitare negli altri simpatia, benevolenza, vicinanza. In una parola, quello che oggi viene interpretato come colpevole proselitismo. La Chiesa - ha concluso - non ha paura delle persecuzioni, comunque si presentino" ma non può esimersi dal "non alzare la voce, come ha fatto il Papa, e dire che è ingiusto, e che la libertà religiosa e di culto è un diritto per tutti nel rispetto della sicurezza sociale".

1 commento:

euge ha detto...

Come non si può dar ragione al Card. Bagnasco? In effetti mi sembra che le reazioni di sdegno per ciò che sta avvenendo in India, siano pochine e piuttosto fredde!!!!!! Nulla a che vedere con le reazioni suscitate dall'aggressione ai monaci buddisti. Lungi da me dal fare un paragone sterile ed inutile ma, è l'evidenza a parlare.