15 settembre 2008

Discorso del Papa ai vescovi: il commento di Paolo Rodari


Vedi anche:

Il Papa: "Vorrei dire, umilmente, a coloro che soffrono e a coloro che lottano e sono tentati di voltare le spalle alla vita: volgetevi a Maria!" (Omelia della Santa Messa con i malati nella Basilica Notre-Dame du Rosaire di Lourdes, 15 settembre 2008)

A Parigi ressa ed entusiasmo per il Papa (Accattoli)

IL PAPA HA LASCIATO LOURDES. CONCLUSO IL VIAGGIO APOSTOLICO IN FRANCIA

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Parola e lavoro, i due pilastri della cultura europea. Commento al discorso del Papa alla cultura francese (Sir)

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La Francia scopre un Papa diverso dalla sua caricatura: lo stupore dei media (Teitelbaum)

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Il Papa: "L’Eucaristia è anche Gesù Cristo futuro, il Gesù Cristo che verrà...per questo noi lo riceviamo con infinito rispetto" (Meditazione in occasione della conclusione della Processione Eucaristica alla Prairie di Lourdes, 14 settembre 2008)

Il Papa: "La Chiesa è ferma su famiglia e valori ma rispetta tutti" (Izzo)

Papa Ratzinger ha sorpreso i Francesi (Il Resto del Carlino)

Il filosofo Rémi Brague: "La falsa immagine che i media francesi hanno dato finora del Papa sta scomparendo" (Teitelbaum)

Le lezioni di Benedetto XVI ai vescovi di Francia (Jean-Marie Guénois per "Le Figaro")

La "pochezza" dei giornali italiani, le analisi di quelli francesi...

Il Papa: «Basta polemiche sulla messa in latino» (Tornielli)

La nuova laicità di Benedetto XVI e Sarkozy (Astorri)

La sconcertante reazione (se vera) del card. Vingt-Trois al discorso del Papa ai vescovi

Il Papa illumina i vescovi francesi sul ruolo dei sacerdoti, sul Summorum Pontificum, sulla famiglia, sui divorziati risposati, sulla laicità, sul dialogo interreligioso... (Discorso alla Conferenza Episcopale Francese presso l'Hemicycle Sainte-Bernadette di Lourdes, 14 settembre 2008)

Discorso del Papa ai vescovi francesi su laicità, divorziati risposati, sacerdozio, dialogo interreligioso

Il Papa sull'applicazione del Summorum Pontificum: Evitare che la tunica senza cuciture del Cristo si strappi ulteriormente

Padre Lombardi: "Il Papa è molto contento, in Francia grande accoglienza"

Guillebaud: «Le ragioni della fede? Non sono più tabù. Ratzinger, maestro di speranza nella crisi della democrazia» (Fazzini)

Gallo: "Una scossa alla vecchia Francia. I discorsi del Papa? Una «provocazione» che può aiutare a superare vecchi schemi ancora molto radicati"

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VIAGGIO APOSTOLICO IN FRANCIA (12-15 SETTEMBRE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG

DISCORSI MESSAGGI ED OMELIE DEL PAPA IN FRANCIA

Su segnalazione di Alessia leggiamo:

Cari vescovi, non benedite le unioni illegittime…

Paolo Rodari

Occorreva aspettare l’incontro di ieri pomeriggio a porte chiuse tra Benedetto XVI e i vescovi francesi (era la prima volta che un Papa li incontrava tutti assieme) per comprendere fino in fondo quale sia la situazione in cui vessa la Chiesa transalpina e quali le soluzione che il Pontefice intende suggerirle. Più che una serie di moniti, più che una tirata d’orecchie, il Papa ha voluto rivolgere ai vescovi di Francia alcune indicazioni per il futuro, insieme ad alcuni accorgimenti per non deviare dalla retta dottrina. Del resto, dopo che nelle settimane passate era stato direttamente l’arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois, a scendere a Roma per chiedere allo stesso Pontefice che, coi vescovi, usasse non tanto la spada quanto il fioretto a motivo della situazione già fin troppo difficile in cui vessa una comunità cattolica che non brilla certo per vocazioni e seguito, da Benedetto XVI altro non si poteva attendere.
Il Papa, allora, pur con la delicatezza e la fermezza che lo contraddistinguono, non ha mancato di entrare in medias res, ovvero nei due nodi più controversi oggi per la Chiesa in Francia, per le sue gerarchie e il suo popolo. Il primo riguarda la messa in latino secondo l’antico rito e il motu proprio Summorum Pontificum che, per disposizione papale, la liberalizza: è soprattutto oltralpe, infatti, che questa liberalizzazione è stata osteggiata da un episcopato che ha visto, in essa, invece che un gesto d’amore verso coloro che mai hanno saputo e voluto rinunciare all’antico rito, una minaccia verso una possibile ripresa di forze non soltanto degli scismatici lefebvriani, ma anche delle innumerevoli comunità cattoliche più tradizionaliste e anch’esse “amanti” dell’antica liturgia, comunità capaci di aggregare e fare proseliti con numeri da non sottovalutare. Il secondo nodo toccato dal Papa riguarda una pratica per Roma non consona alla dottrina: è da un po’ di tempo, infatti, che in alcune diocesi di Francia è invalso l’uso di dedicare alcune celebrazioni («benedizioni» le ha chiamate il Papa) a quelle coppie unite in modo illegittimo, separati e divorziati. È come se la Chiesa di Francia avesse voluto in qualche modo trattare il loro status vivendi in modo diverso - quasi condiscendente - rispetto a quanto, per prassi consolidata, la dottrina cattolica prevede.
Capita spesso che i discorsi del Papa indirizzati ai vescovi e al clero tocchino prassi fondamentali per la Chiesa ma sulle quali, soprattutto nei difficili anni del post Concilio, non ovunque si è agito in modo corretto. Liturgia e pastorale, liturgia e morale, sono alcuni di questi campi sui quali Benedetto XVI ha fatto chiaramente capire che occorre fare chiarezza, ricordando anche cosa una corretta esegesi dello stesso Vaticano II dovrebbe prevedere. Questa esegesi spetta innanzitutto ai vescovi e ai sacerdoti perché è attraverso di loro che la vita di fede viene proposta al popolo. Sicché, stando a quanto ha detto ieri Ratzinger, occorre che i vescovi favoriscano le vocazioni sacerdotali perché «i sacerdoti sono un dono di Dio per la Chiesa» ed essi «non possono delegare le loro funzioni ai fedeli in ciò che concerne i loro propri compiti». Spetta insomma ai sacerdoti istruire il popolo e proporre una vita di fede consona alla dottrina.
E quanto alle divisioni che, soprattutto in Francia, sono causate da un episcopato restio ad applicare come si dovrebbe il Summorum Pontificum, il Papa ha detto che pur misurando «le difficoltà che voi incontrate», spera si possa giungere, «in tempi ragionevoli, a soluzioni soddisfacenti per tutti, così che la tunica senza cuciture del Cristo non si strappi ulteriormente». «Nessuno - ha precisato il Papa - è di troppo nella Chiesa: ciascuno, senza eccezioni, in essa deve potersi sentire “a casa sua”, e mai rifiutato».
Quanto invece alla «questione particolarmente dolorosa dei divorziati risposati, la Chiesa che non può opporsi alla volontà di Cristo - ha detto il Papa davanti a un episcopato che vive in un paese dove le unioni civili sono legalizzate dal 1999 -, conserva con fedeltà il principio dell’indissolubilità del matrimonio, pur circondando del più grande affetto gli uomini e le donne che, per ragioni diverse, non giungono a rispettarlo». Ed è per questo motivo che «non si possono ammettere le iniziative che mirano a benedire le unioni illegittime».

© Copyright Il Riformista, 15 settembre 2008 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.

10 commenti:

Luisa ha detto...

" “amanti” dell’antica liturgia, comunità capaci di aggregare e fare proseliti con numeri da non sottovalutare."
Come se questi cattolici appartenessero ad un`altra Chiesa, praticassero un`altra fede e volessero convertire, fare proseliti!

Ma scheziamo? Purtroppo è quello che si può dedurre dall`opposizione rigida e intollerabile dei vescovi francesi.
Dialogano con tutti, in questo sono fortissimi e apertissimi, musulmani, protestanti, ma non con i cattolici fedeli all`antico rito!
Questa è una triste realtà, che, spero, le parole del Papa contribuiranno a modificare... sono ottimista? Dovrei esserlo ma mi risulta molto difficile.

Luisa ha detto...

Ecco un filmato, segnalato sul blog di Tornielli, sulla situazione vissuta da nostri fratelli cattolici a Amiens, rifiutati e costretti di celebrare la Messa all`aperto.

http://it.youtube.com/watch?v=Ti-l9K3691o

mariateresa ha detto...

l'ho visto il filmato, Luisa e mi è venuto lo struggimento di stomaco.

Anonimo ha detto...

Raffaella, ti segnalo l'articolo di Aldo Schiavone su Repubblica, "Quei precetti che ci dividono". Sebbene non condivisibile in vari punti, l'esordo, per esempio, ha il merito di una certa onestà intellettuale.
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/rassegnaQuotidianaFrame.asp
Alessia

mariateresa ha detto...

te lo segnalo, di Ignazio Ingrao, perchè un articolo così non lo scriverà mai più

http://blog.panorama.it/mondo/2008/09/15/il-papa-conquista-il-cuore-della-francia/
E' riportata la frase del cardinale 23, completa.

Anonimo ha detto...

Dal Blog di Don Paolo Padrini "Passi nel Deserto" sul discorso del Papa ai Vescovi francesi.
http://passineldeserto.blogosfere.it/2008/09/benedetto-xvi-in-francia-ribadita-la-posizione-cattolica-sulla-famiglia.htm
Alessia

Anonimo ha detto...

Raffaella, ha già fatto ua puntata sul blog di Patrice de Plunkett?
Ti segnalo:
La visite de Benoît XVI : succès populaire… et dépit du microcosme
Aigre éditorial de l’ex-quotidien de référence

Vi è una frase in particolare:
Celle-ci semble même entrée dans une sorte d'immobilisme doctrinal, liturgique, oecuménique, qui rappelle - malheureusement - les dernières années du pontificat de Pie XII, le pape de la guerre et de l'après-guerre..»
di cui troviamo eco nell'articolo di un certo giornalista di un cosiddetto quotidiano di riferimento italiano :-)))
Alessia

Raffaella ha detto...

Grazie per le segnalazioni...siete mitiche :-)

Raffaella ha detto...

Alessia, non trovi strano che sia Le Monde che Repubblica usino lo stesso aggettivo e espongano lo stesso concetto?
Che strano... :-)

Anonimo ha detto...

EhEhEhEh! Mi sa che hanno scritto l'artico insieme.
Alessia