6 novembre 2007
La visita del Re dell'Arabia Saudita al Papa: il commento di "Repubblica"
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Il Re saudita dal Papa
Prima visita del custode dei luoghi sacri dell´Islam
L´incontro, molto atteso da ambo le parti, aiuterà la "reciproca comprensione"
ORAZIO LA ROCCA
CITTÀ DEL VATICANO - Storica udienza oggi in Vaticano. Per la prima volta il Papa riceverà il sovrano dell´Arabia Saudita, re Abdullah bin Abd-al-Aziz al-Saud, 83 anni, il Custode delle due Sante Moschee, della Mecca e di Medina, i due luoghi sacri più importanti per la comunità islamica mondiale.
Un incontro molto atteso da ambo le parti, che potrebbe mettere definitivamente a tacere le incomprensioni esplose tra Santa Sede e parte del mondo musulmano dopo il discorso pronunziato da Ratzinger a Ratisbona lo scorso anno. Ma - si augurano in Segreteria di Stato - il vertice potrebbe segnare un ulteriore passo verso una più profonda «reciproca comprensione» tra fedeli cristiani e fedeli maomettani.
Ne è prova l´inusuale e - per molti versi - sorprendente presentazione della visita di re Abdullah che ha fatto oggi l´Osservatore Romano, il giornale della Santa Sede, che ha dedicato all´udienza un ampio articolo in prima pagina che, fin dalla titolazione, tradisce tanta voglia di dialogo e di speranza: «Il re saudita Abdullah oggi da Benedetto XVI» (occhiello) - «La necessità di un confronto sincero in un mondo dai confini sempre più aperti» (titolo).
E non è casuale che l´articolo - oltre a citare positivamente il recente appello al dialogo lanciato da 138 intellettuali musulmani, tra cui molti sunniti, in una lettera al Papa - cita quanto sostenuto nei giorni scorsi dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio del dialogo interreligioso, che a proposito dal rapporto tra cristiani e musulmani ha detto che «occorre conoscersi, conoscersi, conoscersi». Frase riportata testualmente anche dal giornale del Papa.
La visita a Benedetto XVI è una delle più attese tappe del tour europeo che sta compiendo il sovrano saudita, giunto ieri a Roma - accolto all´aeroporto di Ciampino dal premier Romano Prodi - , dopo essere stato a Londra e a Ginevra, e in procinto di proseguire per Germania e Turchia. Ieri sera, re Abdullah è stato ospite del presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano al Quirinale. Oggi - oltre a vedere il Papa - avrà un secondo incontro con Prodi, mentre il ministro degli Esteri Massimo D´Alema riceverà alla Farnesina il collega saudita, il principe Saud al-Faisal bin Abd-al-Aziz al-Saud.
Re Abdullah era stato una prima volta in Vaticano il 25 maggio 1999, in udienza da Giovanni Paolo II, ma nelle vesti di principe ereditario, quando il sovrano d´Arabia Saudita era il fratello Fahd.
Mai, però, un Guardiano delle due Sante Moschee era stato in visita ufficiale Oltretevere, forse anche a causa di un muro di incomunicabilità: tra Santa Sede ed Arabia Saudita non ci sono ancora rapporti diplomatici.
La visita è stata resa possibile grazie ai buoni uffici pianificati dal ministro degli Esteri Saud al-Faisal, ricevuto il 6 settembre scorso in Vaticano dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone e da Benedetto XVI a Castel Gandolfo.
Durante il colloquio - definito «cordiale» dalla sala stampa vaticana - , si era parlato, tra l´altro, di «difesa dei valori religiosi e morali, conflitto mediorientale, situazione politica e religiosa in Arabia Saudita, importanza del dialogo interculturale e interreligioso, e contributo dei fedeli delle diverse religioni alla promozione dell´intesa fra gli uomini e i popoli». Tematiche che certamente saranno al centro dell´udienza di oggi.
© Copyright Repubblica, 6 novembre 2007
Ricordo a La Rocca che e' stato proprio il discorso di Ratisbona ad inaugurare una fase nuova nei rapporti fra Santa Sede ed Islam!
Se essa non fosse stata pronunciata, probabilmente, non ci sarebbe stata la lettera dei 138 leader islamici al Papa (preceduta da una lettera del 2006) e, con tutta probabilita', oggi il Re dell'Arabia Saudita non sarenne ospite in Vaticano.
Infatti quello di oggi e' un incontro storico perche' MAI ACCADUTO PRECEDENTEMENTE. Come mai?
Raffaella
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