14 settembre 2007

Consiglio di lettura: il blog di Andrea Tornielli

Cari amici, a proposito delle polemiche sul motu proprio Summorum Pontificum, consiglio a tutti la lettura del post Entra in vigore il Motu proprio, fra mille difficoltà.
Ci sono molte testimonianze interessanti che vale la pena di leggere
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Raffaella

2 commenti:

mariateresa ha detto...

Già, per certi versi ci si arrabbia,ma non ne vale la pena.Proprio le persone che per tanto tempo si sono sentite delle specie non protette,devono capire che il senso del MP, mi permetto di dire, è proprio la conciliazione nella Chiesa. Ho paura che Socci l'abbia capito il giusto, anche se gli voglio bene. Quindi, capire questo, per amore del Santo Padre, che se lo merita, dico io, significa abbandonare certi toni e certe arrabbiature che in molti casi, purtroppo, sono comprensibili. Insomma bisogna abbassare i toni e andare avanti perchè non serve alla Chiesa, io credo, fornire materiali per i soliti editoriali per i soliti noti.
A noi interssa la fede non altro. Lasciamo le polemiche ai poveretti che lo fanno di mestiere e che spiano le notizie di agenzia per scrivere sempre le stesse cose.
E se si vuole continuare a questionare in questo modo (perchè per dire il proprio parere ci sono tanti modi...), che si capisca cosa significa.
Il resto sono bubbole,secondo me.
Usciamo dalle bubbole, amici, ce ne sono troppe...........

gemma ha detto...

credo si stia facendo troppa polemica, da ambo le parti, dividendo i vescovi in amici e nemici del Papa.
Vedo molta strumentalizzazione di questo provvedimento sia da una parte che dall'altra, come se non si aspettasse altro per rivangare mai sopiti rancori. E questo non c'entra nulla con la fede
Il vecchio rito, ormai è risaputo, non è cosa di tutti i giorni, molti sacerdoti non sono stati abituati a celebrarlo e una pratica così importante non si può improvvisare. Chiedere con motivazione e serenità, dando ai sacerdoti di buona volontà il tempo di organizzarsi: credo fosse questo in fondo il senso del documento del Santo Padre.
Purtroppo, stiamo assistendo ad eccessi, da ambo le parti: da una parte, in alcune diocesi, si sono alzati muri preventivi allo scopo di scoraggiare le richieste dei fedeli, dall’altra, si sono levate richieste finalizzate più alla disputa che all’interesse.
Credo comunque sia evidente che se nel tempo richieste educate e motivate verranno disattese o peggio derise, saranno i celebranti per primi a non uscirne egregiamente. E i fedeli ne saranno i primi testimoni, checchè ne dicano i giornali