29 agosto 2008
L´appello del Papa per i cristiani: "Basta attacchi alla vita umana" (Bultrini)
Vedi anche:
Rosso "malpela" "Corriere", "Unità", Fania per "Liberazione" e Valli per "Europa"
Casini: «La Chiesa surroga la politica su etica e identità» (Marroni)
India. Benedetto XVI condanna le violenze interreligiose e gli attacchi contro i cristiani nell'Orissa (Marroni)
Induisti italiani scrivono al Papa: solidarietà ai cristiani
Il 21 settembre il Papa si recherà in visita pastorale ad Albano Laziale
Il sacro e il santo nei sacramenti cristiani: "Il rito tra visibile e invisibile" (Inos Biffi per l'Osservatore Romano)
PIME: digiuno e preghiera in unione coi cristiani dell'India. Una proposta ai politici italiani (Asianews)
MEETING RIMINI: I PARLAMENTARI SI UNISCONO ALL’APPELLO DEL PAPA PER L’INDIA
Il Dalai Lama è in India per controlli medici. Potrebbe essere l'occasione giusta per dire una parola contro le violenze ai Cattolici...o sbaglio?
Se rischia la libertà religiosa. Analisi delle parole chiarissime e misurate di Benedetto XVI (Rosati)
Zio Berlicche scrive a Malacoda: "Melloni vede la Chiesa come noi" (Tempi)
Il Papa «studia» la morte di Gesù e invita a Castel Gandolfo due esegeti luterani e i suoi ex studenti (Guerriero)
"Il professor Ratzinger". Recensione del libro di Valente (Rizzi)
Dal blog di Tornielli: Il Papa e l’Orissa. E Lutero cede il posto a “Gesù di Nazaret”
Paolo e Benedetto XVI: una riflessione del Prof. Lucio Coco
Mons. Paul Hinder: Ratisbona ha riaperto il dialogo con l'Islam (Il Sussidiario)
VIOLENZE ANTI-CRISTIANE IN INDIA: RACCOLTA DI ARTICOLI
Su segnalazione di Eufemia leggiamo:
Tiro al cristiano di Andrea Riccardi
Strage senza fine, 11 morti in India
L´appello del Papa per i cristiani: "Basta attacchi alla vita umana"
Nonostante il coprifuoco sono state distrutte 25 chiese Migliaia le persone in fuga nella giungla
RAIMONDO BULTRINI
I giorni passano ma la polizia non riesce ancora a riportare l´ordine nel distretto di Kandhamal, in Orissa. Anche ieri sono continuati gli assalti dei fondamentalisti indù contro cattolici e cristiani accusati dell´omicidio di un leader religioso, nonostante le autorità abbiano ordinato agli agenti di sparare a vista contro chiunque violi il coprifuoco.
Il numero delle vittime è salito a 11, le chiese distrutte sarebbero almeno 25: e ieri, al quarto giorno delle violenze contro i cristiani, il Papa ha alzato la voce per condannare «ogni attacco alla vita umana» e per supplicare «i leader religiosi e le autorità civili affinché collaborino per ritrovare l´armonia, da sempre segno distintivo della società indiana».
Benedetto XVI non offre alcuna sponda a chi volesse, in questa contrapposizione dalle tragiche conseguenze, fomentare odi e accuse. Ma condanna senza esitazione i violenti e richiama tutta l´India a salvaguardare l´immagine di democrazia e rispetto che ha saputo conquistarsi negli ultimi decenni.
«Mentre condanno con fermezza ogni attacco alla vita umana, la cui sacralità esige il rispetto di tutti - ha detto il papa nel suo appello - esprimo spirituale vicinanza e solidarietà ai fratelli e alle sorelle nella fede così duramente provati».
Sarebbero ormai migliaia gli abitanti costretti alla fuga nella giungla dove vivono all´addiaccio flagellati dalle piogge monsoniche. Centri urbani e villaggi sono infatti in balia di gruppi di fanatici religiosi indù armati di bastoni, coltelli e taniche di benzina per assaltare e bruciare le abitazioni dei cristiani, le chiese, le scuole e i centri di culto. Le testimonianze sul numero delle vittime diventano sempre più contraddittorie e ieri sono stati ritrovati a Phiringia e Raikia i corpi di altre tre persone, presumibilmente cattolici, uno dei quali è giunto in ospedale in fin di vita dopo essere stato massacrato a colpi di machete. Altri corpi potrebbero ancora giacere sotto le macerie delle abitazioni del villaggio di Barakhama dove martedì si sono verificati gli scontri più cruenti tra manifestanti indù e cristiani, con quattro vittime ufficiali, tutti uccisi - secondo fonti delle autorità - dalla polizia che cercava di impedire gli assalti dei fondamentalisti.
Un´organizzazione di fede battista ha riferito che i morti potrebbero essere almeno 25, ma è impossibile trovare conferme. La stessa polizia e i gruppi paramilitari spediti dal governo regionale con grande ritardo hanno difficoltà a rimuovere alberi, auto e sassi piazzati lungo le strade che attraversano i luoghi più caldi del conflitto.
© Copyright Repubblica, 28 agosto 2008 consultabile online anche qui.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento