15 ottobre 2007
Milingo, che lagna: niente visto per l'Italia, niente pensione e soprattutto niente show per tv e giornali
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Italia proibita per Milingo
Voleva guidare la marcia dei preti sposati
Il Vaticano gli ha revocato il passaporto
FILIPPO DI GIACOMO
GIACOMO GALEAZZI
CITTA’ DEL VATICANO
Frontiere chiuse per il vescovo-esorcista che scandalizzò la Chiesa sposando a New York la coreana Maria Sung, adepta della setta Moon. Non può entrare in Italia perché «persona non gradita». Emmanuel Milingo è stato scomunicato l’anno scorso dal Vaticano per aver ordinato quattro nuovi vescovi appartenenti ad un’associazione di preti sposati. Voleva guidare l’8 dicembre a piazza San Pietro la marcia contro il celibato ecclesiastico, ma le autorità italiane gli hanno negato l’autorizzazione per «difficoltà burocratiche» legate alla revoca del passaporto diplomatico della Santa Sede.
«Il passaporto diplomatico è ancora valido, ma è stato revocato dal Vaticano dopo la scomunica» precisa don Giuseppe Serrone, presidente dell’Associazione preti sposati e portavoce in Italia di «Married priest now», l’associazione presieduta da Milingo: «Già a gennaio - aggiunge - gli è stato impedito di entrare in Italia per benedire i partecipanti al carnevale di Cento». Erano stati presi gli accordi, ma «al momento del viaggio venne negata l’autorizzazione a passare la frontiera in quanto le autorità italiane avevano messo Milingo nella lista delle persone non gradite».
Senza pensione
Negata la richiesta, adesso Milingo è in Brasile. «Ha anche il passaporto dello Zambia ma deve chiedere un visto turistico per l’Italia dal Brasile o dalla Corea, dove vive con Maria Sung, che gli viene negato - spiega don Serrone -. Viene calpestato un suo diritto e denunceremo l’Italia per violazione dei diritti della persona. Ognuno è libero di spostarsi come vuole». Un fatto «tanto più grave» perché tiene lontano dalla sua «seconda patria» un presule di 77 anni. «Anche la pensione gli è stata bloccata. Risulta ancora in servizio per la Santa Sede ma senza stipendio. Siamo andati al Pontificio consiglio dei migranti, dove ha lavorato per 23 anni, e all’ufficio vaticano del Lavoro per ripresentare la domanda - puntualizza Serrone -. Ora la curia di Seul, dove è domiciliato, gli ha comunicato che la pratica è stata avviata, ma pochi giorni fa la conferenza episcopale coreana ha diffidato i cattolici dal frequentare Milingo perché “pericoloso”».
L’Europa irraggiungibile
In realtà, come precisano fonti vaticane, alla curia di Seul, Milingo indirizza, più o meno come ad una cassetta postale, tutti coloro che in questi mesi hanno tentato di stabilire un contatto tra il diretto interessato e la Santa Sede: un’impresa vana a causa dei forti controlli che gli uomini di Moon impongono all’arcivescovo. La Chiesa coreana si è limitata a ricordare ai propri fedeli che le cerimonie e i sacramenti celebrati dai ministri scomunicati sono «illeciti» e che le ordinazioni così conferite comportano la scomunica anche per chi le riceve. Quanto ai Paesi da denunciare, la lista è lunga: a Milingo non è stato rinnovato neanche il visto per gli Usa e quello che gli permette di vivere in Brasile, nella mega proprietà fondiaria dove il reverendo Moon intende costruire una nuova città fatta ad immagine e somiglianza delle sue teorie, sta anch’esso per scadere. Per le leggi in vigore nell’Ue, essere «persona non grata» per un Paese membro comporta l’impossibilità di concessione del visto anche da parte degli altri paesi Schengen. Così Milingo non potrà proseguire il tour di ri-ordinazione dei vescovi delle Chiese vetero-cattoliche, quelle nate da coloro che hanno rifiutato il Concilio Vaticano I, che hanno le loro sedi in Olanda, Francia e Portogallo.
Senza questi exploit, Milingo fa fatica a rientrare nel cono di luce dei media. Anche la manifestazione prevista per l’8 dicembre, giorno in cui lo Stato è tenuto per legge a garantire la libertà del Papa di poter celebrare in sicurezza le cerimonie dell’Immacolata, è stata forse pensata più per ragioni di stampa che per interesse ecclesiale.
«A giugno abbiamo partecipato a un seminario teologico a Seul per organizzare il pellegrinaggio ecumenico a dicembre dei sacerdoti e delle loro consorti per rinvigorire la nostra fede sulla tomba di Pietro, primo papa sposato», dice Serrone. In attesa di diventare il secondo Papa sposato, Milingo dovrà risiedere in Svizzera. Il suo arrivo è atteso per novembre.
© Copyright La Stampa, 15 ottobre 2007
Francamente, cari amici, non capisco l'utilita' di un articolo come questo, che occupa svariate righe di un giornale importante che avrebbero potuto essere utilizzare per parlare del Santo Padre, dei due sacerdoti rapiti in Iraq e delle tematiche toccate nell'Angelus di ieri.
Non vedo, sinceramente, dove stia il problema: Milingo e' stato scomunicato, quindi le autorita' vaticane hanno revocato il passaporto diplomatico (chiarissimo e doveroso!). Milingo non e' italiano (e nemmeno europeo) e quindi la sua entrata nel nostro Paese e' sottoposta a visto.
Non gode della pensione? Ma e' ovvio...e' stato scomunicato.
Cio' che getta Milingo nella disperazione non e' il fatto di non potere rivedere l'Italia e pregare sulla tomba di Pietro, ma la constatazione che i media si sono stancati di dargli lo spazio che non merita.
Certamente organizzare una carnevalata l'8 dicembre avrebbe attirato l'attenzione di tv e giornali, ma, ahime', e' andata male...
Il secondo Papa sposato? Milingo? Ma per piacere!
Raffaella
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12 commenti:
Cara Raffaella,
mi permetto di segnalare una buona notizia". Visita il sito di Korazym e leggi dell' immagine di Giovanni Paolo II nel falò durante la veglia di preghiera a due anni dalla morte. Un segno positivo.
Angela
Grazie Angela :-)
Oh ma MIlingo arriva nella mia patria...andrò senza dubbio ad accoglierlo con un mazzo di fiori e gli bacerò l`anello....ah no i fiori dovrò darli a sua moglie!
E già immagino i giornaletti di casa mia impadronirsi di questo pittoresco personaggio!
E lui saprà approffittarne...sarà in un terreno fertile..per tutti i semi contro la Chiesa cattolica !
Cara Luisa, senz'atro i giornali svizzeri faranno la fila, ma guarda che quando quest'uomo parla, mi è capitato di seguirlo in TV, ridicolizza se stesso senza volerlo.Non mi preoccuperei troppo.
Per certi versi fa pena.
Confermo cio' che ha detto Mariateresa: mi e' capitato di vedere Milingo a Matrix. Sara' perche' non si esprime bene pero' non si riesce proprio a seguire il filo del discorso-
Facendo proprio riferimento alla trasmissione Matrix ed all'intervista di Milingo non solo non si capiva un piffero di ciò che diceva perchè secondo me mancava proprio il nesso logico al discorso ma, in quella circostanza mi diede l'idea che proprio lui avesse bisogno di un bell'esorcismo di quelli potenti e non sto scherzando!!!!!!!!!! Hai ragione Raffaella quella pagina della Stampa poteva essere impiegata per Sua Santità e non per quel mucchio di castronate!!!!!!! Eugenia
E da quando i giornali si occupano di ciò che dice il Papa All' angelus? non fa presa sui lettori, le vicende di Milingo si, anche perchè a mio giudizio saranno in molti che non aspettano altro che una manifestazione contro la Chiesa e il Papa in un giorno sacro come quello dell' Immacolata!
Speriamo davveeo che il pericolo sia scampato!
Cara Cindy fin dall'inizio tutta questa storia di Milingo mi ha veramente nauseata e comunque sbagli chi pubblicando le sue lamentele, continua a rimestare nel torbido...... Come no ci manca solo che nel giorno dell'Immacolata un vescovo scomunicato celebri messa a Roma!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ma per favore!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi chiedo ancora per quanto tempo dovremo sopportare i suoi capricci quelli di Moon etc.etc.
Eugenia
Ok, non ha piu' il passaporto del Vaticano, normale, quindi, che debba richiedere il visto per entrare in Italia, strano, pero', che il visto gli sia stato negato in quanto persona non grata dalle autorita' italiane. Strano, per quale motivo Milingo e' stato dichiarato persona non grata?
Perche' e' compito delle autorita' italiane vigilare sulla sicurezza del Papa l'8 dicembre. Nessuno di noi vuole il bis della disgutosa sceneggiata del Manifesto che, lo scorso anno, getto' volantini offensivi sull'auto del Papa. Che figuraccia per l'Italia in diretta mondovisione...
Hai ragione Raffaella già quell'episodio è stato riprovevole ci manca soltanto la messa sacrilega celebrata da un vescovo scomunicato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Siamo seri!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Eugenia
Hai ragione Raffaella già quell'episodio è stato riprovevole ci manca soltanto la messa sacrilega celebrata da un vescovo scomunicato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Siamo seri!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Eugenia
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