Il Papa e i dotti musulmani, Tauran: «Incontro storico»

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Il Papa e i dotti musulmani

Tauran: «Incontro storico»

DA ROMA SALVATORE MAZZA

Rispetto effettivo della dignità della persona, necessità di un dialogo consapevole delle rispettive identità, formazione dei giovani. Saranno molto probabilmente questi, secondo il cardinale Jean-Louis Tauran, i temi principali dell’incontro «storico», attualmente in via di definizione, che nel prossimo anno vedrà insieme e in dialogo Benedetto XVI e i rappresentanti dei 138 leader musulmani.
In un’intervista alla Radio Vaticana il presi- dente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha fatto il punto sulla dinamica avviatasi con la lettera aperta che i dotti musulmani hanno indirizzato a Benedetto XVI e agli altri leader religiosi cristiani.
«Il 19 novembre – ha ricordato il porporato – il cardinale (segretario di Stato vaticano, ndr) Tarcisio Bertone ha risposto a nome del Santo Padre alla Lettera aperta firmata da 138 leader musulmani, con una lettera indirizzata al principe Ghazi di Giordania, indicando che la Santa Sede era disposta a ricevere una delegazione ristretta di quei firmatari».
Nella stessa missiva si affermava inoltre «la possibilità di scambi di vedute e di riunioni con istituzioni specializzate come il Pisai, il Pontificio Istituto per gli Studi Arabi e d’Islamistica, e l’Università Gregoriana, sul contenuto di tale Lettera aperta». Inoltre, ha aggiunto Tauran, «il Papa ha risposto che era anche disposto a ricevere in udienza i partecipanti ». A questa, che il cardinale definisce «la prima tappa», è seguita lo scorso 12 dicembre quella avviata dallo stesso principe Ghazi, il quale «ha risposto al cardinale Bertone, dicendo che accettava la proposta della Santa Sede e che nel mese di febbraiomarzo verrebbero a Roma tre rappresentanti dei firmatari per preparare questo incontro », che «in un certo senso» si può definire «storico». Riguardo alle questioni che saranno al centro del dialogo, Tauran ha quindi affermato di ritenere che «saranno tre i temi principali. Primo, il rispetto effettivo della dignità della persona umana, dei suoi diritti, in primo luogo il diritto alla libertà di coscienza e di religione. Poi, la necessità per il dialogo religioso di avere una conoscenza obiettiva della religione dell’altro. Quindi, come il cardinale Bertone scriveva nella sua lettera, la formazione dei giovani al rispetto reciproco e alla tolleranza».
«Penso – ha insistito Tauran – che siano questi i grandi temi che saranno al cuore dei nostri incontri. Adesso, dopo le feste, incominceremo già a collaborare per concretizzare questo progetto», fissando anche la data «secondo i calendari degli uni e degli altri ». «Ma c’è buona volontà da ogni parte – ha concluso – e quindi io sono molto fiducioso nella riuscita di questo incontro».

© Copyright Avvenire, 28 dicembre 2007