31 dicembre 2007

Angelus e "Family day" di Madrid: il commento (molto di parte) di "Repubblica"


Vedi anche:

Il 2008 di Papa Benedetto fra liturgia, Cina, viaggi, enciclica e seconda parte del libro su Gesù

SUCCESSO STRAORDINARIO DEL "FAMILY DAY" SPAGNOLO: LE IMMAGINI

Benedetto XVI: difendiamo la famiglia da cui dipende il bene della società

La marcia di Capodanno, dal Sessantotto in cammino per la pace (Intervista dell'Osservatore a Mons. Bettazzi)

Andrea Riccardi: "C’è una connessione profonda tra la vita di ciascuno, di una famiglia, e la pace del mondo" (Avvenire)

Aparecida 2007: in Cristo la risposta alle sfide del tempo (Intervista dell'Osservatore al cardinale Re)

La Vergine tra urgenze sociali e protagonismo femminile (Osservatore Romano)

Leggo le critiche dei giornaloni, i continui confronti, le cattiverie gratuite e poi vedo la folla di stamattina all'Angelus e dico...

Manifestazione di Madrid: il commento di Kiko Arguello (Neocatecumanali) e Antonia Sanchez (Focolari) a Radio Vaticana

La Chiesa è impegnata a difendere e promuovere "la dignità naturale e l’altissimo valore sacro" del matrimonio e della famiglia (Concilio)

Cattolicesimo e islam: verso uno storico incontro (intervista del card.Tauran all'Osservatore Romano)

Ecco come si scrive un editoriale! Card. Bertone: "C'è un'Italia positiva ignorata dai mass media" (Osservatore Romano)

Bertone: Togliatti e Berlinguer rispettavano di più la Chiesa (Politi per Repubblica)

La fase due di Benedetto XVI (Garelli per "La Stampa")

La risposta di Korazym ed altri commenti...

Rosso "malpela" l'anomalia italiana: non capire che le leggi sono approvate dalla maggioranza e valgono per tutti!

Il Papa: le nozze soltanto tra uomo e donna

ROMA - «Il bene della persona e della società è strettamente connesso alla "buona salute" della famiglia: perciò la Chiesa è impegnata a difendere e promuovere la dignità naturale e l´altissimo valore sacro del matrimonio e della famiglia». E´ il messaggio di un Angelus tutto speciale quello dedicato ieri da Benedetto XVI alla difesa dell´unione tradizionale, fondata sui valori cristiani e sul matrimonio tra uomo e donna. A Madrid un milione in piazza per protestare contro le riforme di Zapatero.


Il Papa: "Il matrimonio è tra uomo e donna"

Ma l´Arcigay attacca: il fanatismo religioso danneggia la convivenza

MARCO POLITI

CITTA´ DEL VATICANO - L´ultimo Angelus dell´anno papa Ratzinger lo dedica alla famiglia. Per ribadire che la Chiesa ne riconosce una sola: «Fondata nell´unione indissolubile fra un uomo e una donna (e che) costituisce l´ambito privilegiato in cui la vita umana viene accolta e protetta, dal suo inizio alla fine naturale». E ricordare che «il bene della persona e della società è strettamente connesso alla buona salute della famiglia». E´ questo il motivo, spiega il pontefice, per cui la Chiesa è impegnata a difendere la dignità naturale e «l´altissimo valore sacro» del matrimonio e della famiglia.
L´importanza centrale che il tema riveste per il pontificato ratzingeriano è rafforzata dalla decisione di Benedetto XVI di dedicare nel 2008 il suo Messaggio per la giornata della pace proprio alla salvaguardia della famiglia. «La negazione o anche la restrizione dei diritti della famiglia - ha scritto - oscurando la verità dell´uomo, minaccia gli stessi fondamenti della pace». La famiglia naturale fondata sul matrimonio, è esplicitato nel documento, è cardine della vita sociale. E´ la prima, insostituibile «educatrice alla pace», è il «luogo primario dell´umanizzazione» della persona e della società. E´ la principale «agenzia di pace» in seno all´umanità.
D´altronde, appena eletto, Ratzinger ha battuto su questo tasto sia nei discorsi all´episcopato italiano sia negli interventi a livello internazionale. Per il Papa la famiglia ha un insostituibile valore antropologico. «La prima forma di comunione tra persone - è detto ancora nel Messaggio - è quella che l´amore suscita tra un uomo e una donna, decisi ad unirsi stabilmente per costruire insieme una nuova famiglia».
Al pontefice replica con durezza il presidente nazionale dell´Arcigay Mancuso, ricordando che al di là dei pronunciamenti vaticani la realtà italiana mostra che nel Paese «esistono diverse forme familiari». Oggi sotto attacco, insiste Mancuso, non è la libertà di scegliere una vita comune in perpetuo, ma la tutela di milioni di cittadini (che aspettano una normativa per regolamentare le unioni civili). Ecco perché la classe politica dovrebbe «riflettere su come il fanatismo religioso danneggi la convivenza».
L´asprezza della reazione deriva dal fatto che da due anni la gerarchia ecclesiastica sta bloccando l´approvazione di una legge sulle coppie di fatto, già in vigore senza problemi nella maggior parte dei paesi europei.
Recentemente il Vaticano si è inoltre opposto al voto in parlamento di norme anti-omofobia, dimenticando che lo stesso cardinale Ratzinger nel documento Homosexualitatis Problema del 1986 riconosceva (e deplorava) che le «persone omosessuali siano ancora oggetto di espressioni malevoli e azioni violente» e affermava che la «dignità propria di ogni persona» dev´essere sempre rispettata non solo nei comportamenti, ma anche «nella legislazione».

© Copyright Repubblica, 31 dicembre 2007

Politi...Politi...Politi...non si dia la zappa sul piede da solo!
Lei si lamenta perche' la Chiesa (giustamente e come e' suo sacrosanto diritto) ha detto la sua sulla norma-bavaglio antiomofobia, ma non ha nessuna remora a riportare le parole di Mancuso che accusa il Papa di fanatismo. Non Le sembra una contraddizione?
Davvero la legge sulle unioni di fatto negli altri Paesi non ha prodotto danni? Ne siamo sicuri? Guardiamo alla Francia ed alla Spagna...
Mi fa piacere che Lei, Politi, abbia citato il documento dell'allora cardinale Ratzinger. Infatti si tratto' di una svolta storica, anche se ora qualcuno finge di dimenticarsi: PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA la Chiesa condannava la discriminazione e la violenza contro le persone omosessuali.
E' un documento di svolta, buono e giusto perche' non e' ammissibile alcuna violenza contro le persone sulla base del loro orientamento sessuale.
La lettera "Homosexualitatis Problema" del 1986 fu scritta da Joseph Ratzinger, non dimentichiamolo! Eppure c'e' qualcuno che finge di non vedere la firma in calce a quel documento.
Non e' il caso di Politi, comunque: piu' di una volta, anche in tv, il vaticanista di "Repubblica" ha evidenziato il fatto. Di questo dobbiamo rendergli merito.
Tuttavia quel documento non da' il via libera a norme-bavaglio. La Costituzione stabilisce che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge senza distinzione di sesso, religione, opinioni politiche...
C'e' poi il diritto penale che punisce in comportamenti violenti. Non c'e' alcun bisogno di introdurre norme che rendono alcuni cittadini "piu' uguali" di altri.
Mancuso ha il diritto di parlare male del Papa, ma io ho il diritto di dissentire e di dirlo chiaramente e/o di scriverlo.
Non facciamo discriminazione al contrario...

R.


Manifestazione organizzata dai vescovi contro le scelte del governo. Collegamento in diretta con il Vaticano

A Madrid un milione in piazza "Difendiamo la famiglia da Zapatero"

ALESSANDRO OPPES

MADRID - L´avevano annunciata come una «celebrazione liturgica» in difesa della famiglia cristiana. In realtà è bastato ascoltare il primo intervento - pronunciato dall´arcivescovo di Valencia Agustín García-Gasco sul grande palco allestito nella Plaza de Colón e sormontato da un´enorme croce bianca - per capire che ancora una volta la Chiesa ha scelto il terreno dello scontro aperto con il governo Zapatero e le sue leggi sociali. L´attacco è a tutto campo: no ai matrimoni gay, al divorzio rapido, all´aborto e all´istituzione della materia di studio sulla «educazione alla cittadinanza», vista come il fumo negli occhi dalla gerarchia ecclesiastica dopo che l´esecutivo socialista aveva deciso di sopprimere l´obbligatorietà dell´ora di religione. Il cardinale García-Gasco tuona contro il laicismo imperante, denuncia il tentativo di «manipolare l´educazione dei giovani» e passa poi ai toni apocalittici per sostenere che «ci dirigiamo verso la dissoluzione della democrazia». Altrettanto duro l´arcivescovo di Toledo, il cardinale primate di Spagna Antonio Cañizares, che vede serie minacce per la famiglia e «un grave attacco per il futuro della società».
A mezzogiorno, quando i mega-schermi trasmettono le immagini di piazza San Pietro dove il Papa sta per pronunciare l´Angelus, dal palco annunciano che il pontefice «sa che siamo un milione e mezzo». In realtà, secondo i calcoli delle fonti ufficiale, la cifra sarebbe molto meno grande. Benedetto XVI si rivolge in spagnolo ai fedeli di Madrid per sottolineare «l´altissimo valore sacro del matrimonio, unione indissolubile tra uomo e donna» e si limita a dire che «vale la pena lavorare per la famiglia». Toni moderati, in contrasto con le parole taglienti rilanciate dagli altoparlanti della Plaza de Colón. «Genitori, non lasciate mai la testa e il cuore dei vostri figli nelle mani di altri, meno che mai dello Stato», avverte Benigno Blanco, presidente del «Foro español de la familia», il movimento che due anni fa mobilitò le piazze contro i matrimoni gay.
E Kiko Arguello, leader dei neo-catecumenali, assicura che «questi governi atei e laici vogliono farci credere che la nave della famiglia non va da nessuna parte, e questo è falso». Fu proprio lui, nelle scorse settimane, a lanciare l´idea di un grande incontro in difesa della famiglia cristiana. Un´idea subito accolta con grande entusiasmo dal cardinale arcivescovo di Madrid, l´ultraconservatore Antonio Maria Rouco Varela. «Mi permetta di non rispondere a nessuna domanda che possa mettere in rapporto l´atto di oggi con qualsiasi connotazione di tipo politico», aveva detto Rouco in un´intervista pubblicata ieri mattina dal quotidiano «El Mundo».
Eppure, quando sale sul palco per pronunciare l´omelia che chiude la manifestazione, il cardinale non ha remore nell´attaccare ancora una volta Zapatero e il suo governo.
«Constatiamo tristemente che l´ordinamento giuridico spagnolo ha fatto marcia indietro rispetto alla Dichiarazione dei diritti umani delle Nazioni Unite», sentenzia, mentre sulla piazza sventolano centinaia di bandiere spagnole e poche decine di insegne bianco-gialle del Vaticano. Su una bancarella sono esposte foto di Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, ma gli articoli più richiesti sono i simboli nazionali, stampati su berretti, coccarde e magliette. Va a ruba una sciarpa che reca la scritta: «Questa è la Spagna, e se a qualcuno non piace, che se ne vada». Quando mancano poco più di due mesi al voto per le legislative, il leader di Izquierda Unida Gaspar Llamazares non ha dubbi: «E´ stata la chiusura della pre-campagna elettorale del Partito Popolare».

© Copyright Repubblica, 31 dicembre 2007

No...non ci siamo!!! Non so di quali fonti ufficiali parli Oppes, ma mi viene da pensare che sia El Pais. Beh, e' una fonte di parte, cara Repubblica!!!
In realta' gli osservatori della Comunità autonoma di Madrid parlano di un milione abbondante!!! C'e' una bella differenza...
Se fossero stati in pochi, caro Oppes, Zapatero avrebbe commentato. Invece e' rimasto zitto e prosegue nella sua campagna "conservatrice" (lo vedremo in un altro post).
So che puo' dare fastidio ma ieri in piazza, in Spagna, c'era una folla molto, ma molto, cospicua di cui, mi dispiace, occorrera' tenere conto...
Ah, per inciso: come mai io ho visto bandiere un po' diverse? :-)

R.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

scusami tanto raffaella ,tu dici che è sacrosanto diritto del papa dire la sua opinione,ma non credi che sia altrettanto giusto,che dicano la loro opinione anche Zapatero e i laici? Dopotutto difendendo i diritti degli omosessuali ,che essendo anche loro figli di DIO ,Hanno il sacrosanto diritto al rispetto.Dopotutto non uccidono nessuno.Mentre la chiesa e anche i musulmani ne hanno uccisi parecchi.Quesa è storia,è di qualche settimana fa l'impiccagione di un ventenne omosessuale in iran.saei lieta di sapere come la pensi.

Anonimo ha detto...

Mi pare che i laici si esprimano ovunque e senza alcun bavaglio o mi sbaglio? Mi pare che siano laici quasi tutti i quotidiani italiani, le televisioni e i periodici. Non capisco come si possa affermare che i laici non hanno diritto di parola. Mi dispiace ma e' finito il tempo in cui i Cattolici stavano zitti. Permetteteci di dire la nostra o non possiamo per legge? Ci e' mancato poco che succedesse anche questo...
Non vedo che cosa c'entri la Chiesa con la morte del ventenne in Iran. Basta con i luoghi comuni.

Anonimo ha detto...

Ricevo ora altri due "commentini" di "vale". Non e' offendendo il prossimo e tanto meno i Pontefici che si avvia una seria discussione.

Anonimo ha detto...

sei semplicemente fanatica e credulona .APRI GLI OCCHI

Anonimo ha detto...

Ecco che cosa ho dimenticato stamattina: il collirio! Caspita...devo andare in farmacia prima che chiuda per Capodanno.
Per fortuna c'e' che ci riporta costantemente alla realta'! ;-)

Luisa ha detto...

..se non lo trovi te ne mando per via super accellerata una valigia... di collirio..io ne devo fare un uso immoderato!

Una fanatica ,credulona dagli occhi ben aperti grazie al collirio...... ti manda un caloroso abbraccio!

euge ha detto...

Te lo mando anche io Vale..... sai qui siamo in tanti a dover fare uso di quantità eccezzionali di collirio e sinceramente non ce ne vergognamo anzi; no sarebbe il caso che magari tu facessi uso di qualche buon anti acido???? perchè sai le zuppe troppo riscaldate alla fine fanno venire bruciore di stomaco.
Ciao e Buon 2008
Eugenia

euge ha detto...

A scusami un'altra cosa...... Non mi risulti che la chiesa abbia impiccato od ucciso omosessuali il caso a cui ti riferisci riguarda esclisivamente l'Iran........ e la religione musulmana .... sai tanto per chiaririre.

Di nuovo Buon 2008