28 dicembre 2007

Il 2007 di Benedetto XVI, il Papa della speranza (bellissimo servizio di Alessandro Gisotti per Radio Vaticana)


Il 2007 di Benedetto XVI, il Papa della speranza

Un anno scandito e guidato dalla Speranza evangelica: si può sintetizzare, così, il 2007 di Benedetto XVI, che in questi ultimi 12 mesi ha offerto ai fedeli la sua seconda Enciclica e il libro su Gesù di Nazaret.
E’ stato l’anno dei viaggi apostolici in Brasile e in Austria, della Lettera ai cattolici cinesi, dell’Esortazione Sacramentum Caritatis e di un rinnovato dialogo ecumenico e con il mondo musulmano.
Ripercorriamo alcuni momenti forti del 2007 di Benedetto XVI, il Papa della Speranza, nel servizio di Alessandro Gisotti:


Spe salvi, “Nella Speranza siamo stati salvati”.

L’Enciclica sulla Speranza viene pubblicata alla fine del 2007, ma tutto l’anno che sta per terminare è consacrato da Benedetto XVI alla Speranza evangelica. Ogni gesto del suo Magistero è un invito a sperare nel Signore, nel suo Amore.

L’8 gennaio incontra il Corpo diplomatico per i tradizionali auguri d’inizio anno. Il Papa chiede innanzitutto di non dimenticare l’Africa. Sottolinea le difficoltà a volte drammatiche con cui si confronta l’umanità, dai conflitti alla fame:

“Il s’agit d’un défi qui consiste à promouvoir et à consolider …”

Il Papa esorta la comunità internazionale a “promuovere e consolidare tutto ciò che c’è di positivo nel mondo e a superare, con buona volontà, saggezza e tenacia, tutto ciò che ferisce, degrada e uccide l’uomo”. Benedetto XVI testimonia la speranza di Cristo agli ultimi.

Toccante la visita nell’istituto romano di pena per minori “Casal del Marmo”, il 18 marzo. In quello stesso giorno, all’Angelus, si sofferma sull’Esortazione postsinodale Sacramentum Caritatis, pubblicata il 22 febbraio, e spiega il legame tra l’Eucaristia e l’Amore cristiano, tema della sua prima Enciclica:

"Ecco perché ho scelto come titolo Sacramentum caritatis, riprendendo una bella definizione dell’Eucaristia di San Tommaso d’Aquino ‘Sacramento della carità’. Sì, nell’Eucaristia Cristo ha voluto donarci il suo amore, che lo ha spinto ad offrire sulla croce la vita per noi”.

Il 13 aprile, viene presentato il libro del Papa Gesù di Nazaret.

Si tratta, come sottolinea Joseph Ratzinger nell’introduzione, del frutto di “un lungo cammino interiore”. Il volume diventa in pochi giorni un best seller in tutto il mondo.

Il Papa compie gli anni, ma il regalo lo fa lui a noi. Il 16 aprile, infatti, Benedetto XVI festeggia il suo 80.mo compleanno.
Il giorno prima, nella Messa per il suo genetliaco in Piazza San Pietro, ringrazia i fedeli che con amore filiale lo accompagnano nel suo ministero:

“Ripetutamente vedo con gioia riconoscente quanto è grande la schiera di coloro che mi sostengono con la loro preghiera; che con la loro fede e con il loro amore mi aiutano a svolgere il mio ministero; che sono indulgenti con la mia debolezza, riconoscendo anche nell’ombra di Pietro la luce benefica di Gesù Cristo”.

La settimana successiva, il 21 e 22 aprile, è a Vigevano e Pavia, una visita pastorale nel segno dell’amato Agostino, un modello sempre attuale per il popolo di Dio. Un Santo che ci esorta a sperare nell’amore di Gesù:

“Alla scuola di Sant'Agostino ripeto questa verità per voi come Vescovo di Roma, mentre, con gioia sempre nuova, la accolgo con voi come cristiano. Servire Cristo è anzitutto questione d'amore”.

Il mese di maggio è caratterizzato dal VI viaggio apostolico internazionale di Benedetto XVI, che per la prima volta si reca in America Latina. Il Papa è in Brasile dal 9 al 14 maggio del 2007 per la V Conferenza generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi, convocata nella città mariana di Aparecida. La visita del Papa dà un rinnovato slancio missionario alla Chiesa del continente. Uno dei momenti più intensi in terra brasiliana, Papa Benedetto lo vive alla Fazenda da Esperança, una comunità dove ragazzi tossicodipendenti rinascono grazie alla forza della speranza evangelica:

“Lì, nella Fazenda da Esperança, i confini del mondo vengono veramente superati, si apre lo sguardo verso Dio, verso l’ampiezza della nostra vita, e così avviene un risanamento”.

Il 17 giugno è ad Assisi in occasione dell’ottavo centenario della conversione di San Francesco.
L’estate del 2007 si contraddistingue per la pubblicazione di documenti pontifici di grande rilevanza: il 22 giugno il Motu Proprio con il quale viene stabilito che sarà sempre necessaria una maggioranza di due terzi per eleggere il Successore di Pietro.
Il 30 dello stesso mese, un evento di portata storica: la pubblicazione della Lettera del Papa ai cattolici cinesi.
Così, parlando alla Curia Romana, il 21 dicembre, Benedetto XVI esprime la speranza che questa Lettera apra una nuova stagione nelle relazioni tra Roma e Pechino:

“La Lettera è stata accolta con gioia e con gratitudine dai cattolici in Cina. Formulo l'auspicio che, con l'aiuto di Dio, essa possa produrre i frutti sperati”.

Il mese di luglio si apre con la pubblicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum sull’uso della “Liturgia romana anteriore alla riforma del 1970”.
Nella lettera inviata a tutti i vescovi del mondo, il Papa sottolinea che la ragione positiva del documento è la “riconciliazione” rispetto alle divisioni che in passato “hanno lacerato il Corpo di Cristo”.
Il 20 luglio viene pubblicato il Messaggio per la GMG di Sydney sul tema “Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni”.

E alla gioventù, Benedetto XVI lancia un messaggio dirompente a Loreto, il 2 settembre, in occasione dell’Agorà dei giovani italiani:

“Andate controcorrente: non ascoltate le voci interessate e suadenti che oggi da molte parti propagandano modelli di vita improntati all’arroganza e alla violenza, alla prepotenza e al successo ad ogni costo, all’apparire e all’avere, a scapito dell’essere”.

Dal 7 al 9 settembre, Benedetto XVI è in Austria per il suo VII viaggio apostolico internazionale. Una visita culminata nel pellegrinaggio al Santuario mariano di Mariazell.
Guidati ed incoraggiati da Maria - è l’esortazione del Papa - vogliamo aguzzare il nostro sguardo cristiano”.
Nel segno della speranza, pur non disconoscendo le difficoltà, sono i pronunciamenti del Papa sui temi chiave dell’ecumenismo e dei rapporti con il mondo musulmano.
La lettera all’Assemblea ecumenica di Sibiu, la risposta ai 138 dotti musulmani ribadiscono la cura del Papa a promuovere un dialogo fondato sulla Verità e la Carità.
Il 21 ottobre, a Napoli, all’incontro interreligioso promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, ribadisce che le religioni “devono offrire preziose risorse per costruire un’umanità pacifica”:

“Di fronte a un mondo lacerato da conflitti, dove talora si giustifica la violenza in nome di Dio, è importante ribadire che mai le religioni possono diventare veicoli di odio; mai, invocando il nome di Dio, si può arrivare a giustificare il male e la violenza”.

Il 24 novembre, si tiene il secondo Concistoro di Benedetto XVI per la creazione di 23 nuovi cardinali, di cui 18 elettori. La provenienza geografica dei porporati, sottolinea il Papa, è espressione dell’universalità della Chiesa.

Nel 2007, oltre alla creazione dei nuovi cardinali, sono molte le nomine significative in Vaticano e nelle diocesi. Tra queste, ricordiamo quella del prof. Giovanni Maria Vian alla direzione dell’Osservatore Romano e del biblista Gianfranco Ravasi a capo del dicastero per la cultura.

Le ultime settimane dell’anno sono illuminate dalla Spe salvi, quasi un dono che il Papa offre per Natale ai cristiani, ma invero a tutti gli uomini di buona volontà.

La seconda Enciclica del Papa, pubblicata il 30 novembre, è anch’essa un successo editoriale come la Deus caritas est. Ecco, come all’Angelus del 2 dicembre, prima domenica d’Avvento, Benedetto XVI spiega l’unicità della speranza cristiana:

“L’uomo viene redento dall’amore, che rende buona e bella la vita personale e sociale. Per questo la grande speranza, quella piena e definitiva, è garantita da Dio, che in Gesù ci ha visitati e ci ha donato la vita, e in Lui tornerà alla fine dei tempi. E’ in Cristo che speriamo, è Lui che attendiamo!”

Una Speranza salvifica che tutti hanno il diritto di conoscere. Questo il significato profondo della Nota dottrinale su alcuni aspetti dell’evangelizzazione, pubblicata il 14 dicembre dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Il documento, avverte il Papa, ricorda ad ogni fedele che nulla ci può esimere dall’affascinante impegno di annunciare la Buona Novella.
Al cuore dell’uomo che spera la pace, il Papa si rivolge nel Messaggio per la 41.ma Giornata Mondiale della Pace, pubblicato l’11 dicembre. Benedetto XVI richiama la centralità della famiglia, vera “agenzia di pace”. Ogni uomo e ogni donna, è l’invito del Santo Padre, prenda consapevolezza della “comune appartenenza all'unica famiglia umana” e si impegni per “l'instaurazione di una pace vera e duratura”.

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