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Papa Ratzinger incontra gli ex allievi purché non si parli di Lutero
Andrea Bevilacqua
Che Benedetto XVI a Lutero preferisca Gesù di Nazaret è cosa scontata. Ma che egli decida di non dedicare più lo Schuelerkreis - l'incontro con gli ex allievi che da oggi prende avvio a Castelgandolfo: da anni Ratzinger raccoglie intorno a sé gli allievi dell'epoca in cui insegnava teologia e la consuetudine non si è interrotta con la sua ascesa al soglio pontificio - a Lutero e alla riforma protestante bensì a Gesù e alla storicità dei vangeli (è il tema del suo ultimo libro, il primo scritto da Pontefice) è cosa che in pochi si sarebbero aspettati.
Eppure così stanno le cose. E a nulla vale oggi disquisire (come è stato fatto nei mesi passati) attorno all'interesse che Ratzinger avrebbe per il monaco tedesco da lui pare ritenuto (lo si è letto nei mesi scorsi) di idee «più cattoliche» di quanto abbia stabilito la storiografia nel corso dei secoli.
Che Benedetto XVI intenda puntare molto sul dialogo ecumenico e quindi con le altre chiese e comunità cristiane è cosa risaputa.
Ma, probabilmente, per il seminario di fine estate nel quale anch'egli, come i suoi ex allievi, ama approfondire le tematiche a lui care, ha ritenuto doveroso chiedere un confronto sul suo libro anche perché, a breve, è attesa l'uscita della seconda parte, quella dedicata ai racconti dell'infanzia di Gesù.
Il Papa ci ha lavorato questa estate, sia a Castelgandolfo che a Bressanone, ma le bozze definitive pare debbano ancora essere consegnate.
I seminari di fine agosto hanno luogo sempre a porte chiuse. Della trentina di persone che prenderanno parte all'incontro, tra teologi e filosofi, dovrebbe fare parte anche il cardinale Christoph Schoenborn, ex allievo del Papa, attualmente arcivescovo di Vienna e, si dice, vicino a un possibile incarico prestigioso all'interno della curia romana.
Negli anni scorsi i temi affrontati sono stati l'islam, il creazionismo e la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin e uno dei protagonisti di questi incontri fu proprio l'arcivescovo di Vienna. Recentemente è stato il professor Peter Stuhlmacher, studioso protestante di Nuovo testamento all'università di Tubinga (un ateneo dove lo stesso Ratzinger insegnò nel 1968) a spiegare come nel suo intervento a Castelgandolfo «non parlerò né di Lutero, né del libro del Papa». Bensì dei «passaggi del Vangelo nei quali Gesù parla della sua morte». «Su questi passaggi - ha detto - si è molto discusso, e quindi cercherò di mostrare come essi debbano essere intesi».
A Castelgandolfo ci sarà oggi una prima giornata di discussioni. Poi un ultima giornata avrà luogo il primo ottobre prossimo. Benedetto XVI si accomiaterà dai suoi ex allievi celebrando una Messa.
© Copyright Italia Oggi, 29 agosto 2008
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