29 dicembre 2007

Intervista di Petrus a Giuliano Ferrara


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Su suggerimento del nostro Gianpaolo leggiamo:

Giuliano Ferrara e la lotta all’aborto: “C’è davvero bisogno di più esorcisti, anche l’interruzione di gravidanza è figlia del diavolo”

di Bruno Volpe

CITTA’ DEL VATICANO - "Il diavolo non dorme mai, abbiamo bisogno di più esorcisti, non ho dubbi. Satana esiste e si insinua nelle coscienze, nel secolarismo lancinante dei nostri tempi, nella cultura della morte e del peccato": parla così un ateo devoto, Giuliano Ferrara (nella foto), direttore de ‘Il Foglio’.

Direttore, viviamo in una società pagana...

"Io sono un laico e ragiono da tale. Ma non vi è alcun dubbio che Satana stia prendendo sempre più piede. Quindi è giusta la richiesta di un maggior numero di esorcisti, il cui fine specifico è proprio la cacciata del maligno, del mentitore. Poi si vedrà in che forma potrà concretizzarsi questa esigenza, perché dire no all’aumento degli esorcisti sarebbe un errore".

Tra le azioni preferite di satana c’è certamente l’aborto, contro il quale Lei ha ultimamente lanciato la proposta di una moratoria. Come Le è venuta questa idea?

"Semplice. Una sera, prima di andare alla redazione de ‘La 7’ per la trasmissione ‘Otto e mezzo’, ho sentito alla radio che l'Onu aveva approvato la risoluzione, peraltro giusta e nobile, della moratoria sulla pena di morte. Mi sono chiesto se di questa difesa del diritto alla vita non facesse parte anche l'aborto, ho riflettuto e sono arrivato ad una conclusione".

Quale?

"La sacralità della vita umana fa parte dei cosiddetti diritti indisponibili. La vita, la dignità dell'uomo, la giustizia sono tutti diritti naturali incedibili e non negoziabili. Dunque, se la vita è sacra davanti alla pena di morte, anche nel caso di persone che si sono macchiate di delitti orribili, a maggior ragione lo dovrebbe essere per l’aborto, quando si ammazzano creature deboli e innocenti".

Lei ha inziato anche uno sciopero della fame…

"Infatti. Ma il mio sciopero non ha lo stile ‘pannelliano’, non è ricattatorio ma laico: voglio dare un messaggio forte e spero di riuscirsi, sia pure nel limite delle mie possibilità".

Tra l’altro, lei intende celebrare con particolare solennità i 40 anni dell’Enclcica ‘Humanae Vitae’ del Servo di Dio Paolo VI.

"Diciamo che vorrei sensibilizzare l'opinione pubblica europea sul tema coinvolgendo le conferenze episcopali di tutto il vecchio Continente".

Ci illustri il Suo progetto.

"Premesso che si tratta allo stato solo di un'idea, vorrei portare a Roma, culla del cristianesimo, una valanga di fedeli, creare un movimento di opinione, possibilmente nel prossimo luglio, per sottolineare la bellezza e la nobiltà di quell’Enciclica. Sa, Papa Paolo VI è stato davvero un grande Pontefice, dallo sguardo lungo, e un fine teologo".

Intanto, sempre più spesso, la dignità della vita e dei valori non negoziabili sono messe in pericolo da un laicismo sfrenato ed anche, occorre dirlo, dall’azione dei settori cosiddetti ‘cattocomunisti’.

"Io sono, anche da laico, un sostenitore dell’apologetica cristiana. Non me ne vergogno. L’apologetica serve ad esaltare i valori della cultura cristiana, non è una cosa da archeologi né tantomeno da antiquari".

L’apologetica predicata da un laico ateo devoto...

"Rispetto la Chiesa, un’istituzione nobile e sana. Questo pontificato, quello di Papa Benedetto XVI, si sta caratterizzando con una lotta quanto mai efficace e seria al secolarismo. Lei ha ragione quando parla del buonismo vacuo e sterile di certi buonisti cattolici che portano la croce e la bandiera rossa. Rispetto gli atei, perché almeno sai che cosa hai davanti; meno i catto-comunisti, un connubio strano, forse incompatibile".

Ferrara, Lei parla di rispetto della vita e di lotta all’aborto in un periodo di eugenetica...

"Se si liberalizza ulteriormente la legislazione si corre il rischio, in verità già esistente, di un’eugenetica, di una seleziona naturale della specie che contrasta completamente con l'etica cristiana. Ecco, per ricollegarci al tema principale, l'aborto è figlio del demonio".

Il Cardinale Lopez Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, Le ha inviato una lettera di incoraggiamento.

"Vero. Dopo l’esternazione della mia idea di lanciare una moratoria contro l'aborto, il Cardinale, bontà sua, ha ritenuto di inviarmi un libretto con una gentile ed amabile lettera di saluto e di incoraggiamento. La cosa mi ha fatto immenso piacere, anche perchè il Cardinale mi ha invitato, contestualmente, a lottare per la salvaguardia dei valori non negoziabili, cosa che io farò".

Dunque, Ferrara, continua il Suo sciopero della fame anti-aborto?

"Non cambio idea: il mio sciopero della fame, a parte che alla salute, è servito a svegliare l'apatia di molta gente".

In quanto agli esorcisti, qualche collega giornalista ridacchia e si fa beffe dell'idea...

"Quei suoi colleghi non hanno capito niente! Io ritengo che ci sia oggi il bisogno di esorcisti e di lottare contro le seduzioni del potere. E se lo dice un ateo devoto come me, mi sa che bisogna davvero crederci".

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