31 dicembre 2007
Tutto il mondo è paese: alla vigilia del voto Zapatero si scopre moderato, parla di famiglia tradizionale e rincorre il voto cattolico...
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NOTA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PAPABOYS
Angelus e "Family day" di Madrid: il commento (molto di parte) di "Repubblica"
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Leggo le critiche dei giornaloni, i continui confronti, le cattiverie gratuite e poi vedo la folla di stamattina all'Angelus e dico...
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Ecco come si scrive un editoriale! Card. Bertone: "C'è un'Italia positiva ignorata dai mass media" (Osservatore Romano)
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Ora il premier si accorge che i socialisti vanno a messa
(e.ros.) Chi tocca muore: eutanasia e aborto. Sono due argomenti che il presidente del governo uscente, e prossimo candidato socialista, José Luis Zapatero, ha escluso prudentemente dal suo programma elettorale.
Evita perfino di pronunciare la parola «aborto» e preferisce «interruzione di gravidanza».
Va bene essere l'apripista europeo dei diritti civili, per quattro anni di legislatura, ma non il bersaglio della Chiesa o, peggio, dei «teocon» nei prossimi due mesi di campagna.
Come sa bene anche il suo diretto concorrente, il popolare Mariano Rajoy, la maggioranza dell'elettorato socialista si definisce cattolica e un passo falso in questioni di coscienza troppo delicate potrebbe spostare quella quota di voti che finirebbe per fare la differenza.
Dall'85 l'aborto è consentito in Spagna se la gravidanza è conseguenza di uno stupro, se minaccia la salute fisica o mentale della donna e se il feto è malformato. Anche se la magistratura catalana indaga in queste settimane su aborti illegittimi in cliniche compiacenti di Barcellona, per Zapatero «non c'è alcun motivo di cambiare la legge sull'interruzione di gravidanza».
Ma si dichiara «sempre disponibile a una riflessione». Dopo il 9 marzo prossimo.
© Copyright Corriere della sera, 31 dicembre 2007
Chiaro! E' proprio vero che tutto il mondo e' paese: prima si attacca la Chiesa, si vuole mettere il bavaglio ai Cattolici, li si isola politicamente e culturalmente, si tolgono e finanziamenti alle scuole cattoliche e poi? Beh, poi alla vigilia delle elezioni ci si scopre moderati, non si toccano i temi eticamente sensibili, non si parla di revisioni di concordati vari...ohibo'!
Stamattina il corrispondente del tg1 ha persino detto che Zapatero manda le figlie alla scuola cattolica...ma davvero?
Ma che strano!
Mi viene in mente una cosa: Zapatero non ando' alla messa presieduta da Benedetto XVI a Valencia (mentre ando' a quella di Papa Wojtyla nel 2003, in vista delle elezioni). Mi chiedo: secondo voi, se il Papa andasse domani a Madrid, Zapatero presenzierebbe? :-)
R.
L´intervento
Credo nell´amore e nel matrimonio
IO, LAICO MI SONO SPOSATO IN CHIESA
JOSÉ LUIS ZAPATERO
Quando lo racconto, nessuno ci crede, però tutti i giorni faccio colazione e ceno con le mie figlie e con mia moglie.
A parte quando sono fuori, in viaggio, è chiaro. Alle otto meno dieci del mattino, alle nove meno un quarto della sera. Me lo sono imposto. Non mi importa che mi chiamino per cenare fuori, non mi importa per niente.
La mia famiglia è assolutamente tradizionale. Sì, sono un uomo tradizionale, sposato, e in chiesa. Questa sì che è una cosa curiosa, perché i miei amici oggi vedono che sono di sinistra, e allora si aspettano che relativizzi la famiglia, e ridono perché mi hanno conosciuto sempre con la stessa ragazza.
Sempre.
Ho conosciuto Sonsoles e basta, è finita lì. Ho saputo sin dal primo momento che non avrei più avuto bisogno di conoscere nessun´altra ragazza. È proprio così. È possibile che sia dovuto al mio carattere ottimista, però quando me l´hanno presentata e l´ho conosciuta, quando mi sono avvicinato a lei e ho visto la luce che emanava, mi sono detto: «Accidenti. Che ragazza! Che ragazza!». Uno di quei momenti in cui ti stanno per presentare qualcuno, e quando cominci a parlare con lei, di nuovo: «Che ragazza! Che ragazza!» E via, per tutta la vita.
Sì, credo nel matrimonio. Nel rapporto di coppia stabile, che a me pare fecondo. Perché umanizza, la coppia umanizza.
Umanizza perché dai una parte di te, devi rinunciare a qualcosa. Credo che le parti scomode che ha, perché ce le ha, si compensano molto perché è una buona educazione dei sentimenti e del carattere; la coppia umanizza perché c´è dedizione. Il matrimonio è come un atto che si deve formalizzare, io credo che è bene formalizzarlo se sei determinato. E in definitiva, quando mi sono sposato, siccome la madre di Sonsoles è molto credente, l´ho fatto senza nessun problema.
Credo che il matrimonio sia un´istituzione che ha ancora un futuro, senza alcun dubbio. Ci sarà sempre più una tendenza al matrimonio secolarizzato, però penso che il matrimonio continuerà perché, in fin dei conti, la vita, anche nel terreno sentimentale, esige prospettiva, e ci sarà sempre più gente con una vocazione alla stabilità.
(tratto dal libro di Suso de Toro «Madera de Zapatero»)
© Copyright Repubblica, 31 dicembre 2007
Peccato sapere queste belle cose solo a due mesi dalle elezioni...
Chiaramente questa e' la mia opinione di persona che non vive in Spagna e che vede tutto dall'esterno.
Anche in Italia, nel 2005, ci fu una grande "crisi mistica" dei nostri politici.
R.
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