14 gennaio 2008
Messa nella Cappella Sistina: non una celebrazione preconciliare ma esempio di orientamento ad est
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I battesimi nella Cappella Sistina
Il Papa torna al passato messa celebrata dando le spalle ai fedeli
Giorgio Acquaviva
Roma
Non è stata una messa preconciliare, ma certo il messaggio inviato da papa Benedetto XVI con la celebrazione all'altare antico della Cappella Sistina, con offertorio e liturgia eucaristica svolti col viso a est e le spalle ai fedeli, era chiaro.
Si può fare, e senza alcun imbarazzo, anche perché il rito è stato quello "ordinario", varato da Paolo VI dopo il Concilio; e la lingua usata è stato l'italiano.
Ieri mattina, in occasione del battesimo di 13 bambini (8 femmine e 5 maschietti) figli di dipendenti vaticani, Papa Ratzinger ha voluto pubblicamente riaffermare la propria preferenza per le modalità tradizionali, più volte espressa in scritti e interventi pubblici quando era cardinale e ribadita nel Motu Proprio che "sdoganava" la messa di Pio V (sia pure nella versione "purgata" da Giovanni XXIII). La motivazione ufficiale: la volontà di recuperare «la bellezza e l'armonia» della Cappella Sistina affrescata da Michelangelo, senza ricorrere all'altare su pedana mobile tante volte usato da Giovanni Paolo II.
Al momento dell'omelia, e traendo spunto dalla festività del giorno (il Battesimo di Gesù al Giordano), il Pontefice ha svolto una riflessione sulla vita e sulla morte: «Tutto ciò che ha inizio sulla terra – ha detto – prima o poi finisce, come l'erba del campo, che spunta al mattino e avvizzisce la sera». Ma «mentre nelle altre creature, che non sono chiamate all'eternità, la morte significa soltanto la fine dell'esistenza sulla Terra, in noi il peccato crea una voragine che rischia di inghiottirci per sempre, se il Padre che è nei cieli non ci tende la mano».
Alla conclusione del rito, un piccolo incidente tecnico. L'anello del Pescatore, antico simbolo del potere pontificio, è scivolato dal dito di Benedetto XVI, cadendo vicino all'altare. Prontamente monsignor Guido Marini, il cerimoniere, lo ha raccolto e restituito al Papa.
© Copyright Gazzetta del sud, 14 gennaio 2008
E nella Sistina celebra messa spalle ai fedeli
A piccoli passi verso il passato. In occasione del tradizionale battesimo di un gruppo di neonati, Benedetto XVI è tornato ieri a impossessarsi dell'altare pre-conciliare della Cappella Sistina, sotto la parete del Giudizio Universale michelangiolesco.
Da lì ha officiato messa volgendo le spalle ai fedeli durante la parte eucaristica. Ratzinger ha deciso di mettere da parte l'altare su pedana mobile comparso durante il pontificato di Wojtyla che consentiva ai celebranti di essere rivolti ai fedeli anche al momento della consacrazione dell'ostia per recuperare tutta la bellezza e l'armonia della Sistina. Per il resto, la cerimonia del battesimo pontificio dei bambini, che si ripete ogni anno, ha seguito un copione assolutamente conciliare con la messa in italiano. Il rito si è concluso con un fuori programma. Al Papa è scivolato dal dito l'Anello del Pescatore, simbolo pontificio. Momenti di imbarazzo, poi il cerimoniere l'ha raccolto accanto all'altare e riconsegnato subito al proprietario.
© Copyright Il Tempo, 14 gennaio 2008
Ma no! A piccoli passi verso il futuro che non si costruisce senza passato...
R.
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3 commenti:
Non vorrei sbagliare, ma mi pare che l'altare della Sistina sia rivolto verso ovest, per cui Giovanni Paolo II celebrava verso oriente, Benedetto XVI ieri ha celebrato verso occidente.
Giusto Raffaella ! non si può andare verso il futuro senza passato. Il passato non si può negare e neanche mettera all'angolo quando coincide con un patrimonio culturale e religioso. Questa continua paura del rito preconciliare sta diventando per certi una ossessione. Ma insomma, volete capirla o no una buona volta che il rito preconciliare non è mai stato vietato dal Concilio? E poi Benedetto XVI avrà anche celebrato spalle ai fedeli ma, non si è trattato di rito preconciliare visto che il Messale era quello di Paolo VI e soprattutto non facciamo confronti disdicevoli fra due persone che hanno vissuto i vari momenti della chiesa fianco a fianco per 26 anni in stima ed amicizia reciproca. Voglio ricordare a chi continua in questo aberrante confronto, che ciò non esalta Giovanni Paolo II e non umilia Benedetto XVI per il motivo che ho appena spiegato.
Per favore smettiamola e rispettiamo entrambi visto che la loro collaborazione era basata sul rispetto reciproco.
quando ho saputo della celebrazione di ieri, propagandata come "rito antico con le spalle ai fedeli" ho sinceramente pensato: "ma..proprio oggi? Al battesimo dei piccoli? Una messa "antica? "(Si ha sempre un'innata prevenzione nei confronti di ciò che non si conosce)
Poi, come sempre faccio da un pò di tempo (e mi trovo meglio), ho deciso di guardarla coi miei occhi la messa e giudicarla con la mia testa.
Ciò che ho visto è stata una cerimonia molto bella, in italiano, col Papa spalle ai fedeli (ma rivolto a Cristo) solo per pochi attimi...Dove sarebbe l'antico?? E di tutto il bello di quella celebrazione, bimbi e omelia compresa, da qualche parte ci si è limitati a parlare dell'antico (facendo credere a chi legge chissà cosa) e dell'anello perso per qualche attimo....
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