2 settembre 2008

Immigrati, richiamo del Papa «Servono risposte politiche» (Bartoloni e Giansoldati)


Vedi anche:

L'appello del Papa contro le tragedie del mare (La Rocca e Galeazzi)

Se uccidere i Cristiani non fa scandalo. Massacri dall'India al Sudan ma l'Onu non si scompone (Battista)

Il commovente incontro fra Benedetto XVI ed Ingrid Betancourt: lo speciale del blog

L'udienza del Papa ad Ingrid Betancourt: video di Sky

Betancourt alla sorella: "Si può abbracciare il Papa?". "Benedetto è uomo di luce, di umanità e con grande capacità di comprensione"

Il Papa alla Betancourt : "Gesù ti ha aiutato perché non gli hai chiesto di essere liberata ma di aiutarti a capire quale fosse la sua volontà"

Ingrid Betancourt dal Papa: «Sono commossa»

Ingrid Betancourt: "La voce di Benedetto XVI alla radio nella selva mi ha dato speranza. Per questo ho voluto vederlo e abbracciarlo quanto prima"

La "grande commozione" di Ingrid Betancourt ricevuta da Benedetto XVI a Castel Gandolfo (Radio Vaticana)

Edmondo Berselli (Repubblica) "si arrende" al Papa, uomo dalla "rigorosa ratio", "teologo della fede e della ragione"...

Il massacro dei Cristiani in India già archiviato dai media: "Gli orsi e le persone-L’informazione internazionale in Italia" (Sir)

Ingrid Betancourt "molto commossa" per l'incontro con il Papa: venticinque minuti di "confessione spirituale"

Quando il Professor Ratzinger voleva un "Papa a tempo" (Apcom)

La grande attesa per il “Papa day” a Cagliari (La Nuova Sardegna)

Il Papa: «Dobbiamo educare i clandestini alla legalità» (Tornielli)

Qualche giorno di vacanza ma con un occhio al blog

Il Papa: "Come per Cristo, così pure per i cristiani portare la croce non è dunque facoltativo, ma è una missione da abbracciare per amore"

VIOLENZE ANTI-CRISTIANE IN INDIA: RACCOLTA DI ARTICOLI

La Chiesa Benedetto XVI: superare ogni tentazione di razzismo

Immigrati, richiamo del Papa «Servono risposte politiche»
E l'arcivescovo Marchetto: rispettare gli zingari


Il Pontefice ha invitato «a rimuovere le cause di immigrazione irregolare e stroncare la criminalità ad essa collegata»

Bruno Bartoloni

CITTÀ DEL VATICANO

Benedetto XVI ha chiesto alla comunità internazionale, ed in particolare ai governi europei, «efficaci risposte politiche » per trovare soluzioni umane e ragionevoli al problema delle migrazioni, un problema di sempre ma che ora si è trasformato in una drammatica emergenza.

Più che un appello, quello lanciato ieri dal Papa dopo le preghiere dell'Angelus a Castel Gandolfo, è stato un richiamo al «senso di responsabilità» a complemento di quell'invito rivolto due settimane fa alla società civile «a superare ogni possibile tentazione di razzismo, di intolleranza e di esclusione » che aveva suscitato diverse reazioni polemiche.

Questa volta ha accennato anche alle forme di criminalità collegate al fenomeno. Ma nessuna critica né rimproveri: solo un incoraggiamento a proseguire con determinazione la via intrapresa da singoli governi e da istanze internazionali per trovare il modo di regolamentare le immigrazioni. Forse ha inteso fare anche allusione agli «accordi libici» appena conclusi, visto che ha richiamato al «senso di responsabilità» degli stessi Paesi d'origine degli emigrati clandestini.
Il Pontefice ha mostrato di seguire con preoccupata attenzione «l'aumento degli episodi di immigrazione irregolare dal-l'Africa ». Ed ha ricordato l'ultima sconvolgente tragedia delle settanta vittime inghiottite dal canale di Sicilia senza soccorsi o testimoni del naufragio. «Non di rado — ha commentato — la traversata del Mediterraneo verso il continente europeo, visto come un approdo di speranza per sfuggire a situazioni avverse e spesso insostenibili, si trasforma in tragedia: quella avvenuta qualche giorno fa sembra aver superato le precedenti per l'alto numero di vittime».
Il Papa ha preso atto di quanto stanno cercando di fare «molte istanze regionali, nazionali e internazionali» e le ha incoraggiate a «continuare la loro meritevole azione con senso di responsabilità e spirito umanitario». Ma ha insistito sul «senso di responsabilità che devono mostrare anche i Paesi d'origine: non solo perché si tratta di loro concittadini, ma anche per rimuovere le cause di migrazione irregolare, come pure per stroncare tutte le forme di criminalità ad esse collegate».
Quanto ai «Paesi europei e comunque quelli meta di immigrazione, sono tra l'altro chiamati a sviluppare di comune accordo iniziative e strutture sempre più adeguate alle necessità dei migranti irregolari».
Alle stesse istanze si è rivolto ieri, dai microfoni di Radio Vaticana, anche l'arcivescovo Agostino Marchetto, responsabile del Consiglio pontificio che assiste migranti ed itineranti.
Ha chiesto soprattutto ai Paesi europei di rispettare i diritti degli zingari e delle popolazioni nomadi e di difenderle dalle discriminazioni, le diseguaglianze, il razzismo e la xenofobia di cui sono vittime. Ed ha lanciato una grave accusa: «In alcuni Paesi i bambini zingari sono costretti e frequentare scuole speciali per disabili fisici o mentali, mentre non poche donne vengono sottoposte a sterilizzazione forzata».

© Copyright Corriere della sera, 1° settembre 2008

Il Papa: basta stragi, l’Europa accolga gli irregolari

Appello di Benedetto XVI: servono risposte politiche. Il Vaticano: l’Ue discrimina i Rom

di FRANCA GIANSOLDATI

CITTA’ DEL VATICANO

Basta stragi, i governi europei fermino le carrette che solcano il Mediterraneo. Come? Attraverso «politiche efficaci» da affiancare all’azione di polizia dei Paesi africani dalle cui coste provengono gli immigrati clandestini. E' mezzogiorno quando Papa Ratzinger si affaccia dal balcone del palazzo di Castel Gandolfo per la preghiera domenicale dell'Angelus.
Prima commenta un passo del Vangelo di Marco, poi si rivolge ai pellegrini italiani specificando subito di parlare «da Padre comune», come a dire che il suo non è di certo un intervento da interpretare in chiave politica. Semmai è una sollecitudine pastorale motivata dai troppi naufragi che quest'estate hanno marcato a lutto le cronache. Nei suoi occhi ci sono forse le immagini di donne e giovani abbarbicati alle reti dei tonni, oppure quelle dei relitti e dei corpi ripescati dal canale di Sicilia nei giorni scorsi.
Il giorno dopo lo storico accordo siglato tra Gheddafi e Berlusconi e «salutato positivamente» dal quotidiano Avvenire dato che - ha motivato in prima pagina il giornale dei vescovi - avrà sicuri effetti benefici nella lotta contro l’immigrazione clandestina, poichè verrà avviato il «già concordato pattugliamento congiunto delle rotte interessate per scoraggiare le partenze», Benedetto XVI riflette sull’attualità, riassumendo per sommi capi quale è la posizione della Chiesa in materia.
«L'emergenza in cui si è trasformata nei nostri tempi» l'immigrazione clandestina, se da una parte «sollecita la nostra solidarietà», dall'altra necessita «di senso di responsabilità» da parte delle nazioni da dove partono le navi fuorilegge. «Non solo si tratta di loro concittadini - ha sottolineato il pontefice- ma si tratta anche di rimuovere le cause di migrazione irregolare, come pure di stroncare, alle radici, tutte le forme di criminalità ad essa collegate».
Non sono mancati incoraggiamenti e ringraziamenti nei confreonti di tutte quelle «istanze regionali, nazionali e internazionali» che si stanno occupando della spinosa questione, mentre alle cancellerie europee è stato rivolto l’appello a sviluppare, «di comune accordo, iniziative e strutture» sempre più adeguate alle necessità degli extracomunitari.
Riferimento implicito ai Ctp, dato che alle organizzazioni umanitarie cattoliche ma anche al Vaticano, i centri di accoglienza temporanei così come sono strutturati ora, non piacciono proprio. Infine, il capitolo immigrati clandestini. Questi ultimi, secondo Papa Ratzinger, dovrebbero essere sensibilizzati sia al rispetto delle leggi, sia al fatto che la loro vita è preziosa e non la possono esporre con viaggi che comportano «gravissimi rischi».
L’aumento della cooperazione internazionale per far fronte ad una situazione critica, è auspicata anche per il problema degli zingari.
Il ministero dell’immigrazione d’Oltretevere col placet del Papa ha organizzato un convegno a Frisinga, in Germania, di comune accordo coi vescovi tedeschi. L’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica e affrontare a livello globale una questione che riguarda 12 milioni di rom in tutta Europa.
Secondo monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio, «sono vittime, a vari livelli, di razzismo, xenofobia, e discriminazioni». Lo testimoniano gli ultimi provvedimenti «legislativi sfavorevoli alle popolazioni zingare».

© Copyright Il Messaggero, 1° settembre 2008 consultabile online anche qui.

Nessun commento: